3/5/2010 ● Cultura
L'opera di Michele Greco con la figura di S. Adamo tornerà presto a Guglionesi?
“Rinascimento in Molise:
Michele Greco da Valona e la pittura postbizantina” è il tema affrontato da
Dora Catalano, storica dell’arte della soprintendenza a beni culturali del
Lazio, nell’ambito degli eventi della “XII Settimana della Cultura”
(16-25 Aprile 2010), organizzati dal Ministero dei Beni Culturali.
A distanza di circa otto anni (2002) dall’ultimo convegno a Guglionesi dedicato
a Michele Greco da Lavelona (in occasione del IX centenario della prima
traslazione delle reliquie di S. Adamo Abate da Petacciato a Guglionesi [3
Giugno 1102]), l’incontro culturale svolto sabato 24 Aprile nella chiesa di
Santa Maria Maggiore di Guglionesi ha riproposto al centro dell’argomentazione
il rinascimento dell’arte adriatica, riconsiderando come veicolo della
rigenerazione intellettuale, tra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI
secolo, il “golfo di Venezia” e, dunque, il dominio della cultura veneta, che
pur tuttavia all'epoca si fonde, inevitabilmente, con le altre culture dei popoli che
appartengono al bacino Adriatico. “Un costante scambio culturale – ha
illustrato la storica dell’arte, la dott.ssa Catalano- che accade in vari contesti tra le due sponde dell’Adriatico e che nel campo dell’arte genera
opere ed artisti importanti: nel campo della scultura Giovanni Dalmata e
soprattutto Niccolò Alessi, lo scalpellino che realizza, nel rinascimento
interculturale, le sculture presso l’abbazia benedettina di Santa Maria delle
Tremiti; nel campo della pittura notissimi diverranno Giorgio Schiavone (nome
derivante dalla provenienza dalmata) e soprattutto i fratelli Crivelli,
formatisi tra Zara e Venezia, e poi operativi con le loro botteghe tra le Marche
e l’Abruzzo, influenzando artisticamente varie zone periferiche. Dunque un
fenomeno artistico specifico del Rinascimento, tanto da essere etichettato
– ha concluso nel suo intervento la dott.ssa Catalano - come il “Rinascimento
adriatico” dall’illustre storico Pietro Zampetti”.
Di Michele Greco da Lavalena si conoscono quattro opere autografe, tutte datate al
1505 e destinate al rito cristiano-latino, tre conservate a Guglionesi ed una a
Vasto, e allo stesso pittore “da Lavelona” si attribuisce un’altra opera datata
1508, non autografa e destinata al rito cristiano-bizantino, pure conservata a
Guglionesi.
L’opera più interessante artisticamente, tanto da meritare un’ampia citazione
dall’illustre studioso Francesco Abbate nella pubblicazione “Storia dell’arte
nell’Italia meridionale: Il Cinquecento” (pag. 366), è il polittico della “Madonna
con bambino tra i santi Giovanni Battista e Adamo di Guglionesi”, fino al 6
aprile del 2009 conservato ed esposto - ormai dagli anni Sessanta - nel museo
d’Abruzzo de L’Aquila, e subito dopo il tragico terremoto custodito nel deposito
di Celano.
In questi giorni le ottime relazioni culturali avviate con la soprintendenza
operante, con incarichi straordinari post-terremoto, a L’Aquila hanno permesso di tornare
sull’argomento “restituzione” dell’opera alla comunità di Guglionesi. La
titolarità del polittico è della Parrocchia di Santa Maria Maggiore di
Guglionesi. Si è (ri)avviato, così, l’iter burocratico per l’integrazione
dell’opera di Michele Greco da Valona tra i beni patrimoniali ed artistici della
Collegiata di Guglionesi.
L’opera custodita ora nei depositi di Celano presenta la più antica immagine cultuale di Sant’Adamo
di Guglionesi, quella stessa immagine che il Ministero dei Beni culturali ha
scelto per rappresentare culturalmente il Molise sul giornale della
programmazione nazionale inerente la “XII Settimana della Cultura”, ma
che i tanti visitatori, giunti a Guglionesi per la "XII Settimana della
Cultura", non hanno potuto ammirare nella sua valenza artistica.
Convegno con Dora Catalano
Il giornale della "XII Settimana della Cultura", la pagina del Molise