BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


21/10/2009 ● Politica

Caterina (IDV): rammarico per addio di Narzo, ma sempre fatto gioco di squadra


  Giuseppe Caterina ● 1197


“L’Italia dei Valori esprime sincero rammarico per la scelta del consigliere provinciale Vincenzo Di Narzo di lasciare il partito, soprattutto in questo momento in cui l’IdV è in forte crescita ed è diventata l’unica espressione, per il prossimo futuro, di alternativa al governo di centrodestra” così Giuseppe Caterina, coordinatore regionale del partito dipietrista molisano, all’indomani dell’addio di Vincenzo Di Narzo all’Italia dei Valori.
“Tutti gli uomini del partito rappresentati delle istituzioni sono il fiore all’occhiello dell’IdV e sono proprio loro che, in modo più significativo, ne portano avanti i valori, le prospettive ed i programmi. Di Narzo, sicuramente, è stato tra quelli che hanno condiviso e portato avanti questi obiettivi in maniera coerente e determinata. Francamente però non condividiamo i motivi dal consigliere specificati soprattutto perché era tra coloro con maggiori responsabilità all’interno del gruppo provinciale dell’Italia dei Valori. Sulla vicenda dell’assessorato alla Provincia poi, il suo nome, insieme ad altri, è stato messo sul tavolo come ipotetica scelta. E’ chiaro che in politica – e chi la frequenta e ne è espressione all’interno dei partiti e delle istituzioni dovrebbe ben saperlo – talune scelte, essendo uniche, derivano da motivazioni articolate e non sempre condivise e condivisibili da tutti. A volte, quindi, tali scelte vanno accettate nell’ottica di costruzione condivisa di un progetto, soprattutto in un partito quale l’Italia dei Valori che trova nella figura di Antonio Di Pietro sia la massima rappresentanza regionale – in quanto deputato molisano – sia la massima espressione nazionale essendo egli stesso il Presidente del partito. Alla luce di questo è evidente che la leadership esercitata da Di Pietro sia autorevole e condivisa”.
“La discussione in merito al problema assessorato è stata ampia ed articolata: non è mai mancato il confronto democratico tantomeno sono stati persi di vista i valori ai quali Di Narzo dice di ispirarsi. E’ altrettanto evidente che la leadership esercitata dal Presidente nazionale è stata anche il frutto di scelte forti che si sono però dimostrate vincenti e di ampio respiro. La figura di Di Pietro è la nostra forza, è l’essenza stessa dell’Italia dei Valori, e, pertanto, noi riteniamo di fare gioco di squadra sempre nell’interesse unico del partito ma consapevoli anche che, in alcuni momenti, un passo indietro vada fatto. In una politica sempre più frammentata e confusa avere una leadership, riconosciuta tale soprattutto per i programmi ed i valori che esprime e trasmette, è una ricchezza di cui è impossibile fare a meno”."

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