28/10/2009 ● Politica
Fillea–Cgil: investimenti mirati per il dissesto idrogeologico del territorio
Le piogge di questi giorni come se ce ne fosse ancora bisogno, hanno messo ancora una volta a dura prova la viabilità e tutto il sistema idrogeologico del nostro territorio. Tutti i disastri procurati dalle precipitazioni non vanno attribuite alla volontà del Signore che apre i cieli e scaraventa piogge incessanti e violenti, ma a precise responsabilità di non interventi per la salvaguardia del territorio in quanto le piogge sono una ricchezza. Noi ricordiamo che nei primi anni ‘80 nei mesi estivi venivano ripuliti tutti i canali e fossi di scolo delle acque esistenti tra Madonna Grande, Nuova Cliternia e Ramitelli in territorio di Campomarino. Venivano ripuliti tutti i valloni che portano le acque nel torrente Sinarca e nel fiume Biferno. E ancora venivano ripuliti tutti i canali artificiali creati nel Consorzio Industriale della Vallata Del Biferno. Questi lavori, venivano appaltati a delle Imprese Edili di Movimento terra da parte dei vari Consorzi competenti di Bonifica o Industriali e questi lavori davano occupazione anche a diverse decine di lavoratori. Le cunette delle strade venivano ripulite regolarmente dai cantonieri.
Adesso questi lavori sono spariti del tutto e ancor più necessari di una volta visto che le piogge arrivano con durata più breve ma più violenti, per quel che possiamo ricordare in quanto, lo stesso quantitativo d’acqua, scende abbondante e violento in meno tempo per cui portato a fare danni in un territorio privo di opere di bonifica e deturpato. Il territorio è stato deturpato con costruzione indiscriminata di abitazioni e di altro a ridosso delle spiagge (a qualche metro) e nei letti dei fiumi, anche gli agricoltori sono arrivati a coltivare fin sull’argine dei fiumi abbattendo alberi e cespugli che drenavano la forza delle acque, invece adesso arriva violenta senza nessun freno. Gli enti preposti devo assolutamente finanziere tutti gli anni gli interventi necessari affinché tutti i valloni,i fossi e i canali di scolo e le cunette delle strade, vengano ripuliti dal fango e da altre sporcizie che non permettono il flusso regolare delle acque piovane. Siamo certi che se si effettueranno questi lavori non dovremmo piangere per le disgrazie annunziate, causa l’incuria degli uomini e degli enti preposti alla manutenzione. Cosa servono le grandi opera come l’autostrada Termoli San Vittore (se mai si costruirà) se prima non si mette in sicurezza il territorio dalla frane e dalle alluvioni. NON SERVE A NIENTE. I soldi vanno spesi non solo a chiacchiere ma con fatti concreti di investimenti per mettere in sicurezza sia il territorio con opere di bonifica e sia con la pulizia tutti gli anni dei valloni, dei fossi ,dei canali di scolo e delle cunette delle strade, inoltre darebbe occupazione e benessere a un quantitativo di lavoratori,