26/7/2024 ● Eventi
Sophia Loren protagonista nel film del "Cineforum per l'integrazione"
Terzo e ultimo appuntamento con la nuova edizione del "Cineforum per
l'integrazione", in programma nella suggestiva piazzetta di santa Chiara di Guglionesi
dal 24 al 26 luglio (ore 21, ingresso libero).
Organizzato dall'Associazione APS InFormare, sotto la direzione artistica
del regista Simone D'Angelo, il cineforum si propone come momento di
sensibilizzazione alle tematiche dell'integrazione, attraverso il linguaggio
cinematografico.
Nella serata conclusiva sarà protagonista la magnifica Sophia Loren nel film "La
vita davanti a sé", diretta dal figlio regista Edoardo Ponti, in una
Bari vecchia, crocevia di etnie e di culture.
"Mohammed detto Momò ha 12 anni ed è immigrato in Italia dal Senegal con la
mamma quando era piccolo. Ma sua madre è morta e Momò viene affidato ad un
medico, il dottor Cohen, che non sa come prendersi cura di lui. Un giorno Momò
borseggia al mercato una donna anziana, Madame Rosà, rubandole due candelabri
d'argento, ma il dottor Cohen lo scopre e gli chiede di riportare il maltolto a
quella signora che conosce da anni. E approfitta per chiedere a Rosà di
accogliere Momò in casa sua, insieme ai figli delle prostitute di cui la donna è
stata un tempo collega. È l'inizio di una convivenza travagliata, in cui c'è in
gioco la reciproca fiducia fra un'anziana che ne ha passate tante e un ragazzino
che non crede più a nessuno.
In questo ritratto di una donna che ha conosciuto il campo di concentramento e
una vita di stenti ma non ha perso l'empatia verso il prossimo c'è la
napoletanità generosa di un'attrice di classe che non ha mai dimenticato le sue
origini popolari e la carità per chi è meno fortunato. Quando dice "So
vecchierella ormai" da un lato non le credi, perché è ancora bellissima,
dall'altro noti le sue braccia esili e le sue mani segnate.
Questa storia di sopraffazione e riscatto che strizza l'occhio a "I miserabili"
(citato letteralmente e nel furto iniziale dei candelabri d'argento) non avrebbe
funzionato senza la presenza carismatica di Ibrahima Gueye, al suo debutto sullo
schermo nei panni di Momò: una presenza intensa e dignitosa, capace di
cimentarsi con il lato dark come con quello tenero del suo personaggio, e
soprattutto in grado di tenere testa ad un mostro sacro come la Loren, come
richiede il suo ruolo nella storia" [mymovies.it].