29/8/2006 ● Cultura
Lucio Terzano, dialogare con il solista
Il contrabbassista Lucio Terzano, formatosi nella seconda metà degli anni Settanta, ha contribuito a dare nuova linfa al panorama jazzistico italiano. Nato il 22 marzo 1954 a Guglionesi, ma milanese a tutti gli effetti, Lucio Terzano ha cominciato a suonare giovanissimo a fianco di Guido Manusardi, Larry Nocella, Franco Cerri, Enrico Intra e con Luigi Bonafede sviluppando un profondo sodalizio. Le sue qualità artistiche, il suono corposo e risonante, il preciso e rilassante walking bass, il forte legame con il bop hanno fatto di Lucio Terzano un’artista richiesto da molti solisti stranieri (Eddie Lockjaw Davies, Harry Sweets Edison, Chet Baker, Steve Grossman, Sal Nistico, Bob Berg), è stato uno dei primi musicisti italiani ha frequentare il Berklee College di Boston, anche se la sua formazione, tiene a ricordare avviene al Capolinea di Milano, mitico jazz club dove si dava ampio spazio ai giovani musicisti. Attraverso l’ascolto dei dischi di Charlie Parker, Miles Davis e soprattutto di John Coltrane, nasce la passione per il jazz, musica ascoltata e filtrata secondo la propria sensibilità. Punto di riferimento come contrabbassista è stato per Lucio Terzano, Cecil McBee nel quartetto di Charles Lloyd, musicista poetico e mai banale. Anche se accompagnatore swingante, Lucio Terzano è solito, oltre che sostenere il solista, dialogare con lui, svincolandosi dal ruolo di accompagnatore e diventare nucleo portante del gruppo jazz. Docente dei Civici Corsi di Jazz di Milano. E’ difficile parlare oggi di aspettative della musica jazz, ma continuare ad ascoltarla per discuterne e come Lucio Terzano viverla come scelta di vita.