23/12/2009 ● Caro Direttore
"Chiedo un aiuto alla lettura del "pezzo"" de "L'opinone" di Bellocchio
Caro direttore, spero che
questa mia richiesta non venga scambiata come una polemica.
Da assiduo e scrupoloso lettore di Fuoriportaweb, questa volta mi è capitata una
cosa mai successa prima: ho più volte letto e riletto l'articolo della rubrica
"L'Opinione" scritto da Cloridano Bellocchio il 22/12/2009 senza però riuscirne
a capire il senso. Cosicché chiedo un aiuto alla lettura del "pezzo" che
potrebbe essere l'ideale per capire il messaggio che il prof. Bellocchio ha
voluto mandare.
Dalla mia personale lettura e conseguente personale interpretazione (forse
errata ?), sembra quasi un articolo molto offensivo in quanto giudica (nel bene
o nel male) le persone dimenticando invece che le stesse persone sono tutte
uguali in quanto umane e doverose di rispetto reciproco (siamo tutti
intelligenti e stupidi e nello stesso tempo banditi e sprovveduti, per
utilizzare i termini citati dal prof. Cipolla). Quindi non esiste né
l'intelligente, né lo sprovveduto, né il bandito e neppure lo stupido di turno
così come descritti nel testo dell'autore del libro. Autore che descrive la
"stupidità umana" (e le varie "leggi fondamentali" da egli teorizzate) come una
cosa che riguarda gli altri più che noi stessi. Infatti basta leggere qui di
seguito la prima legge che l'autore scrive per capire come è fin troppo facile
GIUDICARE gli altri e non guardare sè stessi:
"La Prima Legge Fondamentale della stupidità umana asserisce senza
ambiguità di sorta che:
Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui
stupidi in circolazione.
Infatti:
a) persone che uno ha giudicato in passato razionali ed intelligenti
si rivelano poi all'improvviso inequivocabilmente e irrimediabilmente stupide;
b) giorno dopo giorno, con un'incessante monotonia, si è intralciati e
ostacolati nella propria attività da individui pervicacemente stupidi, che
compaiono improvvisamente ed inaspettatamente nei luoghi e nei momenti meno
opportuni.
La Prima Legge Fondamentale impedisce di attribuire un valore numerico alla
frazione di persone stupide rispetto al totale della popolazione: qualsiasi
stima numerica risulterebbe una sottostima."
Io credo invece, ed è la mia personale convinzione, che ci possono solo essere
delle idee e dei modi di fare diversi, che si possono o meno condividere, ma
comunque doverosi anch'essi di essere rispettati senza puntare il dito contro
alcuno permettendosi di giudicarlo.
Comunque, a parte il mio modo di vedere ed interpretare le cose, sono rimasto
molto incuriosito dal messaggio - "Personalmente sono convinto che, nell’età
post-ideologica (qual’ è quella nostra), un utilizzo di tali categorie per
valutare con equilibrio e realismo le situazioni politico/sociali possa
costituire un esercizio molto più efficace rispetto alle analisi che utilizzano
schemi basati sulle appartenenze ideologiche. Fatto salvo, ovviamente, per i
tanti banditi e stupidi, ai quali, a ben guardare, la riproposizione della
misura dell’appartenenza ideologica fa comodo per ammaliare gli sprovveduti.",
prof. Bellocchio - e aspettando l'aiuto alla comprensione (che credo non è
sicuramente quella che ho interpretato perché non penso che il prof. Bellocchio,
giudicando le persone e non le idee, voglia effettuare una valutazione
politico/sociale) auguro alla redazione ed a tutti i lettori Buon Natale ed un
Felice Anno nuovo. Francesco Farina.