11/9/2020 ● Cultura
Scuola & Covid-19: verso la "quarantena breve" per "adeguarci all’evoluzione del virus"
"La Francia sta vivendo giorni di angoscia, vista la forza della seconda
ondata della pandemia di coronavirus. I numeri di ieri sono impietosi tanto che
il presidente del Consiglio scientifico Jean-François Delfraissy ha definito
«inquietante» la situazione. Nelle ultime 24 ore in Francia i nuovi contagi sono
stati 8.577, più di ieri (6.544) e più di mercoledì scorso (7.017). Ne ha dato
notizia la Direzione generale della Sanità [Covid,
la Francia trema: 8.577 nuovi casi. «Il governo dovrà prendere decisioni
difficili»]".
Facendo un passo indietro di qualche settimana, prima dell'apertura della scuola
in Francia, così riportava Orizzontescuola.it: "Non solo in Italia, ma anche
in Francia il governo è in difficoltà sul tema del rientro in classe. La
riapertura delle scuole è al centro del dibattito e più associazioni di pediatri
criticano l’attuale organizzazione e suggeriscono strategie di prevenzione e
diagnosi diverse da quelle programmate. “Il rischio di contagio da SARS-CoV-2
sia per i bambini che per gli adulti che li seguono è davvero concreto. Non
possiamo che essere preoccupati per il modo in cui il rientro a scuola è
organizzato, sia sul piano della prevenzione che del supporto ai ragazzi”,
sottolineano sette società di pediatria francese in una lettera aperta
pubblicata sulla stampa d’Oltralpe.
Nella missiva-appello al governo e alle autorità sanitarie competenti, i
pediatri si dicono allarmati per “il persistere della circolazione del virus in
Francia, accompagnato nelle scorse settimane da un aumento significativo del
numero di casi in alcune regioni”.
“E’ vero che bambini sotto i 10 anni vengono contagiati dal virus con minor
frequenza e lo trasmettono meno rispetto agli adulti. Tuttavia bisogna
assolutamente evitare di dire che non lo trasmettono affatto”, ha sottolineato
Robert Cohen, vicepresidente della Società francese di pediatria, pediatra
infettivologo dell’ospedale di Cre’teil [Ritorno
in classe, in Francia i pediatri all’attacco: piano di rientro a scuola è
inadeguato]".
"Per il medico, (Jean-François Delfraissy) lo stato dell’epidemia in Francia
è “preoccupante”: “Ci si può ingannevolmente rassicurare” perché l’aumento della
circolazione del virus ha “attualmente poche ricadute” sul sistema sanitario, ma
può verificarsi “un aumento rapidissimo, esponenziale, in un secondo tempo”, ha
precisato citando “in particolare” la situazione della regione
“Provenza-Alpi-Costa Azzurra [Francia,
scuole aperte e quarantena dimezzata nonostante l’aumento di contagi. L’allarme
degli esperti: ‘Decisioni difficili in 8-10 giorni’].
Ancora Orizzontescuola.it così richiamava poche ore fa la situazione in Francia:
"50mila nuovi positivi ogni settimana, quasi 10.000 soltanto nelle ultime 24
ore, e la Francia si prepara a un nuovo giro di vite. Le mascherine in strada e
il distanziamento sociale non bastano più, la prima fase di quella che doveva
essere la “convivenza con il virus” si sta rivelando più difficile del previsto.
Da 10 giorni la riapertura delle scuole ha complicato la situazione.
Le autorità sanitarie ne hanno chiuse 32, più 524 classi fanno lezione a
distanza. Ma tutti i genitori sanno di casi di positività che si moltiplicano,
soprattutto nei licei, e la preoccupazione aumenta. Un fenomeno che sta
esplodendo negli ultimi giorni è quello dell’ondata di banalissimi raffreddori,
talvolta con qualche linea di febbre, che come ogni anno affligge tanti bambini
al rientro a scuola.
[...] Oggi il presidente Emmanuel Macron ha cercato di non
agitare ulteriormente gli animi, confermando decisioni importanti ma “su base
locale” e soprattutto “senza cedere a nessuna forma di panico”. “Dobbiamo
guardare alle prossime settimane”, ha spiegato Macron, “cercando di adeguarci
all’evoluzione del virus provando a rallentarne la circolazione con le regole
sanitarie e l’organizzazione della vita sociale”. “Dobbiamo farlo – ha
continuato – permettendo di continuare a vivere, educare i nostri figli,
occuparsi degli altri pazienti e delle altre patologie, avere una vita economica
e sociale [Francia,
boom di contagi e nuova stretta: riapertura scuole ha complicato la situazione]".
Insomma, il boom dei contagi in Francia e la riapertura della scuola si traducono
anche in una grande seconda ondata di diffusione pandemica del Covid-19, il
quale, per la giovane età dei contagiati spesso asintomatici e per la buona
efficacia delle cure mediche nei pazienti sintomatici, per ora, grazie pure alle regole di comportamento nelle relazioni sociali, sembrerebbe declinarsi
verso una "quarantena breve" per "adeguarci all’evoluzione del virus" che presenta, secondo gli esperti e i dati diffusi dalle fonti informative e sanitarie, una fase meno aggressiva della carica virale in termini di mortalità.