30/4/2009 ● Politica
PD: chiarezza sul Cosib del Basso Molise
"La vicenda che si è
sviluppata attorno al rinnovo degli organi di governo del COSIB è motivo di
riflessione politica.
Va preliminarmente detto che la legge di riforma, sulla quale esprimiamo un
giudizio positivo sul piano tecnico-politico ha, finalmente, garantito la
presenza dei rappresentanti dei comuni dell'intero territorio basso molisano, in
base alla regola della rappresentanza proporzionale. Grazie a questo metodo,
alla città di Termoli ed al suo rappresentante, è stata attribuita la quota più
alta di rappresentanza in seno al Consiglio Generale. Tanto assicura, per il
futuro, un rilancio della funzione di sviluppo territoriale dell'Ente, sia sul
lato dell'acquisizione di nuovi terreni appartenenti ai comuni-soci, sia sul
lato della realizzazione di infrastrutture e nuovi servizi strategici a favore
dell'impresa e dei comuni medesimi. Ad onor di verità, va detto che la legge di
riforma è stata fortemente voluta dai Sindaci dell'Unione (compreso Anita di
Giuseppe e Antonio Cocco) ed è stata, invece, osteggiata dal solo Sindaco di
Termoli .
Sul piano generale la riforma ha sancito formalmente un clima di collaborazione
tra Comuni come forma concreta di superamento del municipalismo che imprigionava
ed imprigiona le amministrazioni ad un ruolo minimale rispetto alla diversa
prospettiva di 'propulsori' dello sviluppo territoriale. In questo contesto
nessun Ente e/o nessuna municipalità potrà mai mettere in discussione il ruolo
di motore trainante della città di Termoli, ruolo che chiama il Sindaco della
Città e la Sua amministrazione ad assumere in maniera adeguata le proprie
responsabilità . Solo in questo modo il Basso Molise potrà svolgere un ruolo di
'polo dialettico' nei riguardi di Enti ed istituzioni Sovra Comunali, nonché del
sistema della piccola media impresa locale per sviluppare una logica
concertativa utile per ottenere risorse necessarie lo sviluppo sostenibile del
territorio nel suo complesso. Questo obiettivo è stato concepito ed avviato
quando nell'Unione la maggior parte dei Sindaci presenti erano di
centro-sinistra e del Partito Democratico. Purtroppo il disegno democratico e di
sviluppo dell'intero territorio Basso Molisano non è stato compreso dai
rappresentati dell'Italia dei Valori diretti dal tridente Greco-D'Ascanio-Di
Pietro che hanno solo mortificato la città di Termoli.
Improvvisazione, dilettantismo, ritardo nell'impostazione di un'azione coerente,
nessuna idea alternativa circa la funzione e lo sviluppo dell'Ente e del
territorio se non il ribadire la triste storiella 'trita e ritrita'
dell'isolamento di Termoli e dell'offesa arrecata all'amministrazione ed al suo
( indiscusso?) capo.
Vogliamo ricordare che fino al 2004 la rappresentanza di Termoli interna al
Consiglio Generale valeva un solo voto, al pari di altri consorziati, e
ciononostante mai nessuno ha messo in discussione l'importante ruolo propulsore
della città adriatica ? Quindi quale isolamento?
A questo punto chiediamo: quali iniziative voleva portare avanti il Sindaco
della città di Termoli.
Non ci risulta ci siano stai contatti con il Partito Democratico e con altre
aggregazioni dell'universo del centro-sinistra che operano sul territorio, se
non quella di contattare i Sindaci del Centro Destra, provocare una rottura con
gli altri sindaci del Nostro Partito in nome di una propagandata " ritrovata
coesione del Centro Sinistra" . Si è preferito parlare singolarmente con i
Sindaci del P.D, ottenere l'appoggio di Antonio Di Pietro che ha 'gentilmente'
consigliato a qualcuno di 'intraprendere altre strade',più rispondenti e
funzionali, diciamo così per nobilitarli, agli 'interessi' del partito
dell'Italia dei Valori ("Parigi val bene una messa ") Giunti senza una proposta
sostenibile, senza un nome di presidente ma ben due rigorosamente dell'IDV , tra
i quali spunta il nome di Cristiano Di Pietro, nome decisi da chi? E dove in
mancanza di un'intesa si è ricorsi alla vecchia pratica dei rinvii e degli
ostruzionismi. E' qui il 'macchiavello' D'Ascanio ( dopo anni di incomprensione
con Greco) è entrato in gioco. E' possibile che D'Ascanio non sapesse della
norma che in caso di parità rende prevalente il voto del Presidente
dell'Assemblea?
