29/5/2020 ● Cultura
Coloratissimo... immondezzaio
Carissimi ed attentissimi concittadini, oggi, sarò veramente breve.
Non perché l’argomento non meriti tempo e spazio, ma solo perché il fatto che
intendo evidenziare, in queste poche righe, deve essere acchiappato “al vol-(o)-antino”.
Non so se avete notato un fenomeno, non esclusivamente guglionesano ma piuttosto
comune un po’ in tutto il nostro meridione, ovvero quello della pubblicità
commerciale selvaggia : alias volantinaggio. In questi mesi di pandemia era,
quasi del tutto, scomparso. In tanti lo abbiamo notato ed in molti anche
apprezzato. Ma con il ritorno ad un minimo di normalità ecco tornata
l’occupazione violenta delle cassette postali da parte di questi, coloratissimi
e voluminosissimi, fogli.
Nulla da dire contro la pubblicità, e men che meno, contro l’ informazione : …
ma quando è troppo è troppo.
Ormai la posta ordinaria quasi non arriva più, e non per carenze del servizio
postale.
Tutto viaggia per posta elettronica, p.e.c., whatsapp e cellulari … .
Mentre la, sola, posta pubblicitaria sembra ferma al ventesimo secolo ! Ok ,
ognuno è libero di comunicare come crede, ci mancherebbe altro. Ma l’invasione,
la protervia e l’arroganza della posta pubblicitaria è diventata una vera e
propria urgenza sociale ed urbanistica. Si, amici carissimi : il decoro urbano e
la privacy sono messi a dura prova !
Volantini buttati sulle scale dei condomini, per le strade e nelle piazze del
paese; sotto i tergicristalli delle auto, nelle cassette postali. Per non
parlare di quelli infilati SOTTO LE PORTE DELLE CASE ! Insomma una vera e
propria “pandemia” pubblicitaria.
A regolare la questione ci sono leggi serie e circostanziate : ma chi le
rispetta ? Praticamente, quasi, nessuno !
I “volantinatori” prima di procedere nella loro azione dovrebbero recarsi presso
gli uffici affissione e pubblicità dei comuni, pagare una imposta, comunicare
quanti volantini distribuiranno e soprattutto comunicare chi e quanti,
materialmente, effettueranno questo servizio. Ovviamente il personale dovrebbe
essere in regola con le assunzioni ed avere un minimo di preparazione
professionale, oltre ad una buona dose di … educazione e … pazienza ! Tutto
questo non é.
Il “volantinatori” sono improvvisati, spesso arroganti, ed a volte anche,
maleducati e aggressivi.
Non esistono regole o limiti alla loro invasione ma, soprattutto, sembra non
esistano regole che arginino lo sfruttamento di questi “poveri diavoli”, i quali
per difendere un tozzo di pane arrivano alla violenza privata se non alla
aggressione fisica. Mentre i mandanti, tranquillamente seduti nei loro
uffici/negozi, si arricchiscono pubblicizzando, a basso costo, mercanzie di ogni
genere.
Ci meravigliamo del caporalato nelle campagne, ma di quello in città non sembra
interessarsene nessuno. Eppure le leggi ci sono ! Ripeto : vanno pagate le
imposte comunali; vanno pagati i contributi ai lavoratori e gli stessi devono
essere correttamente retribuiti ! Non dico che nessuno lo faccia , anzi , ma …
“tutti apprezzeremmo che … tutti … lo facessero”. Le autorità competenti
intervengano e sanino questo malcostume !
Attenzione quanto denunciato, come detto, non è una emergenza : assolutamente NO
! Ma prima che le “piaghe” diventino dolorose … intervenire, per sistemare le
cose ( almeno ) quelle facili è giusto, utile, doveroso e quanto mai possibile !
Un abbraccio, ovviamente metaforico ( COVID19 docet ), dal Vostro sempre
affezionatissimo “Grillo Parlante”.