BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


26/3/2022 ● Cultura

Cinque lire per un pallone

Vecchio campo sportivo di Guglionesi, la “gara nella gara” tra i ragazzini per un premio di cinque lire.

  Luigi Sorella ● 1097


Anni Settanta. Con venti lire si comprava un cremino, il più economico tra i gelati, il primo gelato prodotto dall'azienda alimentare italiana Algida: un gelato alla crema di latte con copertura al cacao magro su bastoncino di legno. In mano restavano le stecche di legno, da tenere in bocca tra i denti ancora per un po’, assaporando il residuo di cioccolato fino all’essenza del legno. Un bastoncino da destinare anche a qualche riuso ludico.
Nella memorabile partita tra il Guglionesi e il Pescara (i neroverdi vinsero per 4-3), nel vecchio campo sportivo (area cimiteriale intorno alla metà del XIX secolo) di “Monteferrante”, un gruppo di ragazzini staziona dietro una delle due porte del campo di calcio, quella a settentrione (verso il mare). Lì dietro si trovava un dirupo “scalabile” tra i rovi dove spesso finivano le speranze vane dei tiri in alto, oltre la traversa dello specchio della porta di calcio; nonostante la disperazione dell’attaccante maldestro e i fischi del tifoso esigente, scattava una “gara nella gara” tra i ragazzini in attesa dietro la porta: tutti giù per il dirupo per accaparrare quel pallone e attribuirsi il premio di £ 5 per ogni pallone recuperato. All’epoca le ristrettezze economiche non consentivano alle società sportive di avere più di un pallone anche nelle gare ufficiali, e quindi si sospendevano le partite per un lasso di tempo per recuperare la “magica sfera” finita fuori dal campo sportivo.
Il guaio più grosso? Beh, quando il pallone di cuoio veniva ritrovato bucato.

Cartellone




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