16/9/2009 ● Ambiente
L'eolico, il nucleare e il nostro deputato
Il 29 Aprile 2008, al
termine della tornata elettorale delle politiche 2008, l’agenzia Ansa diffondeva
il seguente comunicato: "CAMERA:
BERLUSCONI OPTA PER IL SEGGIO DEL MOLISE - Eletto in tutte le
regioni, ha fatto oggi la sua scelta - (ANSA) - CAMPOBASSO, 29 APR -
Silvio Berlusconi, eletto in tutte le regioni, ha sciolto la riserva e ha optato
per il collegio del Molise alla Camera. Estromette così Quintino Pallante. L'ex
assessore regionale di An era 3/o nella lista molisana del Pdl alle spalle di
Berlusconi e del consigliere regionale Sabrina De Camillis. Ieri sera non appena
si era sparsa la notizia di questa eventualità gli esponenti molisani di Fi
avevano cercato di convincere Berlusconi a cambiare idea senza però riuscirci".
Il 14 Settembre 2009 l’agenzia Ansa annunciava una delle imminenti “operazioni”
sperimentali sulla “piccola” costa molisana: "PRIMO
OK A IMPIANTO OFFSHORE IN MOLISE - Ministro Prestigiacomo ha firmato impatto
valutazione ambientale - (ANSA) - CAMPOBASSO, 14 set - Il ministro dell'Ambiente
Prestigiacomo ha firmato oggi il decreto di Valutazione d'impatto ambientale per
l'impianto eolico in Molise. L'opera sorgerà in mare davanti ai comuni di
Petacciato e Termoli (Campobasso). Il progetto prevede la realizzazione di 54
torri; sarà costruito in 12 mesi. Sarà il primo impianto eolico offshore
d'Italia. Negli ultimi due anni, istituzioni locali, associazioni e cittadini
hanno protestato contro la costruzione dell'impianto".
Sembra ormai evidente che la politica nel Molise è nelle mani dei suoi
burattinai, purtroppo indipendentemente dalle scelte dei molisani. Una politica
imbavagliata e senza argomenti concreti per difendere il proprio territorio da
scelte “sbagliate”, decise da pochi che culturalmente non appartengono al nostro
contesto. Dunque la questione non è di centro-destra o di centro-sinistra, come
ogni giorno si tenta di “propagandare”, da ciascun “politico” di turno,
attraverso gli organi di “informazione”, anche su argomenti così importanti.
Sarebbe bello, per esempio, dibattere l’argomento “eolico” nel Consiglio
regionale mischiando i rappresentanti, quelli di centro-destra seduti con quelli
di centro-sinistra, in modo casuale. Cosa si può risolvere? Si avrà almeno la
sensazione che i consiglieri siano prima di tutto dei “molisani” e poi dei loro
partiti. E così in tutti gli enti amministrativi della regione, dai Consigli
provinciali a quelli comunali. Sarebbe bello che anche il mondo della cultura
molisana cercasse di sostenere la politica locale sui grandi temi dello sviluppo
sostenibile nella regione e che stanno mostrando all’Italia tutta l’impotenza
della nostra gente: eolico e prossimamente il nucleare.
Infine sarebbe importante, non solo bello, che nella politica molisana ci fosse
più considerazione dei principi elementari del "fare politica": rispettare i
risultati delle convocazioni e quindi i mandati ricevuti dall’elettorato,
candidarsi per accettare ruoli e incarichi della politica nei contesti
amministrativi (niente più chiamate esterne a “segnalazione” per compromessi tra
i vertici dei partiti o avvilenti “strategie” geo-politiche); affidare,
esclusivamente, assessorati a chi ha ottenuto il consenso popolare nelle
rispettive tornate elettorali; annullare il trasformismo di taluni personaggi
"sempre" in cerca di gloria, perché rappresentano la risorsa più ghiotta per
coloro che intendono “sottomettere” ai poteri extraregionali la stessa politica
molisana.
Il nucleare è ormai all’orizzonte, e già argomentarlo potrebbe dare il colpo
“mortale” al futuro del Molise.
Ma al deputato molisano, Silvio Berlusconi, il "suo" Molise interessa davvero?