6/10/2022 ● Cultura
Una vera Alleluia, la 34^ Giornata Mondiale della Poesia
Novità, freschezza, passionalità, veridicità di passione, emozioni.
Questi gli elementi essenziali della rinnovata Giornata Mondiale della Poesia “2
ottobre” giunta alla sua 34^ edizione. Guardialfiera, patria indiscussa della
poesia molisana, il 2 ottobre 2022 ha manifestato tutta la sua magnificenza
artistica ridonando splendore ad una manifestazione che aveva, in lontananza,
lasciato agli ospiti non Guardiesi il compito di riempir la sala Condera
addobbata, come sempre a festa.
Una serata magica che ha visto giovani della Città di Francesco Jovine, della
Prima Porta Santa della Cristianità, del lago da cui sottrarre linfa vitale,
partecipare numerosi ed entusiasti. Un bel vivere la poesia accomunati da
diverse estrazioni poetiche, d’età, di spirito.
Alleluia ! Avrebbe esclamato Don
Antonio, parroco di Guardialfiera scomparso prematuramente e cantore di
esperienze gratificanti e magicamente riportate alla platea di poeti negli anni
passati. Sorridente e decisamente estasiato di felicità, Vincenzo Di Sabato, mai
domo nel sopportare il fardello della preparazione che quest’anno ha visto
l’ideazione dell’Associazione del Parco Letterario e del Paesaggio “ F. Jovine”,
del Comune di Guardialfiera con la collaborazione dell’Azienda Autonoma
Soggiorno e Turismo di cui commissario Remo Di Giandomenico.
Non più centinaia di declamazioni ma lezioni magistrali sulla poesia in senso
decisamente intenso. Le lezioni in musica di Lino Rufo, quelle magistrali di
Giulio De Jorio Frisari e dell’ospite d’eccezione, Saverio Simi De Burgis,
figlio del compianto e ideatore della Giornata Mondiale della poesia, Domenico,
hanno decisamente, determinato un cambio di rotta verso una meta difficile ma
non irraggiungibile : l’inclusione senza protagonismo!
La sensazione di essere portatori di nuova linfa è stata decisamente partecipata
da una sala che ha fatto ancora una volta, registrare il pienone.
Commozione e pacificazione con le difficoltà, con le miriadi di defezioni dovute
al tempo, agli allontanamenti dovuti a dipartite di amici di sempre, economie sempre meno
copiose, non hanno scalfito la voglia di essere partecipi alla giornata della
poesia che riesce a donare sorrisi e strette di mano per consolidare amicizie
vere e non fatte di disformismi sferici atti al tradimento o alla competizione,
spesso e volentieri matrigna di colpi bassi. Un’Amministrazione, capeggiata dal
sindaco Vincenzo Tozzi, sempre attenta alla partecipazione attiva, il legante
con chi si adopera giornalmente per evitare il depredare del far cultura, unendo
associazioni e favorendo risultati lusinghieri, l’altra arma vincente. Poi Eboli,
con l’amico di sempre, il cav. Peppe Barra che sempre offre il logico e sentito
supporto determinando sempre più forte il legame tra la cittadina Campana e Guardialfiera, ridonda di magia e puro legame fatto di solidarietà e
partecipazione.
Che dire! La parte bella della vita a volte nelle difficoltà e nell’apatia del
secolo, risplende con il sole che dopo l’acquazzone ridona bellezza e saggezza.
Sono le 17,00 e tutto si ferma per far posto
all’ascolto di una canzone che apre la 34^ Giornata Mondiale.
Lino Rufo,
intramontabile cantautore poeta e mentore di felicità, alita la sua poesia
cantata che colpisce al cuore e ridona la tranquillità smarrita nei meandri
dell’organizzazione. Poi la poesia in dialetto declamata da Rosanna Palazzo
inneggiante la figura di un giovane Francesco Jovine, da il segno tangibile che
cambiare si può, basta volerlo. Poi ancora Rosario De Vita con il “Molise” di
Giose Rimanelli, Pina Di Nardo con la sua ilarità poetica, Linetta Marzilli
Colavita, Iliana Onesti, segnano la strada per le eccellenti considerazioni di
Giulio De Jorio Frisari e Saverio Simi De Burgis.
La platea acclama la vittoria
e la musica poetica di Lino Rufo, torna a cancellare definitivamente la ritrosia
allo scrosciante applauso.
La poesia è anche riconoscenza e tale, quest’anno non
potevasi che consolidare amicizie affini e decisamente consapevoli di grandezza
nelle opere e nella qualità di esse. E così che il sindaco Vincenzo Tozzi,
coadiuvato da Laura Venittelli, cofondatrice del Parco Letterario e da
Vittorio
Nola, consigliere Regionale, sempre attento e presente, ha voluto premiare
coloro che della loro passione ne ha fatto fregio per il Molise. Attestazioni
per Michele Mainelli, paleontologo scomparso di recente che ha determinato conoscenza di un territorio, il Matese prevalentemente, apparso
da oceani che hanno, nel prosciugarsi, testimoniato l’importanza della nostra
regione ai fini dello studio paleontologico; Aldo Gioia, amico attore/poeta;
Costanzo Cascavilla, già sindaco di San Giovanni Rotondo; Don Fernando Manna,
parroco appena trasferito da Guardialfiera ad altra sede; Filomena Domini, amica
e poetessa Ebolitana; Remo Di Giandomenico per la sua gratificante cultura e
lungimiranza dovuta soprattutto all’ascolto.
Non è mancato il premio al Sindaco di Macchiagodena, Felice Ciccone, per la sua
immensa attività culturale messa in campo nel suo Borgo, che ha confermato
l’idea di candidare Macchiagodena a Capitale del Libro 2014.
Gradito il saluto pervenuto dal Sindaco di Termoli nonché presidente della
provincia, Francesco Roberti.
Emozioni che hanno determinato soddisfazione al passaggio simbolico di testimone
tra la famiglia
dell’amico prematuramente scomparso, Francesco Giampietri e la giovanissima
Rachele Lupi, poetessa Vastese dal successo ormai conclamato.
Commozione nel ricordare l’amica Adele Terzano.
Non è mancato il ringraziamento ai presenti tutti.
Quest’anno si è voluti
premiare la resilienza e quindi, il giovane imprenditore di CB Molisani,
Pasquale Fierro, ha donato ai presenti un bouquet di insalata idroponica,
riscuotendo notevole interesse, sia per l’idea e sia per la tipologia offerta.
Graditissimo l’omaggio che l’Azienda Autonoma ha offerto all’ospite Simi De
Burgis che trattasi di un tagliacarte/penna con calamaio di acciaio traforato e
realizzato nelle forme e confezione dall’antica stamperia di Maria Pia
Minichetti da Campobasso.
“La felicità è un dono. Ce l’hanno data quando eravamo piccoli, ce l’hanno data
in regalo in dote, ed era così bello che lo abbiamo nascosto così bene che non
sanno dove l’hanno messo, ma ce l’abbiamo. Guardate in tutti i ripostigli, gli
scaffali, gli scomparti della vostra anima, buttate tutto all’aria, i cassetti,
i comodini e vedrete che esce fuori.”
Con queste parole di Benigni la serata si è conclusa con un vento nuovo e con
l’arrivederci al 2023.
W la poesia!