8/3/2022 ● Politica
Comunicato stampa dell'Amministrazione comunale di Guglionesi
[Comunicato stampa dell'Amministrazione comunale di Guglionesi]
LE TEMPESTE IN UN BICCHIER D’ACQUA DI UNA MINORANZA "SCAPPATA DI CASA"
Alcune minoranze per coprire il vuoto di idee di fronte ad un paese che è
stato duramente colpito ripetutamente da catastrofi naturali e poi sanitaria
(che ci sfidano con la domanda che fare?) son pronti a tutto. Persino a mettere
in scena il tragicomico teatrino di “incazzature” o “indignazioni”, cui è
difficile credere conoscendo le ragioni vere che muovono il cinismo degli
“attori” protagonisti.
Quelle emergenze (che sono sotto gli occhi di tutti) hanno messo a dura prova le
amministrazioni pubbliche che hanno dovuto far fronte a problematiche inedite e
difficili, con poche risorse economiche e umane a disposizione.
Noi, nel nostro piccolo, ma senza “mettere colpa alla natura” sarebbe
ridicolo e da sempliciotti!!, abbiamo cercato di rispondere nel migliore dei
modi. Ed in questo sentiamo il dovere di ringraziare tutti coloro che ci hanno
aiutato (per es: i ragazzi della protezione civile, la compostezza e pazienza
dei cittadini, ecc) in questo difficile compito.
Nel nostro presente dobbiamo, purtroppo, operare ed impegnarci per cercare di
affrontare le conseguenze che si fanno sentire sul piano economico e sociale,
rispetto alle quali occorrerà attrezzarci per cercare di aiutare i cittadini e
le famiglie più esposte.
Ma per non sembrare reticenti a “quelli che non aspettano altro” rispondiamo,
senza nessun timore di essere smentiti:
1. la questione della negazioni della concessione dell’uso del Cinema Teatro,
ai Dialettanti e ad altre associazioni ed Enti che ne hanno negli anni fatto
richiesta, semplicemente non esiste;
2. La presa di posizione degli amici Di(a)lettanti non ha scosso la maggioranza.
Infatti è stato risolto con immediatezza dopo aver appurato che la mancata
risposta era dovuta ad una “cattiva comunicazione interna” tra gli uffici
Dunque, nessuna toppa peggio del buco. Problema risolto nel giro di
qualche ora per un semplice motivo: l’idea di negare non esiste.
La retorica da “avvocaticchi di paese” (una volta si diceva della
cause perse), dove le parole contano più dei fatti, con noi non attacca. Come
non attacca la logica dei codicilli e delle sviste, usate per chiedere rinvii
delle soluzioni dei problemi. Ma, purtroppo, l’abitudine alla politica dei
litigi, del buttare fango, tipico di chi passa la vita a passare il tempo,
sembra farla da padrona in un paese dove spesso la politica non è in grado di
intercettare i bisogni e i problemi reali della gente e si combatte contro la
persona.
Purtroppo, alcune minoranze hanno trovato la propria unità d’azione perché
rancorosi e colpiti dalla sindrome di “allucinazioni da odio politico”,
utilizzando allo scopo il bicchiere mezzo vuoto.
Fanno fatica a riconoscere le tante iniziative che hanno riscosso un successo di
pubblico. Citiamo come testimoni “alcuni scappati casa”. L’unica cosa che sanno
fare: cercare di bloccare ogni cosa ed esagerare nelle critiche, quasi sempre
gratuite e destituite di ogni fondamento.
Ma (s)parlare è arte leggera, com’è noto. Le richieste di dimissioni crediamo
abbiano annoiato anche le “le basole” del paese. Per qualcuno(a) è diventata una
ossessione, quasi pulsionale, che in genere cresce verso un oggetto di desiderio
proibito, di cui non si riesce a disporre.
Agli “smemorati scappati di casa” ricordiamo che il Cinema Teatro Fulvio, nei
tempi in cui era amministratore, è stato chiuso dalla Prefettura per mancanza di
requisiti di sicurezza nel sistema di aereazione. Questo ad appena 5 anni
dall’inaugurazione, nonostante i contratti in essere con imprese specializzate,
cui non è stato mai contestato nulla (per amicizia ci domandiamo?).
L’attuale amministrazione, dopo qualche mese dal suo insediamento, ha dovuto
impegnare cospicue risorse per riparare i danni prodotti dalla mancata
manutenzione delle strutture del teatro, del palco e del sottopalco, dove
vivevano, in piena tranquillità, perfino i topi.
Ma la doppia morale è l’arma di chi parla bene e razzola male. Alcune minoranze
sembrano essere maestri nell’usarla. Ma noi siamo pronti a ricordare fatti e
misfatti di un decennio da dimenticare (anche per loro).
L’Amministrazione Comunale