6/4/2009 ● Cultura
Guglionesi fatti sentire!
Cari amici di Fuoriportaweb,
ho letto un lungo intervento di Luigi Leone su www.primonumero.it del 4 aprile
'09 a proposito delle recenti vicende del Cosib e ne riporto qui di seguito
alcuni punti salienti che mi forniscono lo spunto per una breve riflessione. Si
sta verificando "una sorta di progressivo ed ineludibile spostamento
dell'interesse e degli interessi - osserva Leone - nella politica
industriale che si spalma sui comuni dell'unione prospicienti la fascia
costiera. Non mi sembra giusto nè sensato contrapporsi a questo processo
fisiologico che a mio avviso non esclude Termoli, ma che responsabilizza chi se
ne fa carico ed i cui risvolti saranno positivi per rilanciare concretamente
l'economia bassomolisana prima e regionale poi. (...) Termoli non può più
guardare ad uno sviluppo basato sul secondario e sul terziario". Insomma,
ritiene che si debba puntare sul terziario avanzato e scommettere sulle proprie
peculiarità (ricchezze naturali, storiche, culturali, commerciali e
artigianali). Occorre inoltre che si incentivino - sempre ad avviso di Leone - i
servizi di comunicazione come la viabilità stradale e ferroviaria, i trasporti
marittimi e tutto ciò che è connesso al mare. Ciò riferito, a quale sviluppo
sostenibile la nostra cittadina dovrebbe prioritariamente guardare?
Parto da un dato oggettivo. Guglionesi è il comune molisano più esteso
territorialmente (100,07 chilometri quadri; Montenero di Bisaccia 93,01; Larino
88) e con apprezzabili caratteristiche ambientali ed agresti. In un periodo di
crisi mondiale come l'attuale in cui si parla di ritorno all'agricoltura
biologica, allo 'slow food', la campagna rappresenta una concreta opportunità di
vita e di sviluppo economico per quanti, in sempre maggior numero, stanno
scegliendo l'agricoltura di qualità come attività su cui scommettere il proprio
futuro. Come scrive Silvia Perez-Vitoria, sociologa ed economista spagnola
(autrice del volume 'Il ritorno dei contadini', pubblicato da Jaca Book) "il XXI
secolo sarà contadino o non sarà". Un premio prestigioso come il Nonino 2009 è
andato alla predetta studiosa. "Evento impensabile in precedenza - nota
Antonello Colimberti sul quotidiano Europa - sia perchè non c'era all'orizzonte
nessun 'ritorno alla terra' (a parte qualche marginale propaggine neo-hippy),
sia perchè tale ritorno sarebbe stato deprecato con sussiego dall'intellighenzia
dominante" (...). Le catastrofi nel contempo ambientali, economiche e umane tout
court degli ultimi anni costringono tutti a rivedere molti di quei passi falsi
compiuti nel Novecento in nome di una ideologia industrialista e tecnocratica".
Dal che si ricava che il territorio guglionesano deve scommettere sulle proprie
peculiarità, in primis sulle ricchezze naturali (agricoltura di qualità), poi
sulle proprie ricchezze storiche e culturali (Guglionesi fa parte del
prestigioso club "I borghi autentici d'Italia") le cui potenzialità non sono
state ancora accortamente sfruttate sotto il profilo turistico e
turistico-religioso. Ma, fatte queste considerazioni, non posso esimermi dal
giudicare criticamente come l'università del Molise abbia dotato Pesche, un
paesino rupestre a 5 chilometri da Isernia, di una sede universitaria, la quarta
(salvo errore) in cui si è articolato l'ateneo dopo quelle di Campobasso,
Termoli e Isernia. Che dire dunque di una politica regionale, ma anche
universitaria, scolastica, infrastrutturale, ecc., che 'dimentica' un territorio
molto vasto, anzi il più esteso, come quello guglionesano, naturalmente vocato
per una sede distaccata della facoltà di Agraria, con un corso di laurea
triennale in Scienze e tecnologie alimentari con curricula: Viticoltura ed
enologia? Oppure un Master universitario in Olivicoltura e Olio di qualità?
Tanto più che l'attività formativa potrebbe avvalersi di attività pratiche sia
di laboratorio sia sul campo?
Certo, sarebbe bello se, nell'ottica di una giusta allocazione delle risorse
finanziarie, il 'dialogo' tra governo regionale e comuni dell'unione si
svolgesse su questi temi, per citare. Al momento, mi limito a dire: Guglionesi
fatti sentire!
Buona Pasqua a tutti.