9/4/2009 ● Cultura
Terremoto, Sant’Adamo di Guglionesi tra le macerie de L’Aquila
Purtroppo il terremoto di
questi giorni ha danneggiato anche il castello de L’Aquila. Costruito durante il
dominio spagnolo da don Pedro di Toledo, viceré nel 1532, il forte spagnolo è
sede del Museo Nazionale d’Abruzzo dove sono custoditi molti tesori
culturali di livello artistico internazionale.
Oltre al celeberrimo “Elephans meridionalis”, l’enorme scheletro rinvenuto il 25
marzo del 1954 nella conca aquilana di origine plestoicene, il museo d’Abruzzo
ospita reperti archeologici di epoca romana riemersi nell’agro abruzzese.
Fiore all’occhiello nel museo allestito presso il castello de L’Aquila,
recentemente restaurato, è la stupenda pinacoteca, dove sono esposte opere
pittoriche delle scuola non solo abruzzese dal XIII al XVIII secolo: il
polittico Madonna con Bambino tra Santi di Jacobello del Fiore
[1370-1439], opera del XV secolo; la Madonna del latte di Gentile da
Rocca, opera datata al 1283; la Crocifissione del maestro del trittico di
Beffi, opera del XV secolo; la Madonna Incoronata e Sposalizio mistico di S.
Caterina di Matteo da Campli, opera del XV secolo; S. Francesco riceve le
stimmate del maestro di S. Giovanni da Capestrano, opera del XV secolo.
Nella “sala IX”, dove è stata allestita l’area
culturale della scuola del Crivelli, tra i gioielli della pinacoteca c’è anche lo straordinario trittico di
Guglionesi dal titolo la Madonna con Bambino tra San Giovanni Battista e
Sant’Adamo (olio su tavola, cm 200 x 200), opera firmata da Michele Greco da
Lavelona e datata al 1505.
Michele Greco firmava le sue opere aggiungendo due specifiche: “greco” – con
questo appellativo venivano chiamati i profughi della cacciata turca avvenuta
nell’area greca intorno alla metà del XV secolo – e “da Lavelona”, cioè la
provenienza, con molta probabilità Valona, in Albania. L’artista soggiornò a
Guglionesi dove realizzò altre splendide opere di notevole valenza artistica e
oggi conservate nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Come si legge alla base
della cornice del trittico esposto a L’Aquila, l’opera fu commissionata da
“Antonio Barono e Riccardo De G(…)”, priori in carica (nel 1505) della gloriosa
confraternita di Sant’Adamo scomparsa tra il XVIII e il XIX secolo.
Il trittico con l’immagine di Sant’Adamo è l’immagine artistica più antica del
santo Patrono di Guglionesi e probabilmente tutte le altre immagini successive
del santo sono state in qualche modo ispirate al volto dell’abate benedettino
interpretato da Michele Greco (la Messa di S. Adamo di Pietro Bardellino
[1731-1806], opera del 1796 o il reliquario d’argento a mezzo busto realizzato
nel 1886 da Alessandro Nelli di Roma).
Agli inizi degli anni Settanta dello scorso secolo, quando non esisteva ancora
una Sopraintendenza molisana, tutte le tavole dipinte da Michele Greco furono
oggetto di un lungo recupero presso il centro di restauro de L’Aquila. Nel 2002,
in occasione delle celebrazioni del IX centenario della prima traslazione delle
reliquie di Sant’Adamo, dalla chiesa di S. Paolo in Petacciato alla chiesa di S.
Maria Maggiore in Guglionesi (3 giugno 1102), dopo il "trentennale" restauro,
furono [finalmente!] restituite al patrimonio guglionesano alcune opere di
Michele Greco, tranne il trittico forse più importante per la sua valenza non
solo artistica (perché le opere del pittore dalmata sono artisticamente e
storicamente tutte valide!) ma cultuale: appunto, la Madonna con Bambino tra
San Giovanni Battista e Sant’Adamo divenuta, nel frattempo, opera da
pinacoteca per il Museo Nazionale d’Abruzzo de L’Aquila.
In questi anni si è tentato di reintegrare l’opera nel patrimonio cultuale,
culturale ed artistico di Guglionesi, ma la Sopraintendenza ai beni artistici
dell’Abruzzo non ha mai voluto concedere la restituzione alla sua proprietà (la
Parrocchia di Guglionesi) dello splendido trittico con Sant’Adamo.
In qualche modo - è solo una mia opinione - nel linguaggio consono agli effetti
collaterali del terremoto che in questi giorni si vive tragicamente in Abruzzo,
duramente colpito anche al cuore del patrimonio culturale, la mancata
restituzione dell’opera ai guglionesani resta un atto di “sciacallaggio cultuale
e culturale” nei confronti della storia di Guglionesi.
Cfr. il links
h1.ath.cx/muvi/sistema/museonazionaledabruzzo/visita.php?luogo=Piano%20I%20-%20Sala%209
h1.ath.cx/muvi/sistema/museonazionaledabruzzo/script/imago.php?id=59
Madonna con Bambino tra San Giovanni Battista e Sant’Adamo,
opera di Michele Greco da Lavelona (1505)
Forte spagnolo del L'Aquila colpito dal terremoto, sede del Museo Nazionale d'Abruzzo