31/5/2005 ● Cultura
S. Benedetto, la storia. Una mostra a Guglionesi per scoprire S. Adamo
La figura di Sant’Adamo ha suscitato spesso la curiosità di studiosi del medioevo e, in particolare, delle vicende benedettine nell’Italia meridionale.
A proposito di Guglionesi, nella pregevole collana “L’Italia”, il Touring Club Italiano (volume XXII, pag. 444) scrive: “Fu centro d’azione dell’abate benedettino Adamo, pioniere dell’unificazione del Mezzogiorno sotto Ruggero II.” In poche parole è spiegato il carisma di un monaco, vissuto in queste zone, e che intorno alla metà del XI secolo si confrontò, senza rinunciare allo scontro, con le autorità imperiali e con le autorità ecclesiastiche.
Gli studi effettuati fino a qualche tempo fa, tra i quali citiamo la Cronistoria del canonico Angelo Maria Rocchia, hanno redatto una buona base per rendere documentata la vita religiosa ed istituzionale di Sant’Adamo, legando le attività del benedettino all’abbazia di Montecassino, senza tuttavia chiarire il ruolo del monaco, che secondo la tradizione fu “Abate di Guglionesi”.
Un recente studio di prossima pubblicazione, promosso dalla Parrocchia di Santa Maria Maggiore e dal Comune di Guglionesi, avviato nel 2002 in occasione del IX centenario della traslazione delle reliquie di Sant’Adamo, redatto dagli autori Gerardo Cioffari e Luigi Sorella, ha revisionato gli studi effettuati nel tempo, provvedendo a tracciare un profilo storiografico e cultuale del Patrono di Guglionesi, attraverso una raccolta di documenti, e specificando in modo più dettagliato la sua identità.
In virtù di questa ricerca, Sant’Adamo risulta abate del monastero di Santa Maria delle isole Tremiti, tra il 1054 e il 1071. Il monastero tremitense raggiunse la sua massima floridezza, in autonomia, in proprietà ed in estensione territoriale, durante l’abbaziato di Adamo.
Molte proprietà ricevute dall’abate Adamo erano localizzate nella fascia costiera del medio Adriatico, e in particolare nel territorio di Guglionesi.
Concluso il suo servizio di abate, Adamo si ritirò nella cella di San Paolo, nei pressi di Petacciato, dove morì intorno al 1072. Nel 1102 divenne Patrono di Guglionesi.
La festa patronale di quest’anno è arricchita da una mostra su San Benedetto, un’occasione per approfondire il carisma dei monaci benedettini e, quindi, del Patrono di Guglionesi.
La mostra, dal 31 maggio al 4 giugno, sarà allestita nel chiostro del convento degli ex Cappuccini.