19/12/2023 ● Solitudini d'autore
Il canto del gallo
"Dotato di cresta, bargigli e coda piumata, il gallo (in ebraico sewki;
in greco alektor) è noto nell’Antico Testamento come animale dotato di
«intelligenza» (Gb 38,36) e «aggressività» (Pr 30,31). Tra le caratteristiche
più note, vi è il «canto » che annuncia il giorno. Il gallo è menzionato durante
l’ultima Cena nella predizione del rinnegamento di Simon Pietro (Mt 26,34).
Le narrazioni evangeliche concordano nel far seguire al triplice rinnegamento di
Pietro il «canto del gallo» (Mt 26,74; Mc 14,72; Lc 22,60), anche se alcuni
autori hanno dubitato della presenza reale di questo volatile nella Città santa,
ipotizzando il valore simbolico di tale episodio. Assente del tutto nell’Antico
Testamento, la gallina (in greco ornis) è citata in occasione del lamento di
Gesù su Gerusalemme, assumendo l’immagine della «chioccia» che si prende cura
dei suoi piccoli (Mt 23,37; Lc 13,34). Nell’insegnamento sulla provvidenza
divina, Gesù fa cenno alle «uova» (di gallina), che erano comune alimento del
suo tempo (Cfr Lc 11,12-12)" [Giuseppe de Virgilio, biblista].