30/7/2009 ● Eventi
Madonna del Carmelo, 12 Agosto Persico canta la poesia musicale di De André
Antonello Persico, con il
concerto musicale "Canta Fabrizio De Andrè", sarà a Guglionesi Mercoledì 12
Agosto (ore 22, largo Garibaldi, Castellara) in occasione della festività della
Madonna del Carmelo.
Straordinaria, ogni volta, l'interpretazione di Persico che insieme alla band
Arbor riesce, in ogni concerto, ad emozionare nelle suggestive atmosfere della
magica poesia musicale di Fabrizio De Andrè.
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[Antonello Persico] " Colori, luci, suoni… anni settanta:
Eccomi…quel quattordicenne che suona la chitarra e canta le canzoni di De Andrè
sono io…un po’ di tempo fa.
Canto De Andrè perché mi piace farlo, mi piace farlo da tanto tempo, prima che
piacesse a tutti, quando eravamo in pochi.
Lo canto da quel primo regalo di mio fratello Mario: “La buona novella”,
quell’album che parlava dell’uomo, dei suoi sentimenti, della sua “umanità”,
della “pietà che non cede al rancore” e dell’amore.
Qualcuno dice che quando canto sembro proprio lui, Fabrizio De Andrè, ma a me
questo non interessa, perché a me piace cantarlo e non imitarlo. C’è qualcosa
che mi appartiene in quelle parole, in quella poesia.
Ne parlavo spesso con Mario, mio fratello. Ascoltavamo “Non al denaro,non
all’amore ne al cielo”.
Parlavamo delle cose che non andavano, parlavamo di rivoluzione, parlavamo del
potere e passeggiavamo di notte per le vie deserte di Pescara.
Colori, luci, suoni… anni novanta:
Eccomi… quel tipo che sta per iniziare il suo primo concerto sono io.
Nel frattempo sono diventato un medico e in piccoli locali suoniamo De Andrè con
il gruppo di mio nipote, gli Arbor. Io canto e cantare davanti alle persone è
bello. Comunico il mio entusiasmo e la passione che provo per quelle parole, per
quella poesia e non penso ad altro che a questo.
Non sono un cantante, non devo diventare famoso, ma posso fare quello che faccio
da quando sono giovane, da quando ho ricevuto un regalo da mio fratello Mario,
canto De Andrè.
Ogni tanto stono e il mio chitarrista fà la faccia storta.
Ogni tanto fila tutto liscio, e allora sì che mi sento bene.
Non ho mai pensato di commemorare De Andrè con i miei concerti perché io lo
canto da sempre, non da quando è morto.
Ai concerti succedono cose strane: c’è chi canta, chi sta in silenzio ad
ascoltare, chi ritrova il suo entusiasmo per alcune canzoni e tante, tante altre
cose.
Da un anno a questa parte durante i miei concerti succede una cosa strana:
dedico “amico fragile” a mio fratello Mario, che non c’è più, perché un camion
l’ha travolto e l’ha portato via.
Chiudo gli occhi e mi sembra di poterlo vedere mentre passeggiavamo e parlavamo
di libertà…poi arriva la musica e tutto sembra più sopportabile.
Colori, luci, suoni…2006: quell’uomo che continua a credere nella libertà e
nell’amore…sono io e canto De Andrè! Grazie Mario! " [www.antonellopersico.it]