11/9/2008 ● Cultura
CERN ricerca la particella introvabile di Dio
Oggi 10 settembre 2008 al CERN di Ginevra i 2500 scienziati provenienti da 37 paesi dei cinque continenti,( tra cui 600 italiani)
guidati dall'italiana Fabiola Gianotti, direttrice del progetto Atlas sta avvenendo un esperimento unico nella storia della specie umana. É stato acceso il super acceleratore di particelle Large Hadron Collider che simulerà l'origine del cosmo, l'esplosione iniziale della materia, il cosiddetto Big Bang, che diede origine circa 14 miliardi di anni fa all'origine della galassie, e come conseguenza al nostro mondo. L'accensione del LHG avviene in una galleria scavata sotto le Alpi svizzere e l'immane energia scatenata dalla collisione e l'autoscontro di particelle arriverà fino all viscere del Gran Sasso in Abruzzo. ‘I protoni, spiega la Gianotti, scateneranno,scontrandosi, un'energia straordinaria (14 mila miliardi di elettrovolt) e riprodurranno le condizioni dell'universo appena 10 microsecondi dallo scoppio del Big Bang da cui tutto ha avuto origine. Sarà un plasma formato da quark e gluoni con la piu' alta potenza mai ottenuta'. Dal superacceleratore gli scienziati del CERN si aspettano risultati inediti: trovare il bosone di Higgs, la cosiddetta particella di Dio,
che permette di capire infine perchè la materia ha masse diverse, decifrare la composizione della materia oscura, molto piu' abbondante di quella percettibile dell'universo, scoprire nuove particelle o altre dimensioni sconosciute della fisica. Negli Stati Uniti d'America il gruppo LHC Defence ha tentato invano di non far accendere il super acceleratore perchè sostiene che l'autoscontro tra le
microscopiche particelle potrebbe provocare un grande buco nero capace di distruggere il pianeta terra e di inghiottirci. A questo proposito la Gianotti non ha dubbi e ci rassicura: ‘Non c'è da aver paura: il nostro superacceleratore non distruggerà la Terra'.
La paura messianica della fine del mondo è stata una costante nella storia umana e non è mai avvenuta. Alcuni fisici hanno predetto che l'energia solare ed il sistema planetario che lo circonda hanno una vita calcolata ad oltre quattro altri miliardi di anni. Dormiamo quindi tranquilli ed amiamoci.
M permetto di accludere a questo scritto due miei componimenti in versi liberi
che trattano appunto dell'esperimento del CERN e dei limiti della conoscenza umana delle forze che operano nell'universo.
Al Gran Sasso
Gran Sasso avito, d'Italia sentinella,
geloso amante della rosea Majella,
fu sul tuo prato a Campo Imperatore
la notte di San Lorenzo
che, fioche le luci della baita
ed immensa l'oscurità della notte,
lasciata l'assonnata brigata
dopo la pezzata ed i confetti ricci
di Agnone e della nobile Sulmona,
ed i campi di zafferano di Navelli,
le tane del bruno orso marsicano,
i verdi malli dei noci,
i ricci risecchi dei castagni,
la maggiorana, la passiflora,
la genziana ed altre erbe a cento
e tuberi di passione,
dopo le pelvi di perlite e di ghiaione
e le ampie cave di lumachella,
di tufo falbo e calanchi grigi di argilla,
lo sciame delle Persèidi,
pirotècniche, albòree scìe
tra i ricami delle fedeli Orse
e gli innùmeri trapunti della Via Làttea,
nel terrestre emisfero boreale
sdraiato, naso all'insù, conto
con te, complice, il numero.
E, meteoriti, vi indoviniamo
dall'elio, idrogeno o carbonio
che vi dà splendore e colore
e so che i voti degli amanti
nell'avvistar nel buio labili
stràscichi cadenti, sono vagante
polvere di stelle di espulsa massa
collassa di giganti rosse
condannate, quanto più luminose,
al sonno eterno d'infrangibili,
neri buchi.
E ricordo, in siderali
meditazioni assorto, che
Dama-Libra, Icarus o Cuore
sono arcani nomi
scavati nel tuo cuore di roccia,
o gigante d'Abruzzo,
e fasci di neutrini in te sparano
acceleratori da elvetici meandri alpini
ed indagano i misteri della natura
e della cosmica materia oscura.
Se muònici neutrini oscillano
tauònici diventano in assoluta
assenza d'interferenza di raggi
ed hanno massa e forza e gravità
e l'originaria esplosione
da primaria espansione
universale contrazione,
Punto Uno fisso
fra eoni ridiventerà.
Resti, Gran Sasso,
re degli Appennini,
pascolo di pastori antichi
e nelle tue petrose viscere
indaga oggi l'uomo il fine
del viver suo ed il destino
e la storia dell'universo
e ne predice la fine.
Mi giro sul pianoro e ritrovo
le labbra tue di miele, vogliose,
e, testimone una sidèrea persèide,
t'infoco, mi bruci, insieme ardiamo.
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Multiverso di stringhe
Nel Libro dei libri è scritto:
partorì il cosmo e l'umana vita
a somiglianza sua,
il divino Amore.
Oggi la Scienza insegna:
s'addensò la materia e collassò
e l'immane esplosione,
istante d'eternità, creò
il tempo e da tredici e rotti
miliardi d'anni dura,
e l'essere umano
e l' intendere suo
fu, è frutto del caso,
di atomica, biologica evoluzione.
Per decifrare la trama
fisica dell'esistente,
bombardi, uomo del mio tempo,
con immane energia
frantumi di neutroni e protoni
che in stringhe si trasformano,
in funzione beta d'Eulero,
e diversamente, incollassabili,
vibrano i quark.
Ma dir non sai
con la tua sapienza
perché massa ha la materia
e cerchi illuso
nella magia della stringa,
l'inspiegabile ultima frontiera,
la teoria fisica del Tutto,
la particella introvabile di Dio.
E ti ritrovi
perso in un multiverso
a sei dimensioni o dieci
con collassi autonomi
e tempi multipli,
con forze ed imponderabili
masse dall'occhio disconnesse
e dal cervello, assurde, inconcepibili
nel nostro umano tempo-spazio.
E resti beffato,
uomo del mio tempo,
dalla relatività delle tue equazioni,
dalla coincidenza di estremi opposti,
dal cosmo con i suoi labirintici rizomi,
(dall'illogica fisica della divina logica ?)
Filippo Salvatore | News ITALIA PRESS
Docente Italian Studies, Concordia University, Montreal