9/4/2022 ● Politica
Dietro l'angolo. Un avvenire con meno anime e poca unità
Un destino (forse?) inesorabile attende il sistema sociale, culturale, produttivo
ed economico delle piccole comunità, un lento declino in atto e provocato in gran parte dai processi di invecchiamento e
di spopolamento, ovunque in Italia.
Per l’immediato futuro le sfide in “prospettiva avvenire” necessitano di una
visione convergente di ogni singola componente comunitaria. Non ci saranno altre
alternative se non l’estrema consapevolezza di agire nell’unità condivisa. fuori da una logica di
deriva della compattezza della comunità e generata dalle
difficoltà di aggregazione civica della politica locale.
Il settore commerciale tende a scomparire, concentrato in poche soluzioni senza
più efficaci investimenti di imprenditori locali. L'indotto commerciale, verso
l'alto e verso il basso, attraversa una crisi di riflesso se non di pari passo
con l'andamento demografico. Rara merce ormai
è
la nuova imprenditoria commerciale di protagonisti locali; alti i rischi di
insostenibilità delle spese poiché
praticamente inesistenti gli introiti.
Il settore industriale non lascia certezze ai lavoratori, mentre quello agricolo
è ancora una volta alle prese con gli aumenti dei costi di produzione e di
gestione aziendale.
Attualmente c’è una spinta economica dal settore edilizio grazie
all'incentivazione dei bonus fiscali,
benefici che tenderebbero ad arginare il degrado di una parte del patrimonio edilizio
con le riqualificazioni strutturali ed energetiche. Tuttavia si continua a
declinare l’investimento immobiliare nella condizione di un’offerta di
abitazioni e di locali con uno sproporzionato disequilibrio rispetto alla domanda
interna in rapporto allo spopolamento e all'invecchiamento della comunità: perciò,
valori e rendite catastali sono, in molti casi, già oltre il valore
effettivo degli immobili in un mercato improduttivo non solo all'investimento.
I pochi matrimoni celebrati vedono le giovani famiglie costrette a definitive residenze fuori sede,
per offerte di lavoro altrove. La povertà di un territorio spopolato ed
invecchiato colpisce soprattutto i nuclei familiari più deboli (cfr il
rapporto: “La povertà colpisce soprattutto le giovani famiglie con figli”).
Inoltre, l'impennata dei prezzi riduce il potere di acquisto delle famiglie, in
particolare sui prodotti alimentari che a marzo hanno segnato un aumento del 12,6% rispetto a febbraio, i livelli più alti
dal 1990 secondo i dati della Fao.
Presenza ovunque per gli asili nido, invece, essendo prevista la
garanzia di un asilo nido (cfr Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per ogni
comune d'Italia, finanziabile con risorse del governo nazionale (cfr la legge di bilancio
del Governo Draghi che ha stanziato 1,275 miliardi ogni anno fino al 2025) e
dunque con il
criterio del ristoro della sostenibilità direttamente nei bilanci comunali
almeno fino al 2025.
Tra i servizi alla comunità, la soppressione della Scuola comunale dell'infanzia ha risolto anche
certe difficoltà di sostenibilità per le istituzioni, almeno
temporaneamente; definitivamente ha soppresso un'opportunità secolare di scelta
per le giovani famiglie.
L’esiguo numero delle nascite, in un trend in costante decrescita e nonostante
le politiche nazionali destinate al sostegno delle famiglie con figli minori, pone dubbi sulla sussistenza di
altri presidi
dediti alla formazione dei giovani, presumibilmente da
riorganizzare localmente nella riduzione delle classi scolastiche, già entro il prossimo decennio,
e nell’ambito di prevedibili dislocazioni per l'attuazione di politiche di ulteriore accorpamento territoriale. Quali comunità avranno la
lungimiranza di imporre le proprie priorità territoriali?
Una collettività senza giovani non ha futuro, perciò una comunità che non
investe sulla sostenibilità delle giovani famiglie sta negando il proprio futuro.
Dietro l'angolo, con meno anime è oggettivamente impegnativo sostenere una
visione di sviluppo civico della collettiva. Con poca unità tra le anime della
collettività le sfide in “prospettiva
avvenire” saranno, ancora una volta, opportunità perse. Un po' per tutti.