24/4/2009 ● Politica
Elezioni Europee, Erminia Gatti (IDV) replica ad Andrea Pietravalle
Riceviamo e pubblichiamo. Erminia Gatti (IDV) scrive il seguente messaggio alla redazione di Fpw: "Comunicato stampa - Elezioni europee: Erminia Gatti (IdV) replica ad Andrea Pietravalle - In relazione alle dichiarazioni rilasciate da Andrea Pietravalle, presidente del circolo Base Molisana – Amici del Pdl, in merito alla canditura alle prossime elezioni europee di Erminia Gatti, interviene lo stesso avvocato molisano:
“Ringrazio Andrea Pietravalle per l’intenzione dichiarata di non voler innescare polemiche – afferma Erminia Gatti - Raccolgo dunque la provocazione con serenità e tranquillità, per precisare alcuni passaggi che mi sembrano davvero doverosi se non si vuole offendere l'intelligenza dei lettori. Di Pietro ha lanciato un messaggio forte, dirompente nel quadro - assopito e cristallizzato - della politica locale e non. Ha puntato su giovani, donne, volti nuovi della politica, esponenti della società civile. Lo ha fatto e con un certo coraggio, se solo si confronta la squadra dell'IDV con quella degli altri partiti (da Patriciello in poi, solo per restare alle europee...).
Ora però intendiamoci, senza ipocrisia e senza falsi moralismi, sul significato di nuovo e di società civile, se davvero Pietravalle ritiene di essere il solo che fa "politica con il cuore e con autentica passione", come ha scritto. Un candidato prescelto come rappresentante di partito dovrebbe essere sconosciuto al partito, per essere nuovo? Può un partito affidare la propria rappresentanza a soggetti che non ne condividono la linea politica, che non si identificano in un determinato messaggio, che non conoscono la realtà che devono impersonare? Evidentemente no: è chiaro che puntare su una persona "nuova" in politica non può significare estrarre dal cilindro (a sorteggio, magari, per evitare sospetti?) una persona sconosciuta, che non abbia una vita personale, professionale e sociale pregressa.
Ma come definireste un giovane che, pur condividendo il messaggio e la linea politica di un partito, non ha mai fatto parte dei suoi organi interni, non ha mai fatto politica attiva (e mi pare che partecipare ai convegni non sia attività politica, semmai segnale di partecipazione sociale comune a tanti cittadini attenti) non risponde a logiche di conteggio spicciolo di voti o di relazioni familiar-clientelari sul territorio? Io lo definirei nuovo.
Sono felice di poter anche precisare - visto che Pietravalle lo ricorda- come da consigliere (non consulente) dell'allora Ministro Di Pietro ho svolto un'attività a titolo gratuito, che posso documentare in qualunque momento: avevo un ruolo tecnico-giuridico di coordinamento per un Accordo di Programma per le zone del cratere ho svolto con passione ed impegno. L'ho fatto per un senso di responsabilità verso la mia gente e la mia terra, perché così mi è stato chiesto, ma non ho percepito alcun compenso per quest'attività. Anzi, l'unica cosa di cui ancora mi rammarico al riguardo è che Tremonti, neo insediato Ministro nel governo Berlusconi Ter ha provveduto a privare quella misura di risorse già individuate, compiendo l'ultima ingiustizia su una regione già martoriata dal malgoverno del post-sisma.
Ultimo ma non ultimo: direi ai miei detrattori che non si augura mai sportivamente a qualcuno di perdere. Benché donna, mi piace seguire il calcio, e nelle competizioni internazionali tifo sempre per la squadra italiana, anche quando non ha i miei colori del cuore. Allo stesso modo, sportivamente i molisani dovrebbero augurarsi che l'unica vera molisana in corsa per queste europee possa arrivare a Strasburgo. Perché, in realtà, l'ottima europarlamentare che mi si augura di non essere, farebbe realmente gli interessi di questa regione e si metterebbe al servizio di tutti, anche di coloro che la pensano diversamente: quelli che fanno politica con il cuore, Pietravalle dovrebbe saperlo, lavorano così. Un cordiale saluto”