BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


21/10/2009 ● Cultura

Il "calice" nei documenti del 1548


  Domenico Aceto ● 1567


Sin da quando ero sui banchi di scuola, mi stupivo che la storia che studiavamo parlasse solo di re, imperatori, guerre, vittorie, sconfitte. E mi chiedevo: ma la gente comune dov’era? cosa faceva? Come viveva? Che pensava? Quasi sempre, questa veniva menzionata solo quando c’erano saccheggi e stragi. Eppure ero convinto che non fosse stata messa a questo mondo solo per essere ammazzata durante le guerre o morire a causa di carestie e pestilenze. Pur non prendendo parte alle decisioni importanti, essa viveva la sua vita propria, umile forse, ma pur sempre densa di avvenimenti, quali procurarsi il cibo, maritare una figlia, acquistare o vendere una casa, delle merci, litigare, fare festa; Tutto ciò come lo vogliamo chiamare: “storia minore”? E sia. Ma per questo è meno importante? E bisogna essere un grande storico per trattare tali argomenti? Non credo. Anzi, molte volte, questo genere di storia viene percepita appena da costoro, mentre per la gente comune è proprio questa la parte più interessante; quella che spiega certi comportamenti attuali e un certo modo di pensare.
Questo mondo minore, lontano dalle corti e dai grandi personaggi, ci viene raccontato dai notai. Umili burocrati statali la cui opera importantissima ci permette di ricostruire un mondo di cui non sarebbe rimasta traccia.
A Guglionesi, come ho già detto abbiamo la fortuna di possedere quattro volumi di atti notarili del XVI secolo. Essi ci permettono di ricostruire la vita del nostro paese e in fondo di tutti i paesi del regno di Napoli in quel secolo.
Il frontespizio di un paio di essi, come ho accennato in precedenza, presenta una scritta che forma un calice. Ecco il contenuto di quello che si trova nel volume del 1548, cioè di quello presentato nel numero precedente di Fuoriportaweb.
“Nel nome di nostro signore Gesù Cristo amen. Questo è un libro, ossia protocollo scritto da me Giovanni Leonardo di Manfrodino della città di Lanciano, abitante a Guglionesi; ovunque e per tutto questo regno di Sicilia al di qua del faro, con apostolica e imperiale autorità e per tutto il predetto regno, regio pubblico notaio; fatto nell’anno dello stesso signore nostro Gesù Cristo mille cinquecento 48, sesta e settima indizione. Regnanti i serenissimi illustrissimi signori nostri don Carlo V d’Austria, per grazia e clemenza imperatore sempre augusto
dei romani, re di Germania. E donna Giovanna d’Aragonia, madre dello stesso Carlo suo figlio primogenito, re dei castelli di Aragona, delle due Sicilie, Gerusalemme, Ungheria, Dalmazia, Croazia, loro regni. In questo regno di Sicilia di qua del faro, nell’anno trentatreesimo di età, al diciannovesimo anno felicemente regnante. Nel quale si scrivono tutti i trattati, testamenti e rogazioni dell’anno predetto che saranno richiesti e infrascritti di mia propria mano. A fede perpetua ho scritto e segnato il presente titolo col mio proprio usuale segno notarile.”
A partire da questo numero, di volta in volta, esamineremo i documenti più significativi che ci permetteranno di ricostruire la vita che si svolgeva a Guglionesi in quel periodo.

Cartellone




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