14/11/2005 ● Sport
Calcio Eccellenza: vengo anch'io, ...no tu no!
Vengo anch'io, ...no tu no! E perché no? Non è la bella canzone di Iannacci che abbiamo ascoltato allo stadio comunale di Guglionesi, ma un'altra prova di classifica ben gestita dalla "sorte" (a proposito, per la partita Guglionesi-Petacciato - circa 8000 abitanti in due, e molto meno di un quartiere di Termoli - c'erano più commissari FIGC di un campo di serie B) che non "premia" il Guglionesi nei piani alti della classifica (speriamo solo per adesso, vedremo in coppa Italia cosa succederà di creativo). Da qualche turno di campionato, inoltre, Guglionesi è diventato il campo sperimentale degli arbitraggi, e per questo godiamo, come tifosi, il "privilegio" di vedere all'opera alcuni arbitri provenienti da fuori regione (ieri il ragazzo prodigio veniva da Barletta), cioè di "talenti" in carriera che devono mostrare di "non guardare in faccia a nessuno".Tutto questo non basta alla "sorte". Tutti sanno in federazione che il Petacciato è una squadra imbottita di ex giocatori, ex dirigenti ed ex sponsor del Termoli, perciò, almeno per le designazioni regionali, il buon gusto avrebbe dovuto evitare al Guglionesi due collaboratori del "talento" pugliese, ... guarda un po' ...entrambi di Termoli. Per onestà sportiva riscriviamolo ancora: ...entrambi di Termoli (chissà che fine farà l'eventuale titolo del Petacciato, in caso di vittoria finale del campionato... fusioni in vista all'orizzonte dell'Adriatico?). Fin qui la riflessione di un tifoso, perdonatela se a qualcuno sembrerà eccessiva! Passiamo alla cronaca. Le squadre scendono in campo al cospetto di un pubblico straordinario. Nel primo quarto di gioco la partita prende la piega decisiva: il Guglionesi arriva alla rete nonostante l'estremo tentativo di cacciare con la mano la palla dal sacco del centrale di difesa del Petacciato. Ma l'arbitro non convalida, anzi non vede il tocco di mano è giudica come irregolare una spinta neroverde (...e forse non si tratta nemmeno di contatto) in area di un attaccante neroverde. Nella prima vera azione (ne saranno in tutto non più di tre o quattro) con un volo "alla Pippo Inzaghi" l'attaccante giallonero strappa un discutibile (se il metro di giudizio fosse lo stesso per entrambe le compagini in campo) penalty che porta in vantaggio gli ospiti. Il Guglionesi di Antonacci tenta di riequilibrare le sorti, ma trova una serie di cartellini gialli, l'espulsione di Maselli (voto 5.5, in un big match non si deve perseverare nelle proteste, ...lo juniores è rimandato alla prova di maturità...), e una serie di chiamate in fuorigioco (giusti e non...) segnalati dai collaboratori dell'arbitro. Nella ripresa arriva in contropiede il secondo goal del Petacciato (con l'ex Ferro) che chiude di fatto il match. Nonostante falli a iosa del Petacciato (ricordiamo una brutta ed inutile entrata su Maselli nel primo tempo con palla ormai già in tribuna, la terna non vede e non sanziona..., mentre il commissario di campo prende appunti su un vecchio tesserino). L'unico cartellino al Petacciato arriva al minuto 87', ed è tutto dire. Il super-Petacciato vince, ma non convince nel gioco. I neroverdi perdono quota in classifica, raccolgono solo un punto negli ultimi tre turni (Agnone, Termoli e Petacciato) baciati da una "sorte" poco favorevole (tra squalifiche ed infortunati). Qualcosa deve migliorare nell'assetto tattico, entrambi i bomber sono a secco da tre turni, e De Filippis sembra aver perso quella freschezza iniziale, risultando spesso impreciso e talvolta troppo lontano dall'opportunismo del "cobra". Ma evidentemente se l'attacco produce così poco le risorse delle palle giocate sono quelle che sono. Niente di allarmante, con impegno gli errori possono diventare preziosi consigli per il futuro. Il nostro consiglio è di lavorare sulle fasce, dove la poca esperienza degli juniores spesso impiegati soffre soprattutto i big-match. L'obiettivo dichiarato del Guglionesi resta la zona play-off, ed è lì che "vengo anch'io, ...no tu no! .. E perché no? Beh, "sorte" permettendo…