16/5/2023 ● Politica
Un vero “cambio rotta”? Nel “futuro” evitare la logica della stampella
Riflessione a breve, medio e lungo termine.
Nelle Amministrative 2023 per il Comune di Guglionesi, alla quarta
presenza nelle elezioni (2008,
2013,
2018 e
2023), “Guglionesi nel cuore”
si conferma come il raggruppamento civico con la maggiore continuità nella
politica locale, avendo generato una classe dirigente che ha amministrato il
paese tra il 2008 e il 2018, pur con non poche difficoltà nella stabilità
interna e conseguentemente amministrativa del "Guglionesi
nel cuore I (2008)" e "Guglionesi
nel cuore II (2013)",
compagine già riconfermata nei suoi due mandati elettorali consecutivi, battendo
anche candidati con esperienza nel passato governativo, pur con la discontinuità
nella primavera del 2013 allorché il Comune di Guglionesi fu commissariato per
la decisione di alcuni consiglieri, dissidenti della maggioranza svanita, che,
all'epoca del "33%", certificarono presso il notaio la decadenza del Consiglio comunale congiuntamente ai
rappresentanti di minoranza provenienti dalle liste civiche "Costruire per
Guglionesi" e "Continuità per il futuro" .
Già sconfitta nel
2018 (con
il minimo gradimento elettorale tra le cinque liste in corsa), la compagine “Guglionesi
nel cuore” di ispirazione centrodestra (cfr TG RAI 3 Molise del 19 aprile
2023) torna e vince nelle
Amministrative 2023 con un
capolista già candidato alla stessa carica di sindaco nella precedente
tornata del 2018, il quale, in rappresentanza (capolista) della lista civica “Guglionesi
per tutti” ha svolto l'impegno di mandato dai banchi della minoranza
consiliare del Comune di Guglionesi. In passato, dall’elezione diretta del
sindaco (1994), il terzo neoeletto sindaco di "Guglionesi
nel cuore"
ha partecipato all’Amministrazione comunale con le candidature consiliari nelle
liste civiche "Impegno
per Guglionesi" (2003) e "Costruire
per Guglionesi" (2008).
Già militante in “Guglionesi nel cuore”, durante l’esecutivo di "Guglionesi
nel cuore I (2008)"
in qualità di assessore e di "Guglionesi
nel cuore II (2013)" nel ruolo di vicesindaco – benché dimissionario prima
della scadenza del secondo mandato, per divergenze con il proprio gruppo civico
(cfr nota "lettera
di dimissioni")
–, il capolista dell'inedito raggruppamento “Guglionesi
insieme” si è riproposto alle Amministrative 2023 in una "civica" di centrosinistra (cfr TG RAI 3 Molise del 19
aprile 2023) che vedeva anche alcuni consiglieri della maggioranza uscente (pur
senza il sindaco uscente nell'elenco dei candidati
e con lo scioglimento al suo primo mandato
della lista civica “Guglionesi RiparTe”)
convergere e confrontarsi sul
programma elettorale, in una (in)certa (dis)continuità da presentare alla cittadinanza, mettendo
cioè definitivamente
alle spalle il proprio mandato in scadenza nella minoranza.
Infatti, come per “Guglionesi nel cuore”, anche il capolista scelto dal
gruppo civico “Guglionesi
insieme” proviene dalla recente esperienza nella minoranza consiliare del
Comune di Guglionesi, già candidato nelle elezioni comunali del 2018 alla carica di sindaco
nella lista civica “Comunità e futuro per Guglionesi”,
alternativa a “Guglionesi RiparTe”.
Dallo scioglimento civico dell’esperienza amministrativa interna agli
eletti della lista civica “Guglionesi RiparTe”
– una disgregazione avviata già con l'azzeramento delle deleghe nella Giunta municipale a fine anno 2019 (cfr la nota "incrinatura di una maggioranza"),
poi con nuovi componenti in giunta nell'autunno del 2020 – le posizioni di dissenso alla maggioranza originaria sono confluite, anche per una scelta di
orientamento politico e di netta discontinuità con l'Amministrazione
uscente, verso la lista civica “Guglionesi nel cuore”, che ha aperto a candidature su
intese di dissenso all'Amministrazione “Guglionesi RiparTe” e provenienti dall'azione di opposizione negli ultimi anni in seno
al Consiglio comunale.
