2/6/2020 ● Comune informa
"Festa nazionale della Repubblica Italiana", cerimonia istituzionale (2 giugno 2020)
Il Comune di Guglionesi informa che, presso il monumento ai "Caduti di tutte
le guerre" in viale Mons. Carlo Maglia, si è svolta la cerimonia istituzionale
in onore della "Festa nazionale della Repubblica Italiana".
"Il 2 giugno si celebra, come ogni anno, la “Festa della Repubblica Italiana”
che oggi compie 74 anni!
La Festa della Repubblica si celebra il 2 giugno, perché, proprio tra il 2 e il
3 giugno 1946, si tenne il referendum popolare indetto a suffragio universale,
con cui gli italiani, scelsero di far diventare l'Italia una Repubblica
costituzionale, abolendo la monarchia, e ad eleggere i rappresentanti
nell’assemblea costituente che scrisse la Carta Costituzionale.
Quindi, questo è il giorno che segna la nascita della Repubblica italiana.
Questo è il giorno che unisce gli italiani in un sentimento di appartenenza
all’Italia ed alla sua storia. Una storia che si fonda sulla nostra Carta
Costituzionale.
In quel referendum per la prima volta (in una consultazione nazionale) votarono
le donne e, sempre per la prima volta, 21 donne furono elette nell’assemblea
costituente.
Se nel 2019 il tema scelto fu quello dell’inclusione, per il 2020 il tema della
Festa della Repubblica Italiana non può che essere quello dall’emergenza
sanitaria, legata al Coronavirus e delle sue pesanti ricadute nel campo sociale
ed economico, che hanno investito l’intera Nazione.
Per fermare il contagio siamo stati costretti a cambiare radicalmente la nostra
vita.
Siamo stati costretti a modificare il nostro modo di lavorare e molti a
sospendere la propria attività lavorativa, a trovare nuove forme di
socializzazione; siamo stati costretti a stravolgere la vita quotidiana dei
nostri figli e della nostra famiglia.
Con il confinamento, comunemente detto “lockdown”, imposto in tanti Paesi,
abbiamo dovuto fermare improvvisamente il sistema produttivo e reso incerto il
futuro di tante imprese e di quanti, imprenditori e lavoratori, si sono
adoperati, giorno dopo giorno, per il benessere e la crescita dell’intera
collettività.
Ora che, però, il pericolo sanitario tende a ridursi, la vera sfida che abbiamo
di fronte è soprattutto economica. A causa della pandemia, in Italia, secondo i
dati forniti dall’Istat, si conteranno circa 400 mila disoccupati in più, tante
attività non riapriranno e tante altre faranno fatica a ripartire.
La pandemia ha stravolto lo scenario mondiale ed ha determinato una profonda
crisi economica e sociale in Italia, in Europa e nel mondo; crisi da alcuni
paragonata, con una metafora, a quella causata dalla guerra.
Proviamo quindi ad affrontarla con lo stesso spirito che contraddistinse il
nostro Paese con la nascita della Repubblica Italiana quando, com’è stato
autorevolmente detto, dopo la guerra “fu la fatica di una generazione a fare
grande l’Italia”. Lo Stato dev’essere al nostro fianco, ma non deleghiamo tutto
allo Stato; proprio perché è una crisi così profonda, la si risolve con uno
scatto di vitalità da parte di ognuno di noi.
Proviamo ad affrontarla facendo leva sul “ritrovato” sentimento di appartenenza
ad una comunità, sul sentirsi parte di un destino comune.
Ripartiamo, dunque, dai valori fondanti della nostra Costituzione, per lavorare
“insieme” per il rilancio economico, sociale e culturale del nostro Paese e
della nostra Comunità.
Dobbiamo affrontare questo periodo di grandi difficoltà, unendo la nostra
capacità di fare e di creare con le risorse disponibili e con le quali innescare
un processo di sviluppo economico e sociale che sia maggiormente sostenibile ed
inclusivo.
Un processo di sviluppo economico che, come sottolineato dal Presidente della
Repubblica, dia priorità al lavoro, con particolare attenzione al lavoro
femminile e giovanile, perché il lavoro rappresenta un bisogno e, nel contempo,
un diritto umano fondamentale; perché, senza lavoro non c’è futuro.
Si apre, in definitiva, una fase in cui non basta salvaguardare l’esistente, ma
è necessario capire per costruire una nuova visione economica del nostro Paese e
della nostra Comunità.
In linea con queste indicazioni, l’Amministrazione comunale intende aprire un
dialogo con l’intera comunità per stimolare e favorire la costruzione di
percorsi di sviluppo locali capaci di: intercettare le opportunità offerte
dall’economia del dopo covid, valorizzando compiutamente le capacità e le
competenze del territorio.
Infine, non posso concludere senza aver ricordato l’incommensurabile lavoro
svolto in questi mesi, con grande sacrificio ed a rischio della propria vita, da
tutti coloro che sono stati, a vario titolo e in vario modo, impegnati in prima
linea per fronteggiare questa emergenza sanitaria.
A nome di tutta l’Amministrazione comunale di Guglionesi voglio esprimere un
sentito ringraziamento e profonda gratitudine al personale medico e paramedico
che ha operato nelle strutture sanitarie, alle Forze dell’ordine ed in
particolare all’arma dei Carabinieri e alla Polizia Municipale che si sono presi
cura della nostra sicurezza, alla Protezione civile che assicura, con grande
attenzione, l’assistenza alla popolazione, alle attività commerciali e a tutti
coloro, molti rimanendo nell’anonimato, che si sono adoperati con gesti di
solidarietà in favore di persone in gravi difficoltà.
Tutti loro ci hanno dimostrato che, insieme, saremo in grado di superare anche
questa difficile prova!
Insieme ce la faremo!
Viva Guglionesi, Viva l’Italia, Viva la Repubblica Italiana!"
Il messaggio alla Cittadinanza del Sindaco di Guglionesi, avv. Mario Bellotti
Al termine della cerimonia in largo Garibaldi l'Amministrazione comunale ha
partecipato alla presentazione dell'immagine grafica dedicata e donata a
Guglionesi dall'ODV S. Antonio Protezione Civile, e
disegnata da Chiara Marcantonio.
Il Sindaco Bellotti e l'Amministrazione comunale hanno ringraziato per i gesti
di abbraccio, non solo simbolico, e di solidarietà dei volontari di Guglionesi
che operano con impegno e dedizione sul territorio comunale in ogni emergenza.