5/12/2020 ● Politica
La forza dei fatti contro i leoni della tastiera...
La forza dei fatti contro i leoni
della tastiera… senza pudore e con la coda di paglia. Tutto chiacchiere e
distintivo.
I toni muscolari non ci impressionano, né ci preoccupano ormai. Anche se
reiterati con veemenza. Siamo abituati a certe sparate, da imbonitore di
folle, ad uso interno. Molto di più, invece, siamo preoccupati delle cose
che taluni riescono a “combinare” quando amministrano ed i problemi che
lasciano.
In questo caso, conveniamo, con l’ex-Sindaco di Guglionesi, il quale ha mostrato
una grande abilità manovriera nel fare bene cose che risultano lontane mille
miglia dal perseguimento del bene comune. I fatti stanno lì a dimostrarlo. Sia,
nelle poche cose fatte “inutili ed incomplete”, sia nelle divisioni e spaccature
sociali create dallo stile imposto “dell’uomo solo al comando” circondato dal
coro muto e dall’ideologo che richiama alla mente Hiroo Onoda, il giapponese
che continuò la seconda guerra mondiale dopo che era finita.
Ma per rimanere alle questioni poste da perfetto leone da tastiera (oggi
va di moda esserlo) non intendiamo sottrarci dal fornire risposte puntuali.
Come, da questo momento, faremo anche con altri(e) frequentatori di salotti per
annoiati frustrati nella ricerca di dare un senso alla loro “povera”
esistenza politica.
1. SUL RINNOVO DELLE CARICHE AL COSIB.
A fronte di un evento delicato e strategico come il rinnovo delle cariche al
Cosib per noi era doveroso spiegare le ragioni e quali obiettivi hanno mosso
l’amministrazione per riavere un posto di responsabilità nella governance
del Cosib. Tutto qua.
Questo dopo 10 anni di blocco trasformistico ad esclusivo vantaggio dei “4
amici al bar”, che per contro ha prodotto gravi danni al territorio ed alle
imprese. Constatazione, oggi, unanimemente ammessa anche da qualche “smemorato”
protagonista.
Ma in questo paese, sempre più avvelenato dal metodo del pettegolezzo e della
maldicenza come criterio di lotta politica, alimentato dai soliti noti (quelli
che buttano il sasso e nascondono il braccio, di cui si conoscono nomi e
cognomi) che pretendono di imporre la regola divisiva che: non è importante
cosa si fa, ma chi lo fa.
Pertanto, la prassi usata per 10 anni (membro del CDA e Presidente f.f.
del Cosib, poi Presidente di Net-Energy, cariche lautamente retribuite, con
l’avallo colpevole di personalità, a parole di centro-sinistra, ma dediti al
“comparaggio”) da novembre 2020 diventa scandalosa.
Fino al punto, che a fronte dell’impegno della maggioranza, di ri-ottenere un
posto nella governance per curare gli interessi del territorio e, quindi,
anche di Guglionesi, alcuni rappresentati della minoranza (ivi compreso gli
ultimi acquisti) a vario titolo, si sono dati da fare per bloccare la nomina.
Quali preoccupazioni hanno mosso quelle persone non è dato saperlo con
precisione;
Qualcuno, non solo di Guglionesi, è preoccupato che si avvii un processo di
discontinuità rispetto ad una gestione fallimentare?
Qualcun altro che con irrefrenabile patetico narcisismo ed avidità è preoccupato
d’altro?
Che dire: li avrà mossi e continua a muoverli il solito amore sconfinato per
Guglionesi?
Lasciamo ai lettori il giudizio.
Sul punto, un’ultima annotazione matematica: la maggioranza per scegliere i
componenti del direttivo Cosib c’era a prescindere dal voto del Comune di
Guglionesi e cioè: voti totali 10, voti della maggioranza 6 (Termoli 2 voti, San
Martino 1 voto, Petacciato 1 voto, San Giacomo 1 voto, Campomarino 1 voto).
