BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


22/6/2020 ● Cultura

Muore a Venezia Domenico Simi de’ Burgis ideatore della "Giornata Mondiale della Poesia"


  Vincenzo Di Sabato ● 764


Muore a Venezia Domenico Simi de’ Burgis ideatore della Giornata Mondiale della Poesia “2 Ottobre”. Dal 2009 ha elevato Guardialfiera a Sede Stabile Celebrativa, legandola a Parigi.

“La poesia è il primo gradino che gli uomini salgono per volare verso il cielo”. E’ il versetto poetico stilato da Domenico Simi de’ Burgis per la sua futura morte. E me lo ha trasmesso oggi, di buon mattino, suo figlio Saverio – a sua volta intellettuale di vasto sapere – per annunciare agli amici ed ai poeti del mondo, la dipartita dell’ideatore, trent’anni fa, a Venezia della “Giornata Mondiale della Poesia”.

Domenico Simi de’ Burgis, dunque, muore a 93 anni. Scompare l’intellettuale passionale rifulgente nella storia della poesia. Si spegne una voce profetica; un cantore sorprendente, pacato, lucido dalla fede incrollabile. Un “uomo” dalla capacità umana, nato per fare il bene e praticare giustizia: sostanze preziose e potenti in questi anni di varia “disumanità”.

Dolore vivo quello che provo. Perché viene a mancare un caposaldo; un punto di riferimento per noi tirocinanti della cultura; un avamposto nazionale che, a Guardialfiera, ha affidato un’eredità importante e imponente. L'ha elevata a Sede Stabile Celebrativa, assieme a Parigi, per Cantare con gli Angeli Custodi, il 2 ottobre l’immaterialità dei versi.

Ci ha spinti a guardare oltre il nostro naso, senza cadere alla banalità; a riconoscere invece che la vita è meravigliosa costruzione collettiva, solo se vissuta con l’ispezionarci dentro e attorno; e se, saggiamente, riusciamo ad essere comunica in cammino.

“Egli ha riconsegnato a noi, l’eredità pregressa dei nostri padri saggi perennemente adatta a germinare passioni e creatività. Ci ha assegnato un lascito ed un addestramento che promuove il sapere e dà sapore al pensare. Uno stimolo a sprigionare cose lucenti confezionate con l’eroismo quotidiano, lontano dallo schiamazzo e acconciate con parole non urlate e con idee e gesti validi a vivere e concretare l’intreccio fra natura e cultura, tra realtà e fantasia col sostegno invincibile e maestoso della poesia”.

Ritrovo questi pensieri ed anche i ricordi – che richiamerò di seguito – dalla “Introduzione” che Antonietta Aida Caruso mi consentì di elaborare per il suo recente campionario di “Poesie senza tempo nel nostro tempo”.

Domenico Simi de’ Burgis mi fu presentato nel 2008 dalla mia amica Grazia Marchianò, mistica e studiosa dell’Oriente e moglie di Elémre Zolla filosofo e conoscitore di dottrine esoteriche.

De Burgis, con l’Unesco, aveva già definito la Poesia, come pensiero e vertice umano della parola e la conduce, così, per il mondo. Favorisce, mano, l’arte poetica spagnola, quella filosofica indiana, la rapsodia germanica, le ballate romantiche inglesi, la lirica burlesca di Fancia. Ed esplora affabilmente anche quelle armene, romene, il pulsante carme ungherese ed i moduli ellenistici dell’Oriente Mediterraneo. Più tardi va a degustare la vena lussureggiante poetica sud-americana, e la metrica sanguigna delle Dolomiti. Poi, esortato dalla Marchianò, tocca terra qui. Nel 2009. Guardialfiera esordisce e agisce da spinta propulsiva, esaltando la poesia nei sette luoghi. alloglotti del Molise, nell’isola Croata e in quella degli Albanesi nostalgici, venuti dalle Terre delle Aquile. 3° settembre, 1° e 2 ottobre: tre giorni di magia e di avvincente etnia romantica.

Con l’Alto Patrocinio del Capo dello Stato, Egli chiama qui a raccolta, di anno in anno, le voci e gli spiriti liberi sospinti a contrastare le aggressioni all’intelletto, all’uomo ed alla casa dell’uomo.

Vorrà, adesso, il suo spirito assistere ancora il Molise ad alitare poesia. A cantare l’ordine e il disordine del cuore umano. A mettere in fila i segreti più segreti del’anim. E pensieri e parole che scandiscano il passare del vivere e la frenesia di poterci ancora cimentare, con Lui, nel “sognare” e nel volerci bene.


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