16/10/2024 ● Agricoltura
La crisi dell'Europa occidentale
Oggi, l'Europa occidentale sta passando da una crisi all'altra, da quella
politica, a quella economica e ora a quella sociale. Crisi scaturita da quel
luogo instabile in cui il sub continente esita tra due percorsi: quello della
stabilità che non è immobilità ma una tensione verso l'equilibrio; e quello di
una ulteriore svolta verso lo squilibrio, che può portare alla disintegrazione
totale.
Nello specifico, l'Europa è incapace, e i risultati sono sotto gli occhi di
tutti, ad avere una rappresentanza coerente, ossia una governance europea unita,
atta a risolvere i problemi quali la capacità produttiva, la disoccupazione,
soprattutto quella giovanile, l'aumento dei prezzi, la salubrità del cibo, la
tutela dell'ambiente non vista però sotto l'aspetto del poco funzionale Green
New Deal ( Nuovo Patto Verde), e peggio, i dubbi sul futuro dell'Europa stessa.
Si è nel caos completo. Si veda la crisi gravosa che attanaglia il settore dell'
automotive o quello agricolo, solo per citarne alcuni. L'Europa, indebolita, è
attaccata da nazioni come la Cina, l'India ed altri Paesi in via di sviluppo. In
poche parole, la situazione europea occidentale è deteriorata.
Gli effetti divergenti delle politiche antinflazionistiche adottate dai diversi
Stati membri dell'Ue stanno provocando distorsioni della concorrenza tra i Paesi
del Nord e del Sud, fabbriche che delocalizzano verso Est, etc.
A tutto ciò si aggiunge il pericolo principale: l'ingiustizia sociale. Si prenda
l'Italia. L'inflazione legata alla non indicizzazione delle pensioni, degli
stipendi, sta portando sempre più all'aumento di persone alle quali mancherà
l'indispensabile: il cibo. Succede in tutta la nazione dove file interminabili
di persone che aspettano dalle prime ore dell'alba l'apertura delle strutture
umanitarie, "Caritas" ad esempio, per mangiare una scodella di pasta.
Si parla, più o meno, di sei milioni di poveri. Aumenteranno? Ci si augura di
no.
"Forti" di questa amara e reale puntualizzazione, si può mai pensare di
acquistare beni di consumo, ad es. automobili, se tante, molte famiglie non
riescono manco a sbarcare il lunario?
Per quanto sopra scritto, molto conciso e sicuramente poco esaustivo, il tutto
porta ad un'unica conclusione: ad una Europa invertebrata. Ed il perché è presto
spiegato.
Noi europei non abbiamo alcuna possibilità, l'Italia ancor di più, di incidere
sulle dinamiche politiche e per di più siamo tenuti ad eseguire ordini assurdi
impartiti dai vertici dell'Unione europea, ma di fatto formulati dalle
oligarchie massoniche usuraie al comando di organismi quali ONU (Organizzazione
delle Nazioni Unite), NATO (Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del
Nord), WEF ( Forum Economico Mondiale , OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanità), Aspen Institute (Associazione privata, indipendente, internazionale),
Gruppo Bilderberg (sono personalità nel campo economico, politico e bancario),
etc. Che si tratti di portafogli digitali, credit carbon, flussi migratori,
farina di grilli o concessioni balneari, il risultato non cambia.
I popoli non contano nulla né decidono alcunché, sono anzi solo vessati,
umiliati e derubati. Se provano ad opporsi, il potere fa orecchie da mercante,
avanza imperterrito, li stritola sotto i carri armati della ritorsione, della
censura, del politicamente corretto e di un mito di progresso dipinto come
inevitabile quando, viceversa, è il frutto di un pugno di miliardari, abili
manipolatori, e di più, incapaci di provare sentimenti e di non dimostrare alcun
interesse per le conseguenze distruttive sugli altri.
Più aumentano le possibilità pratiche e le conoscenze tecniche degli uomini, il
cosiddetto progresso, e più diminuisce l'autonomia del singolo individuo, tanto
che questo processo razionalizzante assume sempre più una vera e propria "disumanizzazione"
e, visti i tempi inquietanti, viene più "divinizzato" l'interesse personale per
il denaro che non il rispetto valoriale etico per la persona, sia essa
familiare, amicale o conoscente.
I "comandanti" vogliono far credere, e ci stanno riuscendo, di far vivere il
popolino in un mondo utopico, ideale ma in realtà lo fa vivere in un mondo
distopico ovvero indesiderabile, spaventoso.
Ad ognuno che legge, le proprie considerazioni.