7/9/2009 ● Internet
Grazie, Giorgio! Nel web l'edizione 2010 di Fuoriportaweb
Carissimo Giorgio, nel caso
in cui un giorno dovesse giungere il momento per riattivare, non un blog, ma un
impegno verso quella “bellezza” che significa anche crescere culturalmente
insieme ad alcuni (…chissà forse tanti?) amici in un luogo che non esiste
(appunto il web!), cercavo nel frattempo le parole “giuste” per spiegare ciò che
non sapevo in effetti spiegare, nemmeno a me stesso. “Un blog vale l’altro!”,
ricordo bene il momento in cui lo dissi. Sorse un reciproco imbarazzo tra noi
che socchiuse l’argomento nel silenzio mentre la campana della chiesa madre
rintoccava l’orario del vespro, in una calda giornata di fine agosto.
Durante i giorni dello “stop and go” ho scritto un testo per spiegare la
“sospensione” (dovuta principalmente a un aggiornamento e all'ottimizzazione del
sistema), un testo più volte visto e rivisto, modificato, aggiornato, integrato,
in parte cancellato e poi subito dopo recuperato, e ancora revisionato, un
giorno ridotto e l’altro scritto un po’ meglio …e così per diverse “ore e ore”,
fino alla distruzione finale del contenuto. Qualche lettore che ci leggerà forse
penserà: ma Giorgio e Luigi il giorno non hanno nulla di meglio da fare?
Ripensando con te alle schiene degli amici della “vecchia” redazione di
fuoriporta (cartaceo) e alle loro “magiche” scolorine, noi siamo decisamente più
fortunati grazie ai bytes, per cui ogni operazione (modificare, aggiornare,
integrare, in parte cancellare…) avviene con maggiore celerità. E così le “ore e
ore” diventano piuttosto un modo di dire che di agire.
Quando un blog ospita circa 250.000 letture ed oltre 100.000 visite all’anno (in
una piccola comunità come quella nostra!) si avverte la fatica delle
“responsabilità” autonomamente assunte. E allora, andando avanti negli anni
(siamo al decimo), anche la mia schiena comincia a fare capricci.
Il blog è una straordinaria manifestazione di libertà culturale. Per chiunque,
redattori e lettori. Lo scrivo ricordando a me stesso che forse sono stato tra i
primi blogger in Italia (alla fine degli anni novanta dedicai il primo blog al
nostro patrono Sant’Adamo di Guglionesi), quindi convinto, ancora oggi, che il
web sia, nonostante tutto, la forma più democratica e concreta di innovazione
della società perché è uno strumento “vero” di libertà, di opinione e di
espressione.
Anche grazie alla tua bellissima lettera, ho deciso di sintetizzare così, con
poche parole di gratitudine nei confronti tuoi (e che estendo ai lettori e ai
collaboratori), il momento che molti amici di Fuoriportaweb attendevano:
l'edizione 2010 del blog. E comprendimi se continuerò a togliere il punto
interrogativo al titolo della tua missiva: in fondo è un ulteriore segno che ci
accumuna all’anima della “bellezza” infinita.