Quindi di quale quinta ruota del carro si parla? Fatto sta che mentre
l’amministrazione Antonacci era uscita fuori dal CdA del Cosib,
l’amministrazione Bellotti ci è rientrata, deliberando anche una riduzione del
30% delle indennità (oltre a quella per la carica di Sindaco ridotta del 50%).
1. SULLA SENSIBILITÀ OSTENTATA NEL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE.
Mettere in relazione il chiarimento sul Cosib con una presunta insensibilità
verso il dramma della violenza contro le donne mostra solo la superficialità ed
il cinismo (a molti noto) che caratterizza notoriamente chi lo ha rilevato. Un
tentativo goffo e patetico di fare captatio benevolentiae verso il genere
femminile. Ma negli anni quali ricopriva posti di responsabilità, quali
politiche attive sono state promosse contro la violenza di genere.
2. NEGLI ANNI 2008-2018 “RAPPRESENTANZA O INDENNITÀ”?
Nel periodo 2008-2018 il Sindaco-protempore di Guglionesi è stato un vero e
proprio collezionista di cariche. In enti o organismi pensati e creati da altri
per lo sviluppo territoriale, i quali però molto presto, sotto la direzione ed
il coordinamento del “Don Rodrigo nostrano” (che continua ad agire,
indisturbato, dietro le quinte) si son trasformati in luoghi da cui ricavare
indennità, rimborsi spesa ed altre utilità.
Questo a fronte dell’imperversare di una crisi (quella del 2008) a cui nessuno
dei protagonisti si è mostrato interessato di rispondere con provvedimenti
adeguati.
Ed allora, se misurate con l’ottica del perseguimento del bene pubblico, la
collezione di cariche rappresentano la dimostrazione del fallimento politico di
quell’esperienza a fronte di un ingiustificato aumento di privilegi ed
indennità.
La domanda è: rappresentanza o indennità? Ma sull’argomento è inutile
sprecare altre parole.
Anche a Guglionesi stessa cosa. E’ toccato a noi ridurre del 50% il costo della
giunta con un risparmio notevole per l’amministrazione.
Ma, quelle cariche a ben pensarci, sono state anche la chiave di volta (il vero
collante), di un sistema di potere trasversale autoreferenziale che ha prodotto
“debiti ed inefficienze nel COSIB”, il depotenziamento dell’Unione dei Comuni,
la marginalizzazione del Basso Molise nelle politiche regionali. E di molte
altre cose.
Non a caso, per ottenere la carica di presidente di Net-Energy si è dovuto
mollare quello nel CDA del Cosib. Questo su sua stessa ammissione. Evidentemente
occorreva fare spazio a qualche altro ex-Sindaco che rappresentava solo se
stesso.
Senza gli incarichi quell’insano equilibrio si sarebbe sciolto come neve al sole
e noi siamo convinti che la preoccupazione per la sorte della “congrega” abbia
mosso in maniera trasversale molte persone nelle settimane scorse per evitare
che accadesse la nomina del Sindaco di Guglionesi al Cosib. Ecco di cosa si
parlava nell’intervento.
3. Sulla esperienza di governo degli
anni 2008-2018.
Crediamo che in primis spetti all’opinione pubblica dare un giudizio. Ma, per
quanto riguarda il nostro giudizio, riteniamo essa sia stata certamente una
delle esperienze più fallimentari degli ultimi decenni.
Al di là di certe narrazioni “narcisistiche”, i dati ci raccontano di un paese
uscito peggiorato dalla cura imposta nei dieci lunghi anni dell’amministrazione
Antonacci. E le famiglie lo sanno bene.
