3/7/2021 ● Cultura
LA SCUOLA "MIMÌ DEL TORTO" CHIUDE MA NON È UN DOPPIONE…
Quando la famiglia Del Torto, negli anni cinquanta, donò la propria abitazione
perché vi si accogliesse la Scuola materna, manifestò un'attenzione nobile verso
la città di Guglionesi che contava, allora, molto più abitanti. Tale gesto
permise di continuare il lavoro della precedente scuola materna, la “Giovan
Battista Leone”, iniziata nel 1928 dal canonico Giacomo Ludovici.
Nobile, perché continuava l'educazione e l’istruzione dei bambini in età
pre-scolare affidandola alla gestione del Comune quale Istituzione statale e con
una condizione: fosse presente una Comunità di Religiose. Una condizione
- non un desiderio - che permetteva la continuità dell’Asilo garantendone la
finalità istruttiva ed educativa-cristiana che a quel tempo era un’unica cosa.
Erano altri tempi, si facevano più figli, c’erano diversi Ordini religiosi che
avevano l'apostolato dell'istruzione ed educazione dei bambini e c'era anche un
evidente senso cristiano della vita; un tessuto sociale diverso.
La Comunità delle Suore era quella che dava l'anima alla scuola che potremmo
dire “d'ispirazione cristiana” in un contesto - oggi - di pluralismo o di
“doppione” sotto l’aspetto istruttivo, infatti la Mimì del Torto è una scuola
paritaria.
Le Suore a cui venne affidata la scuola (non è mai stato la “scuola delle
Suore” com’è stata considerata nel tempo per distinguerla da quella “pubblica”
degli anni settanta) erano della Congregazione del Sacro Cuore e rimasero ben 83
anni a Guglionesi. Nonostante una raccolta cittadina di 3.000 firme, (fu un bel
momento comunitario) per manifestare l'apprezzamento della loro presenza e del
lavoro svolto in tanti anni, la prima comunità religiosa dell'Istituzione Mimì
del Torto è stata costretta a lasciare il servizio per carenza di suore.
L'allora parroco (2010-2019 don G. Lalli), stimolato anche da un cittadino di
adozione guglionesana (Mimì Talia), perché non si perdesse la presenza delle Suore e della
Scuola, si mise alla ricerca insieme ad un piccolo comitato di persone di una
nuova Comunità Religiosa che lasciava l’Asilo ad agosto 2013. Chiedendo di qua e
di là, nella consapevolezza che sempre meno erano gli Ordini religiosi dediti al
servizio della scuola materna, la mattina della Festa Patronale che in
quell'anno venne spostata a luglio per la coincidenza della Festa del Corpus
Domini, la Congregazione delle Ancelle Eucaristiche, nella persona della madre
generale, manifestava la sua disponibilità per la Mimì del Torto. Il pomeriggio,
nella S. Messa della festa di Sant'Adamo, il Vescovo ne dava comunicazione alla
comunità quasi come “un regalo puntuale” del patrono alla sua cara Guglionesi.
Le Suore Ancelle Eucaristiche iniziarono il loro servizio il 1° settembre e non
ci fu tempo di vacatio per la Mimì Del Torto. Nessun disagio, infatti,
avvertirono i bambini e le famiglie; cambiò il colore dell'abito delle Suore ma
il cuore rimase lo stesso, quello di donne votate al servizio delle persone,
perché votate a Dio. Servizio svolto con la stessa passione anche nei ritardi,
noti, di accreditamento di stipendi e sussidi per il loro sostentamento, oltre
al disagio abitativo dopo l'ultimo terremoto. È stata fatta, in alcuni momenti,
"una battaglia" contro le Suore, si sono alzati “venti contrari” come se la Mimì
del Torto fosse opera loro, dimenticando la genesi di tale opera ed il dovuto e
rispettoso approccio verso chi ne era la condizione e soprattutto lo strumento
istruttivo ed educativo voluto dai benefattori.
In quei momenti, forse, bisognava prendersela con la famiglia Del Torto che
aveva “osato donare” la sua casa e continuare con quelle finalità quanto
iniziato nel 1928 ed in quella forma?
La Mimì del Torto chiude, un dato storico, per ragioni concrete:
1. Non si fanno più figli, l'indice di denatalità in Italia è 1,29 (2018) per
donna, mancano i bambini anche a Guglionesi.
