22/5/2009 ● Politica
Cosib: "non esistono, né possono esistere due Presidenti"
" A tutela delle istituzioni,
che rappresentiamo, e del loro decoro. Per fedeltà alla trasparenza, che è un
dovere democratico dei rappresentanti eletti. Per il rispetto che dobbiamo ai
cittadini, ci vediamo costretti ad intervenire nuovamente sulla vicenda Cosib.
Le informazioni date attraverso ‘certi’ organi di stampa ridotti ‘a megafono
dell’imperatore’ danno un’immagine assolutamente deformata e distorta della
realtà effettiva ed offendono la nostra dignità.
Pertanto abbiamo deciso di dire la nostra su quanto è accaduto e sta accadendo
attorno al rinnovo degli organi di governo del COSIB.
I fatti.
1. Il Presidente Del Torto ed il nuovo CDA dispongono della fiducia di 12 voti
su 20. In rappresentanza dei Comuni (Guglionesi, Petacciato, Portocannone, San
Giacomo degli S. e San Martino in Pensilis) e dei 4 Enti: Ersam, EPT, Azienda
Sogg. e Turismo di Termoli e Camera di Commercio.
2. Il ricorso a firma Greco - D’Ascanio - Di Giuseppe – Cocco, non ha ottenuto
la sospensiva del TAR molise. La discussione di merito sulla validità della
seduta del 27 marzo è stata fissata per il 10 Giugno.
3. Il Tar ha, invece, sospeso la convocazione dell’Assemblea fatta da Collegio
dei Revisori dei Conti chiamata non per ‘ratificare’ la nomina. Semmai per
verificarla. Che è tutt’altra cosa. Ed assume tutt’altro significato.
Dunque, ad oggi il Presidente in carica nella pienezza dei poteri è Del Torto.
Non esistono, né possono esistere due Presidenti.
A fronte di questi dati di fatto qualcuno si dice “ romanticamente” convinto di
essere Presidente.
Eletto da un’assise “legittima … e validissima sia tecnicamente sia
giuridicamente (Greco) tenutasi … all’aperto con i tavolini da pic-nic” (fonte:
Primonumero.it 21.05.2009).
In attesa del giudizio di merito, che noi davvero aspettiamo con grande
serenità, intendiamo fare alcune considerazioni.
a) l’assise del ‘pic-nic’, a parte l’aspetto folcloristico e propagandistico,
risulta inficiata di molte irregolarità a norma di statuto. Non c’era
l’assistenza obbligatoria, quale segretario verbalizzante, del direttore del
COSIB. Né la presenza, anch’essa obbligatoria dei revisori dei conti. E per
finire i Sindaci non hanno ricevuto nessuna convocazione e, quindi, non si è
proceduto senza il numero legale.
b) Quell’assise (se così vogliamo chiamarla) paradossalmente ha confermato con i
suoi 8 voti di essere minoranza.
In democrazia, vorremmo ricordarlo ai distratti, si governa con la fiducia della
maggioranza. Rispetto a questa regola elementare, in vigore nelle democrazie
occidentali da duecento anni, stiamo assistendo ad un tentativo, da parte di una
minoranza, di ribaltamento di questa logica.
Una serie di domande:
a. Di quale violenza istituzionale parla il sindaco di Termoli?
b. Quale violenza contiene una legge di riforma che apre alla partecipazione
democratica dei comuni aderenti al COSIB. Una riforma che si attendeva da
decenni e reclamata dall’opposizione democratica decine di volte?
c. Come chiamare “il tentativo” portato avanti dal Presidente della seduta (D’Ascanio)
di evitare che una maggioranza si esprimesse liberamente, cercando d’imporre
rinvii strumentali in nome di motivazioni (l’adesione all’Unione dei Comuni) che
non c’entravano nulla con l’ordine del giorno dell’assemblea COSIB e, quindi,
irricevibili;
d. Come giudicare la sospensione di un Consiglio Comunale per venire a
sottolineare (con baldanzosa fisicità!!) la volontà di ‘coartare’ la libertà di
un’Assemblea chiamata a riconfermare il voto espresso un mese prima?
Noi pensiamo che, al di là delle sottili interpretazioni giuridico-normative
rimane il fatto politicamente rilevante che oggi il COSIB ha una maggioranza ed
ha il diritto-dovere di assicurare un governo efficiente all’Ente.
Ed apprendiamo scandalizzati che il Sindaco Greco, pur consapevole di tutto ciò,
si affida alla speranza che la sua ‘nomina’ possa essere confermata dal Tar e
revocata dalla maggioranza.
Ci chiediamo: a quale scopo?
Che nome utilizzare per giudicare siffatto comportamento?
Siamo al disprezzo delle istituzioni e delle regole della democrazia.
Atteggiamento tipico di chi è mosso da una visione élitista della politica e
ricorre al ‘sovversivismo autoritario e populista’.
A ben pensarci osservati i metodi fin qui utilizzati nello stabilire rapporti e
relazioni con eletti di Termoli e del territorio non ci meravigliamo più.
Ma rimaniamo fiduciosi che la democrazia e la giustizia, come sempre, alla fine
rimetteranno in fila le cose. Ed aspettiamo con pazienza il ‘consumarsi’ di
questa ennesima, inutile ed umiliante vicenda.
Termoli, 22 maggio 2009
I Sindaci: Bartolomeo Antonacci - Comune di Guglionesi; Gabriele Lapalombara -
Comune di Petacciato; Luigi Mascio - Comune di Portocannone; Antonio Galasso -
Comune di San Giacomo; Vittorino Facciolla - Comune di San Martino in Pensilis."
[Fonte: Cosib]