Un nucleo di eletti nell’esperienza “Guglionesi RiparTe”
prevalentemente di militanza partitica nell'area di centrosinistra, invece, sulla
previsione anticipata di accordi elettorali (Regionali 2023) di campo
largo anche con la rappresentanza locale del M5S – dal
2018
pur in opposizione
all'Amministrazione comunale uscente
– ha deciso di partecipare l'alleanza civico-elettorale “Guglionesi insieme”
a sostegno dell'ex
vicesindaco di "Guglionesi nel cuore", condividendo la
prospettiva di un’alternativa alla stessa “Guglionesi nel cuore”, come già successo,
del resto, nel
2013,
cioè
provando a ribaltare gli esiti deludenti, e all’epoca non (con)vincenti per il gradimento dell’elettorato,
dall'esperienza civica messa in campo "Unità
democratica per Guglionesi".
Si esce da una fase della politica locale nella quale, in seno al Consiglio
comunale, è alquanto simbolico l'eccessivo numero di Gruppi consiliari
costituitisi dal 2018, oltre il numero delle cinque liste civiche!
Eppure nella semantica
civica delle periodiche aggregazioni elettorali, tra i contrassegni sulle schede
elettorali, da più di qualche convocazione alle Comunali, si ripetono le parole
“cuore” e “futuro”: spesso si
scrive "futuro" e si legge "operazione da remoto", si professa il "rinnovo" e si
prepara
un'altra "proroga" con candidati nelle "liste (definite) civiche" come sentinelle
politiche dei partiti più o meno gestibili anche
da altrove.
Intanto, i guglionesani vanno al seggio elettorale continuando a preferire il
“cuore” da tre mandati elettivi sui recenti quattro lustri amministrativi,
affondando sistematicamente l'incomprensibile filosofia della politica del
"futuro".
Constatando una considerazione storica non marginale nell'alternanza tra le due
aggregazioni del centrodestra e del centrosinistra, i sindaci uscenti sono stati
rieletti per un secondo mandato. A condimento di una profonda ed onesta riflessione politica, l'assenza del sindaco uscente per il rinnovo del suo mandato, pur nella scelta
di una linea di civismo in generale, attesta il "passo indietro" del centrosinistra locale
(in vista delle Regionali 2023?) da proprie candidature alla carica di Primo cittadino
di Guglionesi.
Nel centrosinistra locale emerge, così, anche un certo arretramento,
evidentemente riflesso nelle politiche del passato verso un autentico rinnovo della classe
dirigente degli ultimi vent'anni, osservando che dal 1998 in poi mai un capolista di centrosinistra (militante e iscritto al partito di
riferimento) sia rimasto
fuori dalle Amministrative comunali di Guglionesi, cioè dopo l'estromissione
della lista civica di centrosinistra nel 1994 per ritardi procedurali negli
adempimenti elettorali e la celebre "spallata" da sinistra al candidato sindaco
eletto nella prima convocazione storica dell'elezione diretta del sindaco.
Non solo. In entrambi gli schieramenti alternativi nelle Amministrative 2023, scartando l'opzione di
praticare un profondo rinnovamento
nel contesto del civismo locale, si converge
per un capolista di militanza sulla stessa sponda politica, nel senso che entrambi i candidati sindaci
alle Amministrative 2023 provengono da esperienze, per
condivisione civica nonché per radici, da partecipazione politica e da candidature
partitiche (cfr Elezioni provinciali) nell'ambito di
referenza locale per il centrodestra e per la destra.
Fra le righe (oltre un certo giornalismo da gossip)... in prospettiva
sondaggio, c'erano, dunque, già due certezze per l'esito del voto di metà maggio, perlomeno interpretando oggettivamente le
modalità di formulazione delle due liste civiche in campo: per il mandato
elettivo 2023/2028, Guglionesi poteva "scegliersi" un Sindaco con militanza attiva nel
centrodestra (per la terza volta sugli ultimi quattro lustri amministrativi)
e di vissuta adesione (prima o dopo) nella longeva "Guglionesi nel cuore".
Tuttavia, l'ulteriore sconfitta della proposta civica – alla quarta consiliatura di ciascuno dei capilista – (im)pone una personale, auspicabile e ragionevole presa di coscienza dal messaggio
collettivo: (anche per quelle ombre dietro le quinte) una lunga
stagione volge al capolinea, probabilmente con una consapevole valutazione
in merito al definitivo congedo politico per lasciare spazio a profili
di autentico ricambio della classe dirigente, senza equivoci, ambiguità,
opportunismi, arrivismi, protagonismi e personalismi (mai più?)
in divenire.
Le conseguenze
delle (in)solite scelte e delle consuete contraddizioni, con tutti i conti e
tornaconti, in ogni modo non arriveranno prima della chiusura delle urne di fine
giugno (Regionali 2023), per l'incrocio amministrativo nella
conditio sine qua non di ogni stabilità.