Considerato la sua lunga esperienza nella gestione delle istituzioni risulta
davvero incredibile. Al punto che forse a farla da padrone siano stati altri
disegni ed altre preoccupazioni. Alla luce dei fatti respingiamo senza indugio
il manifesto-proclama di Italia dei Valori. Attraverso il quale cerca di
proporsi all'opinione pubblica di centro-sinistra come unico baluardo della
sinistra. E' la riproposizione di un gioco, di fronte al quale non staremo a
guardare. Piuttosto che insistere con il tentativo di 'svuotare' elettoralmente
il PD si adoperasse (assieme al PD) a spingere per risolvere in positivo, e non
con semplici proclami gridati dai giornali, i problemi che assillano le persone.
Questa volta non si ripeterà quello che è accaduto nelle scorse politiche. Noi
chiediamo al partito dell'Italia dei Valori una prova di coerenza su diversi
fronti:
1. Si impegni apertamente a comporre e sostenere liste di centro-sinistra.
Rinunciando a liste civiche trasversali con candidati Sindaci di destra o,
ricattando la coalizione, imponendo propri candidati a Sindaco. Utilizzi il
criterio del consenso vero. Noi siamo impegnati a farlo.
2. Per quanto riguarda Termoli impegnasse il Sindaco Greco: a. a riconoscere
serenamente il ruolo dei partiti della coalizione che a Termoli hanno sostenuto
una battaglia elettorale e la sua risicata elezione.
Piuttosto che umiliarli ricorrendo alla logica del 'far fuori 'chi non si lascia
suggestionare dal presunto Greco-pensiero. La smettesse di governare con il suo
entourage di fedelissimi non eletti. Quindi di abbandonare il metodo dispotico e
incomprensibile. b. a ritessere il dialogo istituzionale con i Sindaci del
territorio. Avendo cura di stabilire con i Sindaci di centro-sinistra contenuti
e modalità del dialogo territoriale indispensabile, lo ripetiamo, per
riconquistare l'autonomia del bassomolise. c. a smettere di cercare di
delegittimare i dirigenti del PD e non solo accusandoli non si capisce di quale
tradimento, verso chi e verso cosa visto che lui non ha rispettato minimamente
il programma elettorale e, quindi, l'impegno che aveva assunto con gli elettori
e i partiti.
Queste proposte costituiscono un terreno di confronto per poter fare un
centro-sinistra basso molisano forte, coeso e credibile. Agenda che noi mettiamo
a disposizione di tutto lo schieramento aperti ad arricchirlo e modificarlo. Se
Italia dei Valori pensa di continuare la campagna per lo svuotamento elettorale
del PD, noi reagiremo di conseguenza. Il Molise ha bisogno di serie politiche
riformiste e di un progetto per il suo sviluppo. Quindi noi gelosi della nostra
autonomia ed orgogliosi del nostro progetto, costruiremo le alleanze sui
contenuti (da non confondere con il 'fare dipietrista') e non su presunte
omogeneità politico-ideologiche senza costrutto farcite di mere declamazioni.
Pensiamo sia giunto il momento farla finita con la politica contraddittoria di
un'alleanza che si risolve in una competizione opportunista rivolta all'interno
e contro il PD. Nel frattempo ci comporteremo con l'autonomia culturale di cui
siamo portatori.
Il Coordinamento Territoriale PD del Basso Molise ".
[Fonte: Il Coordinamento Territoriale PD del Basso Molise ]