6/4/2022 ● Lettera a FPW
AJCOM: "Allarme inquinamento nella giornata mondiale della salute"
7 APRILE 2022, GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE: DA QUI AL 2050 SARANNO 44
MILIONI I DECESSI DOVUTI A CAUSE AMBIENTALI CHE INCIDONO DIRETTAMENTE SULLA
SALUTE
L’inquinamento atmosferico uccide 26 persone ogni minuto, dato che arriva
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tra le città più inquinanti anche
Torino e Piacenza, rispettivamente al 7o e 22mo posto in Europa nel ranking di
Ener2Crowd.
In occasione della Giornata Mondiale della Salute —il «World Health Day» che si
celebra ogni anno il 7 aprile— Ener2Crowd.com lancia l’allarme: i centri urbani
sono responsabili dell’80% del consumo energetico ed anche delle emissioni di
gas climalteranti.
Già oggi —a causa di tumori ai polmoni, malattie cardiache ed ictus—
l’inquinamento atmosferico uccide 26 persone ogni minuto, dati che arrivano
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che a livello globale stima oltre 13
milioni di decessi annui dovuti a cause ambientali che incidono direttamente
sulla salute.
Insomma ci saranno almeno 44 milioni di morti da qui al 2050, ma il numero sale
a 100 milioni se si considerano anche i decessi legati all’aumento delle
temperature, alle ondate di calore, agli incendi, alle alluvioni e alle altre
conseguenze dei gas a effetto serra.
Un milione di tonnellate di emissioni hanno un «costo di mortalità» pari a ben
240 persone hanno calcolato gli analisti di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma
italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico. Si tratta
dell’equivalente delle emissioni annuali di 220 mila automobili, ma a produrle
bastano anche solo 35 aerei di linea.
«Nove persone su 10 respirano aria inquinata, 3,6 miliardi di persone non hanno
accesso a servizi igienici sicuri ed altri 2 miliardi non dispongono di acqua
potabile a causa di falde acquifere inquinate. Poi ancora, l’aumento delle
temperature e le inondazioni causate dai cambiamenti climatici mettono 2
miliardi di persone a rischio di infezione da dengue» sottolineano gli esperti
dell’Oms.
«Una sola centrale a carbone —ad esempio— produce 4 milioni di tonnellate con un
costo di mortalità pari a 960 persone» puntualizzano gli analisti di
Ener2Crowd.com.
Nella top-25 delle città più inquinanti al mondo figurano Handan con 199 milioni
di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, Shangai (188 Mt
Co2 eq.), Suzhou (152 Mt Co2 eq.), Dalian (142 Mt Co2 eq.), Pechino (132 Mt Co2
eq.), Tianjin (123 Mt Co2 eq.), Mosca (112 Mt Co2 eq.), Wuhan (110 Mt Co2 eq.),
Qingdao (93 Mt Co2 eq.), Chongqing (80 Mt Co2 eq.), Wuxi (77 Mt Co2 eq.), Urumqi
(75 Mt Co2 eq.), Bangkok (73,2 Mt Co2 eq.), Istanbul (72,9 Mt Co2 eq.),
Guangzhou (71 Mt Co2 eq.), Huizhou (68,5 Mt Co2 eq.), Sijiazhuang (67,5 Mt Co2
eq.), Zengzhou (66 Mt Co2 eq.), Shenyang (60 Mt Co2 eq.), Shenzhen (60 Mt Co2 eq.),
Kunming (60 Mt Co2 eq.), Hangzhou (60 Mt Co2 eq.), Tokyo (58 Mt Co2 eq.), Hong
Kong (56 Mt Co2 eq.) e New York (54 Mt Co2 eq.).
Queste 25 metropoli producono il 52% delle emissioni globali: a metterlo in
evidenza è proprio un’elaborazione di Ener2Crowd, basata sui dati della ricerca
“Keeping Track of Greenhouse Gas Emission Reduction Progress and Targets in 167
Cities Worldwide” condotta da Ting Wei, Junliang Wu e Shaoqing Chen, ricercatori
della School of Environmental Science and Engineering della Sun Yat-sen
University in Cina.
Insomma, quando si parla di lotta al cambiamento climatico, non si può non
menzionare il ruolo determinante delle singole città. Dati non di poco conto
visto che influenzano significativamente la salute delle persone e quello
dell’intero pianeta, ma la soluzione può arrivare dalle stesse città se si attua
un cambiamento di rotta che vuole il ripensamento dell’urbe in ottica
sostenibile. Ed è proprio qui che s’inserisce il ruolo dei GreenHero che proprio
nelle grandi città vivono e lavorano.
In Europa, invece, le più inquinanti sono Mosca con 112 milioni di tonnellate di
Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, Istanbul con 72,9 milioni di
tonnellate di Co2, Francoforte con 46 milioni di tonnellate di Co2, San
Pietroburgo (43 Mt Co2 eq.), Atene (39 Mt Co2 eq.), Berlino (28 Mt Co2 eq.) e
Torino (23 Mt Co2 eq.).
«Le città italiana più inquinanti in assoluto sono Torino —settima in Europa— e
Piacenza che è ventiduesima con 1,5 milioni di tonnellate di Co2 immesse in
atmosfera» puntualizzano gli analisti di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma
italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico.
Proprio a partire dalle grandi città, il nuovo modello di finanza etica di
Ener2Crowd permetterà di ridurre l’inquinamento, grazie all’appetito degli
investitori per i prodotti finanziari in grado di combattere il climate change
che garantiscono comunque un ottimo ritorno economico.
Nelle grandi città italiane, inoltre, risiedono la maggior parte dei GreenHero:
i maggiori investitori della piattaforma Ener2Crowd si trovano infatti a Roma,
Milano, Napoli e Torino, dove oggi questa forma di investimento è una realtà
all’ordine del giorno.
«Ma tutti —anche nelle città più piccole— possono dare un contributo per
costruire un futuro a zero emissioni, scegliendo tecnologie green e sostenibili,
volendo anche nel loro stesso territorio» tiene a precisare Niccolò Sovico, ceo
di Ener2Crowd.
L’idea di Ener2Crowd.com è quella di convincere quella massa critica di
risparmiatori che da sempre puntano sugli investimenti più sicuri possibili —che
una volta erano gli immobili ed i titoli di Stato— oggi in fuga dai prodotti
finanziari dai rendimenti irrisori e non più solidi come un tempo.
«Vogliamo dare a tutti l’opportunità di fare qualcosa di concretamente buono per
l’ambiente e per il nostro futuro» spiega Giorgio Mottironi, chief strategy
officer di Ener2Crowd nonché chief analyst del GreenVestingForum.it.