2/6/2023 ● Cultura
Solennità di Sant'Adamo abate, il messaggio del Sindaco Tomei
Cari concittadini,
porgo un saluto a voi tutti, compresi i guglionesani che sono altrove e seppur
non presenti fisicamente lo sono col cuore, in virtù del senso di appartenenza
che li lega a questa comunità e al suo amato Patrono.
Consentitemi, inoltre, di rivolgere un particolare saluto a tutte le istituzioni
presenti: i componenti della Giunta e del Consiglio Comunale, le forze armate
sempre vigili sul territorio, le autorità civili, il Ns. Parroco Don Stefano e
il Ns. Vescovo Mons. De Luca, a tutte le associazioni presenti e ai membri del
Comitato, a cui va un sentito ringraziamento per l’impegno profuso al fine di
rendere possibile la celebrazione e i festeggiamenti in onore del nostro Santo
Patrono.
Questa è la mia prima festa patronale in veste di sindaco e pertanto, inizio col
dire che vorrei potervi trasmettere le emozioni che provo, se non fosse che
appartengono alla categoria delle gioie cosiddette “proverbialmente
indescrivibili”.
Se le parole non possono dar conto del mio stato d’animo, sono convinto che
potete immaginare il grado di onore di cui mi sento investito nell’esercitare il
ruolo di Primo Cittadino.
Confido nell’immaginazione di chi, come me, ha vissuto la sua intera esistenza a
Guglionesi e l’ha vista crescere tra mille difficoltà.
Tutte le esperienze che hanno fatto di me ciò che sono oggi mostrano un legame
indissolubile con questa comunità: pertanto, dedicare i prossimi cinque anni al
suo servizio rappresenta, oltre che un onore, l’occasione per ripagarla, anche
se in parte, dei privilegi ricevuti.
Ed è proprio in occasione della festa patronale che le tante sensazioni - gioia,
orgoglio e senso di responsabilità - si avvertono in misura maggiore.
Nel volgere di poco più di due settimane sono passato dal ricevere il mandato
amministrativo all’essere qui ad esercitarlo in un giorno particolarmente
importante per noi guglionesani: quello in cui la nostra comunità si stringe
intorno alla figura di sant’Adamo, simbolo della CONTINUITÀ.
Ecco, quando rivolgo il pensiero al significato intimo di questa festa, non
posso fare a meno di volgere lo sguardo indietro, e avverto un senso di
vertigine nel contemplare la storia millenaria di Guglionesi e delle numerose
generazioni che ci hanno preceduto.
Pensate a quanto è lunga la catena di appuntamenti in cui questa comunità ha
rinnovato il rito del patto sociale, a cui oggi aggiungiamo l’ennesimo anello:
il patto include l’impegno a rispettare le tradizioni, dunque a tener fede ai
valori che caratterizzano la nostra identità di guglionesani, ad essere uniti e
a darci aiuto reciprocamente, in vista del raggiungimento di specifici traguardi
e del superamento di eventuali avversità.
Insomma, in questi giorni ci godiamo i festeggiamenti ma, praticando un
esercizio di memoria collettiva, cogliamo l’occasione di ricordare la nostra
provenienza e, dunque, chi siamo.
Consentitemi una importante considerazione.
Nel recente periodo di campagna elettorale, insieme ai miei compagni di viaggio,
oggi membri della Giunta e del Consiglio Comunale, ci siamo interrogati spesso
sul futuro del nostro Paese e nello specifico ci siamo chiesti: come desideriamo
Guglionesi? Dove si può migliorare?
La prima risposta che ci siamo dati è stata: dobbiamo essere più uniti, sentirci
più paese.
Come? Proprio attraverso la riscoperta delle nostre radici e di tutte le cose
belle che caratterizzano il nostro territorio.
È da questo, dal rispetto delle persone e della cosa pubblica, che passa la
crescita della nostra comunità.
Questo obiettivo costituirà le fondamenta di ogni mia, NOSTRA decisione.
Perché vedete un paese unito è più forte nei confronti di quanti non lo
rispettano a livello ambientale, di quanti cercano un posto in cui radicare
un’attività per la crescita del benessere collettivo, ma soprattutto, un paese
unito può sostenere al meglio i suoi cittadini in difficoltà.
È principalmente per questo che tengo a ribadire che non saremo una comunità
divisa.
Vedete, quando si opera il confronto tra due diverse visioni politiche e i
soggetti che ne sono portatori le sostengono con entusiasmo e passione può
accadere che i toni diventino accesi.
Terminata la breve parentesi elettorale si torna ad essere buoni concittadini,
intenti ad impegnare le proprie forze su ciò che ci unisce, superando le
apparenti divisioni.
E allora, quale migliore occasione come la festa del Santo Patrono per
promuovere un momento di aggregazione, per gridare a gran voce il richiamo
all’unità, nonostante le insidie che questa sta attraversando in questo
particolare periodo storico.
Nel garantire che questa amministrazione, lungi dal perseguire inutili
“partigianerie”, sarà al servizio di tutti, auspico che ciascun guglionesano
fornisca il proprio contributo.
Occorre salvaguardare il futuro della nostra comunità e consegnare alle
generazioni a venire un posto in cui valga la pena di vivere.
Questo è ciò che davvero conta.
In questi anni abbiamo fatto tanta strada e ne faremo ancora tanta insieme.
Buon Sant’Adamo a tutti
W Santo Adamo e W Guglionesi!