19/8/2005 ● Sport
Calcio Eccellenza: lavori in corso
Alle pendici del bosco di Coriundoli (Montecilfone) il Guglionesi del trio “ABS” si prepara al campionato d’eccellenza regionale 2005/2006. Già, “radio mercato” di Maggio (cfr. Fuoriportaweb del 25/05/2005, “Chi scende, chi sale”) anticipò ai tifosi la strategia della società neroverde, che mirava a coinvolgere in un progetto ambizioso tre promettenti protagonisti della categoria: il mister Antonacci, alias “A”, il direttore generale Basler, alias “B” e il direttore sportivo Scotto, alias “S”. E il trio “ABS” ha risposto all’appello cercando ed ottenendo una rosa di giocatori per un modulo 3-4-3 in grado di garantire spettacolo e risultati. Il Guglionesi di mister Antonacci è così una squadra completamente rinnovata, con l’arrivo di bravi giocatori, vedi D’Angelo, Mennella e Valbianco in difesa, il “gran ritorno dei guerrieri di centrocampo” Iannacone e Rosselli in grado di liberare la fantasia di Martinez e le due punte D’Angelo e De Filippis, entrambi bomber di razza. La porta neroverde sarà affidata a due certezze: il giovane Pisciotta e l’esperto Guidotti. Della rosa fanno parte anche i fratelli Casacanditella e i giovani Ceddia e Bracone. Le prime di campionato il Guglionesi, con molta probabilità, le giocherà lontano dal comunale di Santa Margherita, forse sul sintetico di Santa Croce di Magliano, come del resto le partite di Coppa Italia. Resta, dunque aperta la questione campo, e la società fa molti sacrifici, anche a livello di impegni personali, nel risistemare un terreno che, dopo l’esperienza dello scorso campionato, promette molto poco. Vedendo lavorare la squadra di mister Antonacci, con varie soluzioni tattiche basate sul giuoco della palla a terra e con già una buona intesa tra le tre linee di campo, il pensiero non può che andare al campo dello stadio comunale. D’altra parte se si provano a valutare i presupposti dei campionati vincenti delle ultime promosse (Bojano, Venafro, Nuovo Campobasso e Montenero di Bisaccia) si è trattato pur sempre di squadre con giocatori dai “piedi buoni” che tuttavia hanno giocato i propri turni interni sui migliori campi della regione (Bojano, Venafro, Nuovo Campobasso e Montenero di Bisaccia: a Campobasso solo riaprendo lo “Stadio Selvapiana” si è tornati su). Più che mai, dunque, in questo campionato il terreno è il “vero” dodicesimo in campo. Tutto questo la dirigenza neroverde lo sa, per questo ha scelto uno staff tecnico in grado di dare una certezza in più ai tifosi. Cioè una squadra tecnicamente valida ma pronta a lottare anche contro le “incertezze” del terreno da gioco. Infortuni permettendo…