2/2/2010 ● Cultura
Cogito ergo sum: io (non) penso, quindi esisto
E’ un dato di fatto che,
accumulandosi gli incentivi, tra rottamazione e motore con doppia alimentazione
benzina e gpl, conviene cambiare la macchina.
E’ incredibile, per acquistare una nuova macchina, riesco ad avere uno sconto
sul prezzo base di ben 7000 euro e la parte restante potrò pagarla “comodamente”
a rate.
Le finanziarie “benefiche” si sprecano, è praticamente un regalo!
“Riguardo alla mia macchina - spiego al venditore dalla mano floscia e gelida -
lei deve considerare che anche se ha 10 anni di vita, in realtà è ancora nuova,
ha solo 85000 km, può farne ancora molti altri”. “Caro sig. Senese, ma lei dove
vive? Io ho bisogno di una macchina da rottamare, non fa differenza che sia
nuova o vecchia, efficiente o rotta. Il destino della sua auto è la demolizione.
Ma come, non capisce?...bisogna rimettere in moto l’economia, dobbiamo
consumare”.
Mi chiedo cosa costruiranno le casa automobilistiche dopo queste vendite a
tappeto.. Mah!
Anche la tv e i giornali ci spronano ad essere consumatori e questo prima ancora
d’essere cittadini.
Devo essere davvero un testone se ancora non riesco a capire una cosa che sembra
essere scontata a tutti.
Qualche sera fa, ho incontrato un conoscente ad uno dei vari centri commerciali
che spuntano di notte e che altrettanto velocemente chiudono di giorno. Era lì
che, con una mano spingeva il carrello e con l’altra raschiava nel pacchetto
delle patatine a caccia dell’ultimo pezzetto che si nasconde sempre negli
angoli. Faccia inespressiva, muso unto e sguardo perso.
Mi ha riconosciuto solo quando gli sono arrivato ad un metro di distanza e l’ho
salutato.
Aveva la faccia inebetita, tipicamente da centro commerciale e tornando dalla
campagna si era dimenticato di cambiarsi le scarpe. Erano sporche di fango.
Il contrasto tra tutta la sua persona ed il luogo dove ci trovavamo era
stridente.
Dava l’impressione di essere fuori tempo e fuori luogo, ultimo rappresentante di
una razza ormai estinta. Un reduce di little big horn.
Con la mano a pararsi e sottovoce mi confidò di aver appena fatto due affari.
Aveva acquistato l’ultimo modello di cellulare di quelli che hanno di tutto ma
che quando lo vuoi usare come telefono non “prendono” ed un computer ultra
potente. Non importava se non lo sapeva usare. Gli sarebbe servito per giocare
ai video games craccati da emule e per vedersi i film porno che purtroppo
abbondano su internet.
Ma la cosa più incredibile è che avrebbe cominciato a pagarli l’anno successivo
anche se i “giocattoli” li aveva avuti subito!
Come sono buoni in questi centri commerciali, ci vogliono proprio bene!
Dovrò vincere la mia ritrosia e adeguarmi dal momento che l’indicazione di
consumare viene da chi ci governa.
In fondo il parlamento rappresenta la parte migliore della nostra società: il
compendio delle menti migliori, quelle colte e lungimiranti che lavorano per noi
a pensare e realizzare un programma di sviluppo per il nostro paese.
E’ risaputo che per amministrare la cosa pubblica occorrono capacità e
preparazione. Oggi possiamo dire che la vera democrazia è sotto gli occhi di
tutti.
Per esempio, per i bambini che da sempre non vogliono andare a scuola
finalmente, si è intrapresa la strada giusta che porta spediti al paese dei
balocchi. Non serve più neanche la geografia, hanno i Tom-tom.
Per diventare onorevoli occorrono due belle gambe che portano a spasso un bel
mandolino ed una balconata fresca di chirurgo estetico.
Se invece non si possiedono queste caratteristiche fisiche basta risultare
simpatico a chi ha il potere che ti promuove sicuro a ministro. Di cosa non ha
importanza, l’importante è diventarlo.
Nel vortice dell’evoluzione dei tempi si modifica così il mio insignificante
ruolo che partendo da quello antico di “proletario” passa a quello di
“produttore di ricchezza” a quello odierno di “consumatore” di beni voluttuari.
Tutti ai centri commerciali!
Donne, non dovrete più cucinare.
Oggi esistono i cibi già lavati, quelli precotti, quelli cotti e quelli
addirittura già digeriti al sapore di cacca.
Ti aiutano in casa perchè lasciano il tempo di farti una cultura con “Il Grande
fratello” o con “Amici”
Uomini mi raccomando, aiutate le mogli e fatelo concretamente spingendo il
carrello ma attenti a voi, non cedete alle lusinghe delle offerte speciali
altrimenti vi toccherà ipotecare la casa per dare le garanzie di pagamento.
In fondo cosa importa se la crisi non è passata ma al contrario ci tocca andare
sui tetti per proteggere i posti di lavoro?
Cosa importa se poco distante da noi si muore ancora di fame, di sete e di
banali malattie?
A pensarci bene anche Gesù ci dice che i poveri li avremo sempre con noi quindi
è giusto ed inevitabile che esistano.
La natura è da soggiogare, usare, deturpare, sporcare e poi violentare magari
con qualche centrale nucleare assolutamente inutile.
La mattina prima di andare a lavoro bacio mia moglie e i bambini e lo rifaccio
la sera e ad ogni occasione possibile.
In questo mondo sempre più pazzo la cosa più naturale e bella che posso fare è
amare e dare testimonianza di questa capacità che è un dono di Dio.
Mostrare i propri sentimenti un tempo significava scoprire le proprie debolezze
e quindi sembrava togliere qualcosa alla virilità.
Non è così, i sentimenti sono la vera eredità che trasmettiamo ai posteri perché
la capacità di amare è insita nell’uomo nonostante si faccia di tutto per
nasconderla.
La testimonianza in questo senso è tanto scarsa quanto urgente perché alla fine
questa è la sola discriminante che ancora ci contraddistingue come uomini e come
cristiani.
Il nostro don Gabriele in più di un'occasione ha ripetuto che la nostra realtà
non ha nulla di più drammatico rispetto ad epoche passate e le paure, le
tragedie e le difficoltà sono una costante nella storia dell’umanità.
Io gli credo, ma questo non consola il mio che è cuore pesante davanti a questo
bizzarro momento storico.
Contemplando i miei bambini nello loro spensieratezza mi chiedo come sarà il
loro futuro. Sarò in grado di sostenerli nello studio? Il loro destino sarà
quello di diventare forzatamente i migranti del nuovo millennio? Vorrei tanto
che avessero la possibilità di vivere qui e rendere sempre migliore questa
nostra terra tanto bella quanto maltrattata.