BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


15/1/2010 ● Politica

L'Altro Cantiere: "veniamo noi con questa mia adirvi...una parola... adirvi..."


  Marianna Di Marco ● 1494


“VENIAMO NOI CON QUESTA MIA ADIRVI … UNA PAROLA … ADIRVI …”
Chi ha scritto in data 8/1/2010 che nel 2009 “la giunta comunale ha impegnato quasi 80 mila euro tra attività culturali e contributi vari”? E chi ha scritto, sempre in data 8/1/2010 appena un rigo più sotto, che “il laboratorio teatrale comunale da solo assorbe quasi il 40% dell’intero ammontare dei contributi”, dando ad intendere a chi non sa di latino che il nostro laboratorio teatrale avrebbe percepito nel 2009 un contributo di circa € 32.000?
Chi ha scritto, in data 12/1/2010, contraddicendosi dopo appena quattro giorni o quantomeno rivelando una certa malizia nel presentare in precedenza i termini della questione, che in realtà “il contributo concesso al laboratorio teatrale rappresenta il 38% della somma di € 20.000,00 indicata nel capitolo 1831”? E a questo punto diteci voi, che sapete essere così attenti, in che modo sono stati spesi gli altri € 60.000 per “attività culturali e contributi vari”.
E non volete che si parli di “grossolane falsità”?
Ma c’è di più. Voi sapete bene che (come si evince dal provvedimento dirigenziale n. 639 dell’11 dicembre 2009 e come riportato nell’ormai famoso capitolo 1831) il contributo da noi percepito nel 2009 è in realtà pari a € 2.600. Il contributo di 7.800 euro è invece relativo ad un intero anno di attività a partire dalla stipula della convenzione, fino a settembre 2010. Lo sapete bene, ma vi guardate altrettanto bene dal riferirlo. E potrete, in coscienza, continuare all’infinito a non voler parlare di “bugie”? € 2.600, quindi, per un’istituzione che ha svolto la propria attività didattica e culturale sul nostro territorio tutto l’anno, anche prima della firma della convenzione, autoproducendo vari spettacoli e iniziative a Guglionesi e fuori. € 2.600. Ben poca cosa, in fondo, rispetto a quanto, nel 2009, il Comune ha speso ad esempio per la Scuola di musica comunale (riguardatevi il celeberrimo capitolo 1831 e arrossite pure liberamente).
Musica sì, teatro … no? Perché no? Dovremmo invocare anche noi una disparità di trattamento? Ma purtroppo amiamo anche la musica … Perché giocare con le parole? Forse per trarre in inganno i malcapitati lettori? E magari a volte ci si riesce persino. Contenti voi ... Ma attenzione: alimentare in modo cinico la deriva dilagante del chiacchiericcio di bottega, può giovare soltanto a quanti intendono ridurre il nostro paese al paradiso dei controllori: cioè al deserto. Dio non voglia che ci riescano.
Intanto cerchiamo tutti di stare lontani da quel viziaccio di mostrarsi forti con i deboli e deboli con i forti. A lungo andare, finiremmo non solo tra i “derubricati”, ma addirittura tra gli antipatici. Il che è molto peggio.
Per quanto ci riguarda, ora il caso è veramente chiuso.
L’Altro Cantiere, invece, sempre aperto.
L’Altro Cantiere

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