2. Caduta del senso cristiano della vita, il Papa parla di cambiamento d'epoca e
fine della cristianità.
3. Ragione economiche: spendere per la Mimi Del Torto, concepita come ”un
doppione” della Scuola dell'Infanzia non ha senso. È noto però, cosa alquanto
rara per i Comuni del nostro territorio,che quello di Guglionesi ha dei proventi
annuali dalla discarica ai quali si aggiungono gli ultimi per la produzione di
biogas che chiaramente servono per altro…
La Scuola Mimì del Torto “non è un doppione” e non lo è mai stata.
E’ la Scuola che ha istruito ed educato anche cristianamente generazioni di
guglionesani per oltre 90 anni ed è anche "Madre" rispetto all'attuale Scuola
dell'infanzia nata in Italia solo nel 1968 con la legge 444 del 18 marzo,
ben 40 anni dopo considerando il suo inizio nel 1928.
La famiglia Del Torto fece un grande dono a Guglionesi, vide lontano come chi sa
amare, un dono che si è affievolito nel tempo nel suo Valore iniziale, perché è
cambiato il cuore dei suoi cittadini.
La storia attesta che i Religiosi con i loro carismi hanno fatto promozione
sociale precedendo spesso lo Stato, piaccia o no ai laicisti, anzi aprendogli la
strada e passandogli l’idea…, perché chi ama è intelligente com’è stata
l’istituzione degli ospedali ad opera dei Religiosi Camilliani.
La Chiesa è, e rimarrà sempre maestra in umanità.
Purtroppo, oggi, persone dal cuore nobile come i Del Torto ce ne sono sempre di
meno.
Piuttosto, si sente ogni tanto qualche "merlo", o più di uno che svolazza sui
social, improvvisato opinionista che per sentito dire e con una conoscenza
parziale delle cose si fa paladino di posizioni che oltre a risultare voce
stridula manifesta forse interessi personali ed una precomprensione verso tutto
ciò che è “religioso” e come tanti altri “soldati” si oppone, col desiderio di
annientare Ciò che urta, in fondo, la propria Coscienza.
Il “Coraggio” della chiusura della Scuola Mimì Del Torto oltre ad essere segno
di una visione democratica limitata che non lascia spazio al pluralismo, rivela
una scelta non dettata da impossibilità economica - siamo onesti - ma denota
soprattutto una “caduta del cuore”, oggi, sintonizzato su ben altro dai valori
dei nostri padri, quando “il religioso” era respiro della vita. Le famiglie che
hanno fatto la scelta della scuola delle suore lo hanno fatto perché aveva una
chiara educazione cristiana e che non ci sarà più per i 27 bambini rimasti e che
devono “arrangiarsi” e ai quali andava assicurato il completamento scolastico.
Forse a qualcuno può sorprendere questo mio intervento, ma mi sono permesso di
entrare in questo momento della vita di Guglionesi - mentre ringrazio
fuoriportaweb dello spazio che mi ha consentito - perché il mio nome,
ultimamente, è stato tirato dentro qualche social per questa vicenda. Al “merlo”
del social che mi vede sostenitore dell’attuale amministrazione dico di non
confondere l’amicizia – che è ben altra cosa – con la condivisione e sostegno di
scelte politico-amministrative e che mi sembrano diverse da quanto ho espresso
sopra. Guglionesi, fino a due anni fa e per 9 anni, è stato oggetto della mia
cura pastorale, oggi resta nella memoria del cuore com’è per tutti il passato,
fatta di chiari e scuri e nella preghiera.
Il Valore della Scuola Mini Del Torto rimane tale come quello delle Suore che ne
sono state per 90 anni, con zelo e sacrifico, nobili interpreti e
realizzatrici delle finalità volute per la comunità di Guglionesi.
Si gira pagina, a Guglionesi, per scriverne altre che auguro altrettanto belle.
Buon cammino in Dio che può rendere il Cuore Nobile, capace di grandi Opere come
quella della Famiglia Del Torto che ha raccolto il testimone del passato… e alla
quale - un suggerimento - andrebbe dedicata una strada o una piazza, a memoria
del Bene fatto e di sprono a continuare a fare altrettanto.
Sant’Adamo interceda per Guglionesi.
d. Gianfranco Lalli