10/5/2010 ● Cultura
La chiesa romanica di San Nicola, tra il santo "da Myra" e il patrono "di Bari"
Un culto antico. Un rito
popolare che si rinnova di generazione in generazione e del quale ignoriamo
l’origine: i pellegrini di Guglionesi che rendono omaggio alla tomba di San
Nicola, a Bari l’8 Maggio di ogni anno. Per il popolo di Bari l’8 Maggio è il
“giorno di San Nicola”, il giorno del patronato della città di Bari, cioè la
rievocazione dell’8 Maggio del 1087 quando un intraprendente pugno di pescatori
pugliesi riesce nelle impresa prima di trafugare, nella odierna Turchia, le
reliquie del vescovo di Myra per poi trasportarle a Bari su una caravella.
Ancora prima del patronato della città di Bari, cioè nell’anno 1087 quando San
Nicola diviene il Santo “di Bari”, i guglionesani erigono un monumento romanico
in onore del vescovo di Myra. È il 9 Novembre del 1049 e in una donazione
longobarda all’abbazia benedettina di Santa Maria delle Tremiti sono citate
alcune pertinenze del castello di Guglionesi, tra le quali “quattuor ecclesie
(…)” e in particolare “Sanctus Nycolaus”. In tale contesto “carta
alla mano”, notiamo come nel dialetto i Guglionesani conservano la formula “Santa”
o “Sanda” Nicola, anziché “San” Nicola, probabilmente una traccia
da legarsi timidamente alla reminiscenza medioevale “Sanctus” Nycolaus
anche nel linguaggio parlato come attestano i documenti dell’antica abbazia
benedettina delle isole Tremiti. Parola agli esperti.
Inoltre, con una spiegazione al limite di un'eccessiva suggestione storica, la
chiesa romanica di Guglionesi potrebbe essere considerevolmente rivalutata
dall’alto profilo documentale conservato negli archivi proprio nel suo titolo:
perché non citare il titolo della chiesa di Guglionesi come la “chiesa di San
Nicola da Myra”, rafforzando culturalmente e storicamente l’odierna
bibliografia che riporta il titolo come la “chiesa di San Nicola di Bari”?
Infatti, quando fu eretta la chiesa romanica di Guglionesi, certamente il titolo
della chiesa era solo di “Sanctus Nycolaus" (senza riferimento al luogo),
essendo ancora custodite a Myra le reliquie del vescovo d'Oriente. La
suggestione storica di tale osservazione, ribadiamola eccessiva nel linguaggio
ma non priva di significato dal punto di vista della spiegazione documentale,
restituirebbe meglio l’annotazione temporale e storica che vuole il monumento
nazionale di Guglionesi fondato ed eretto (già esistente al 1049!) prima del
patronato del vescovo di Myra nella città di Bari (traslazione delle reliquie
nel 1087). Chissà, magari anche l’origine del culto e il senso dei
pellegrinaggi guglionesani avrebbero maggiori riguardi nella valorizzazione e
nella tutela delle tradizioni culturali e cultuali.
“Evviva Santa Nicola”, gridano molti pellegrini sul sagrato del monumento
romanico di San Nicola a Guglionesi, un'invocazione tra gioia e stanchezza che
conclude l’annuale rito dell’8 Maggio verso la terra di Bari.