30/10/2009 ● Eventi
Convegno su don Gnocchi, straordinaria testimonianza del mutilatino Flocco
Si è svolto a Guglionesi il
convegno “Il beato don Carlo Gnocchi. Una testimonianza sempre attuale”.
Tra gli interventi che hanno testimoniato l’opera del beato don Gnocchi
certamente il racconto di Gabriele Flocco, mutilatino originario dell’Abruzzo e
residente a Roma, ha suscitato una grande emozione nel cinema-teatro “Fulvio”.
“Da bambino aiutavo mio padre nel guardare il gregge di pecore. Un giorno,
durante il pascolo, raccolsi una scatola tra le siepi –racconta Gabriele con
gli occhi persi nei ricordi – e mi sembrava una scatola di cipria. Ricordo
il suo colore: rosso. La nascosi dentro la giacca”. Poi la curiosità di quel
bambino “pastorello” lo condusse a dare una martellata al contenitore, per
aprirlo, ma
all’improvviso scoppiò lasciando sul suo corpo i segni indelebili di una guerra
da poco finita, ma non per lui. “Oramai amputato di tutte e due le braccia,
il mio futuro era davvero un problema. Fu don Carlo Maglia, il vostro don Carlo
– rivolgendosi con un sorriso alla platea – che vedendomi all’ospedale di
Termoli decise di condurmi da don Gnocchi, in un istituto di Milano. Lì conobbi
il beato don Carlo ed ebbi la fortuna di vivere l’esperienza umanitaria con gli
altri mutilatini, la quale cambiò per la seconda volta, dopo lo scoppio di quel
terribile ordigno tra le mie mani, la mia vita”.
Anche la testimonianza di Stefano De Sanctis ha confermato la grande umanità del
progetto di don Gnocchi. Nel libro dello scrittore guglionesano Antonio Sisto,
“Infine il gabbiano” il De Sanctis rivela l’esperienza vissuta nell’istituto dei
mutilatini di guerra.
“Avrei preferito – ha concluso il sindaco Bartolomeo Antonacci – una
maggiore partecipazione dei giovani a questa serata straordinaria, perché essere
qui ad ascoltare certe testimonianze in qualche modo cambia il senso della
nostra vita”. In fondo, condividendo la riflessione del sindaco di
Guglionesi, gli argomenti testimoniati nel convegno sono stati più che mai
propositivi per immaginare un impegno serio di crescita nel sociale di una
comunità moderna, forse anche attraverso un semplice incontro culturale che ci ha raccontato,
con estrema sincerità, un passato non troppo lontano da noi.
Gli ospiti sul palco del cinema-teatro "Fulvio"
Da sinistra: Monica Vignale, Antonio Sisto, don Gabriele Morlacchetti e don Stellerino Anniballe
Da sinistra: Stefano De Sanctis, Gabriele Flocco e Bartolomeo Antonacci
La platea
La platea
La platea