14/5/2010 ● Ambiente
ABM: viaggio studio nella Terra di Mezzo
Il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta è uno dei pochi Giardini Botanici naturali presenti in Italia dove è possibile conoscere ed osservare la flora e la vegetazione tipica dell’Appennino, un viaggio ideale che conduce attraverso la faggeta, la roccaglia, le zone umide e l’abetina. Vi sono inoltre aree dedicate alle leguminose e alle piante officinali.
Il Giardino si trova in posizione di straordinaria bellezza paesaggistica che domina un’ampia vista sulle Mainarde, la Maiella e il Matese. Si estende su circa 9 ettari, è uno dei pochi esempi di "orto botanico naturale" esistenti in Italia, infatti la maggior parte delle specie botaniche presenti sono spontanee ed endemiche della flora dell’Appennino. L’intera tipologia ed architettura interna al giardino stesso è quella naturale, senza artefatti di sorta od interventi da parte dell’uomo che ne abbiano minimamente alterato l’originaria allocazione degli elementi naturali preesistenti.
Poi è stata raggiunta la Riserva Naturale di Montedimezzo. Tale riserva è inserita nel programma dell’UNESCO “Man and Biosphere” (MaB) ed ha lo scopo di studiare le relazioni tra l’uomo e la natura, finalizzate ad uno sviluppo sostenibile del territorio. Di notevole interesse è il museo con reperti floristici, faunistici e geologici. Particolare attenzione è stata posta dai giovani allievi ai recinti faunistici.
Affascinante è stata la visita nel centro di Torre Feudozzo nella vicina Abruzzo. La struttura è gestita dal Corpo Forestale dello Stato ed è un importante centro per la biodiversità ospitando antiche razze bovine, cioè tutte quelle considerate a rischio estinzione. Oggi la Torre di Feudozzo conta numerosi capi bovini protetti di razze rarissime ed alcune razze relitte di cavalli.
“Accompagnare i giovani allievi nei nostri percorsi, cercare di trasmettere loro la conoscenza, la passione per la natura e la nostra Terra e riscontrare nei loro volti la meraviglia, l’entusiasmo, il gradimento, la gioia sono le emozioni incancellabili che solo questo tipo di volontariato sa dare”.