Oggi, la nostra comunità è alle prese con una crisi sociale ed economica che
certo non è nata 2 anni fa. Depauperamento demografico. Crisi delle attività
autonome. Disoccupazione giovanile. Vertiginosa diminuzione della spesa per
investimenti. Aumento della tassazione locale fino al raddoppio. Eliminazione di
servizi essenziali (smantellamento dei servizi sociali e culturali) a fronte di
quelli ricreativi. Sottoutilizzo o chiusura dei luoghi della cultura
(biblioteca, pinacoteca mai allestita, mancata manutenzione del Cinema Teatro.
museo civico) Poca trasparenza in materia di appalti di opere (pochi a dire il
vero) molto spesso fatte e realizzate male. Opere che son durate lo spazio
di un mattino o non collaudabili. Opere di urbanizzazione delle lottizzazioni
mai realizzate. La manutenzione del territorio inesistente. Fino alle gravi
irregolarità amministrativo-contabili portati, di recente, all’attenzione del
Consiglio Comunale. Ci fermiamo qui.
Ma su tutto questo torneremo tra non molto con dovizia di particolari.
Ma per non farci mancare nulla, circa la capacità di realizzazione di
quell’amministrazione, forse vale la pena ricordare: l’inaugurazione del Cinema
Teatro Comunale e dell’impianto dei rifiuti. Molto bravi a tagliare nastri di
opere contro le quali dall’allora minoranza c’era stata sistematica opposizione
organizzando persino fiaccolate, salvo poi rinnovare convenzioni per 17 anni,
senza una consultazione popolare sull’opportunità del rinnovo e senza il
coinvolgimento dei residenti nelle vicinanze della discarica. E potremmo narrare
altro, di cui per il momento ci asteniamo.
Infine, le divisioni avvelenate che hanno caratterizzato gli anni 2008-2018
finite con una drammatica frantumazione della rappresentanza, ci raccontano ben
altro dalle descrizioni tutt’altro che mitiche di chi fantastica sul ritorno al
dov’eravamo.
4. Sull’asilo comunale.
Come un ex-Sindaco dovrebbe sapere, la istituzione Asilo comunale gestisce in
piena autonomia, pur essendo un organismo strumentale del Comune. Ogni anno è
tenuto a sottoporre la gestione finanziaria ed amministrativa al controllo
analogo, ivi compresa la rendicontazione fatta nel rispetto delle regole di
finanza pubblica.
Ripristinata la legalità (cosa che avverrà a breve) verranno pagati tutti.
5. Sulla trasparenza e le eredità
delle amministrazioni passate.
Dato che non abbiamo nulla da nascondere (semmai da capire) abbiamo sempre
risposto alle interrogazioni dando tutte le informazioni necessarie. Una prassi
che l’amministrazione dei “favolosi” anni 2008-2018 non era uso fare.
Lo ammettiamo, non siamo dei campioni nell’utilizzo dei social. Né siamo
spigliati, per il semplice motivo che non serve esserlo dietro la tastiera. E
vogliamo rassicurare tutti circa i nostri presunti incubi che, certo, non sono
gli ex-Sindaci.
Le nostre uniche preoccupazioni sono le sorti del paese e le gradi difficoltà
cui ci imbattiamo quotidianamente per via di una macchina inefficiente, che non
abbiamo certo creato noi, e problematiche di non facile soluzione. Soprattutto
per un modello di spesa irrazionale, cui non è stato facile porre rimedio.
I primi due anni siamo stati costretti a scontare i danni e la macerie lasciate
dall’amministrazione precedente. Oltre, che a far fronte alle problematiche
lunari ed agli agguati (da paese del sud-America) orditi da altri, che hanno
prodotto solo grandi perdite di tempo.
Non escludiamo gli errori commessi, cui cercheremo di porre rimedio. Ma, siamo
decisi tuttavia a portare avanti il nostro disegno. Lo faremo con serenità e
determinazione, senza lasciarsi impressionare dai leoni della tastiera, operando
con apertura ed innovazione.
I confronti pubblici prontissimi a farli, ma con interlocutori istituzionali a
prescindere dal colore politico. Non abbiamo tempo da perdere con chi ha poco
dato e nulla potrà dare a questo paese.