15/1/2010 ● Politica
L'Altro Cantiere: "veniamo noi con questa mia adirvi...una parola... adirvi..."
“VENIAMO NOI CON QUESTA
MIA ADIRVI … UNA PAROLA … ADIRVI …”
Chi ha scritto in data 8/1/2010 che nel 2009 “la giunta comunale ha impegnato
quasi 80 mila euro tra attività culturali e contributi vari”? E chi ha scritto,
sempre in data 8/1/2010 appena un rigo più sotto, che “il laboratorio teatrale
comunale da solo assorbe quasi il 40% dell’intero ammontare dei contributi”,
dando ad intendere a chi non sa di latino che il nostro laboratorio teatrale
avrebbe percepito nel 2009 un contributo di circa € 32.000?
Chi ha scritto, in data 12/1/2010, contraddicendosi dopo appena quattro giorni o
quantomeno rivelando una certa malizia nel presentare in precedenza i termini
della questione, che in realtà “il contributo concesso al laboratorio teatrale
rappresenta il 38% della somma di € 20.000,00 indicata nel capitolo 1831”? E a
questo punto diteci voi, che sapete essere così attenti, in che modo sono stati
spesi gli altri € 60.000 per “attività culturali e contributi vari”.
E non volete che si parli di “grossolane falsità”?
Ma c’è di più. Voi sapete bene che (come si evince dal provvedimento
dirigenziale n. 639 dell’11 dicembre 2009 e come riportato nell’ormai famoso
capitolo 1831) il contributo da noi percepito nel 2009 è in realtà pari a €
2.600. Il contributo di 7.800 euro è invece relativo ad un intero anno di
attività a partire dalla stipula della convenzione, fino a settembre 2010. Lo
sapete bene, ma vi guardate altrettanto bene dal riferirlo. E potrete, in
coscienza, continuare all’infinito a non voler parlare di “bugie”? € 2.600,
quindi, per un’istituzione che ha svolto la propria attività didattica e
culturale sul nostro territorio tutto l’anno, anche prima della firma della
convenzione, autoproducendo vari spettacoli e iniziative a Guglionesi e fuori. €
2.600. Ben poca cosa, in fondo, rispetto a quanto, nel 2009, il Comune ha speso
ad esempio per la Scuola di musica comunale (riguardatevi il celeberrimo
capitolo 1831 e arrossite pure liberamente).
Musica sì, teatro … no? Perché no? Dovremmo invocare anche noi una disparità di
trattamento? Ma purtroppo amiamo anche la musica … Perché giocare con le parole?
Forse per trarre in inganno i malcapitati lettori? E magari a volte ci si riesce
persino. Contenti voi ... Ma attenzione: alimentare in modo cinico la deriva
dilagante del chiacchiericcio di bottega, può giovare soltanto a quanti
intendono ridurre il nostro paese al paradiso dei controllori: cioè al deserto.
Dio non voglia che ci riescano.
Intanto cerchiamo tutti di stare lontani da quel viziaccio di mostrarsi forti
con i deboli e deboli con i forti. A lungo andare, finiremmo non solo tra i “derubricati”,
ma addirittura tra gli antipatici. Il che è molto peggio.
Per quanto ci riguarda, ora il caso è veramente chiuso.
L’Altro Cantiere, invece, sempre aperto.
L’Altro Cantiere