19/3/2009 ● Cultura
L’altare maggiore delle chiesa Madre compie 70 anni
L’altare maggiore della chiesa
di Santa Maria Maggiore di Guglionesi fu consacrato il 19 marzo 1939, ed oggi
compie settant’anni.
La storia di questo prezioso manufatto in marmo policromo si lega alle vicende
biografiche e parrocchiali del parroco Castelli, che fece realizzare l’altare
maggiore incontrando diverse disapprovazioni dal collegio dei canonici di
Guglionesi.
Combattente della “Grande guerra (1915-1918)” nel corpo degli alpini, don Enrico
Castelli (1884-1964) fu consacrato sacerdote il 19 marzo del 1919. Dopo essere
stato parroco di Verscio (in Ticino) ed Agropoli (Salerno), nel 1933 don Enrico
Castelli divenne arciprete della Collegiata di Santa Maria Maggiore, su nomina
del vescovo di Termoli Oddo Bernacchia.
Don Enrico Castelli
A Guglionesi, dove rimase per circa tredici anni, dal 1933 al 1946, il reverendo
Castelli non lasciò un “lieto” ricordo, né tra il clero e né tra i fedeli, ed
ancora oggi tra i suoi parrocchiani viventi resta l’immagine di un sacerdote
“più ombre che luci”.
La memoria locale più emblematica del parroco Castelli è legata alla
realizzazione del nuovo altare maggiore nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
Guglionesi, 2 Febbraio 1939
Carissimo D. Pirelli, fra qualche giorno l’altare sarà pronto in attesa del
19 marzo per la consacrazione. Non so se don Carlo gli ha detto qualche cosa
dell’avvilente compagna mossami contro per avere alcuni - di cui è bene tacere
il nome - insinuato nel popolo che l’altare era vecchio e che io lo ancora
rilevato dalla demolizione di una chiesa in provincia di Campobasso. Sono
arrivati, coll’immaginazione, al parrocismo. Buon per me che avevo raccolto già
12 mila lire se no addio aiuto!
E l’altare è tutto maestoso, grandioso, imponente ma è… vecchio. Se fosse stato
di carta ma… nuovo, era niente. Così succede quando si ha che fare con popoli
gotici e presuntuosi che troppo facilmente si lasciano montare. Per lo sforzo di
tacere per un raccogliere tanti pettegolezzi, mi sento persino male. (...)
Dev. D. Luigi Castelli
[dall'Archivio Storico Parrocchiale di Guglionesi, B7 F 71 SF 2]
Cartolina d'epoca
I dissensi, clericale e popolare, per un altare maggiore che nel paese non
veniva affatto considerato come un “nuovo” manufatto artistico - l’altare fu
acquistato dal Cav. De Crescenza di Napoli per essere consacrato il 19 marzo del
1939, in occasione del ventennale dell’ordinazione sacerdotale (1919-1939) di
Castelli - compromisero la guida pastorale di don Enrico, il quale per il
“debito” sull’opera sacra incontrò persino la decisa disapprovazione del vescovo
Oddo Bernacchia.
Per l’acquisto dell’altare la famiglia dell’arciprete Castelli donò £. 500 e
leggendo, in merito, i documenti conservati negli archivi storici locali si
riscontra che fu la quota più alta offerta tra i cittadini e gli Enti di
Guglionesi.
[Testo estratto dal libro (in fase di stesura) “Don Carlo Maglia. Non solo un
prete”, a cura di Luigi Sorella].
L'altare maggiore della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Guglionesi