BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


26/9/2009 ● Cultura

Cultura guglionesana bentornata a casa


  Luigi Sorella ● 1780


Molti di noi ricorderanno le rappresentazioni teatrali in vernacolo guglionesano negli anni Ottanta, “I rjzzille de‘na vicchje” (“I capricci di un’anziana signora”), “U rescjequon” (“L’avaro”) - opere scritte dal guglionesano Nicolino Sorella - con numerose repliche per ciascuna messa in scena e il puntuale tutto esaurito al cinema-teatro “Fulvio” di Guglionesi.
I ricordi dentro il cinema-teatro "Fulvio" sono e restano belli.
I comizi elettorali, per esempio. Tra gli ultimi il senatore della Democrazia Cristiana Amintore Fanfani; l’iniziativa culturale di Corrado Gizzi e di Angiolino D’Anselmo con l'istituzione del primo premio letterario “Usconio” agli inizi degli anni Settanta e con la straordinaria partecipazione del critico letterario Carlo Bo; le numerose stagioni teatrali e i grandi attori saliti sul “palcoscenico” di Guglionesi.
Mentre scrivo ricordo una fantastica serata, alla metà degli anni Ottanta, allorché il cinema “Fulvio” fu invaso dai fans del cantautore bolognese Francesco Guccini. Io non riuscii ad entrare e fu un'occasione persa nella mia gioventù.
Più o meno negli stessi anni furono organizzate varie rassegne di cinema d’autore, con commenti e incontri tematici tra gli itinerari cinematografici nazionale e internazionale, e per me (poco più che quindicenne) fu l’occasione per imparare a conoscere soprattutto il grande cinema italiano. Così (appunto, poco più che ragazzino) rimasi affascinato dal film “Ladri di biciclette” (1948), il capolavoro di Vittorio De Sica, girato dal regista ciociaro subito dopo “Sciuscià”. Era la prima volta che vedevo sul grande schermo un film in bianco e nero.
Dopo l’inaugurazione del 3 Giugno di quest’anno - come ormai noto per i lunghi restauri il luogo era chiuso da oltre 10 anni!-, la confraternita di Sant’Antonio di Padova di Guglionesi, in collaborazione con la Parrocchia di Santa Maria Maggiore, ieri sera ha organizzato il “primo” evento culturale "made in Guglionesi" nello storico teatro-cinema "Fulvio", una proiezione di fotografie dedicate a “Guglionesi, tra gli anni ’60 e ’70”, e scattate da Jochen Beltzig, un “tedesco ormai guglionesano" che dagli inizi degli anni Settanta, affascinato dai luoghi molisani, vive qui insieme alla sua passione per la fotografia documentale.
Jochen ha fatto rivivere al suo pubblico vari momenti della nostra identità popolare, proiettando personaggi tanto curiosi quanto umili, luoghi tanto suggestivi quanto dimenticati, momenti tanto emozionanti quanto irripetibili. E nello scorrere di quelle immagini tra i guglionesani, che ieri sera per la prima volta sono tornati a respirare la cultura guglionesana nel cinema-teatro “Fulvio”, riaffiorava la memoria storica di Guglionesi di quegli anni.
Insieme a qualche altro spettatore distrattamente si condivideva una riflessione: siamo davvero fortunati a possedere un cinema-teatro nella nostra piccola comunità. Viviamolo con i nostri figli ogni volta che l'identità popolare di Guglionesi ci viene raccontata, in modo semplice senza effetti speciali, come ieri sera dalle fotografie di Jochen Beltzig. Sarà un immenso dono culturale per i loro ricordi.

Cartellone




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