5/5/2020 ● Caro Direttore
Ogni limite ha una pazienza
Caro Direttore,
scrivo alla Sua cordiale pazienza, in un periodo di quarantene,
purtroppo con non pochi effetti collaterali.
Mi piace contestualizzare l’effetto collaterale nel pensiero del “distanziamento
sociale” con la formidabile frase di Totò: “Ogni limite ha una pazienza”.
Anche da copywriter ventennale, non trovo, tra le citazioni degli eruditi, altra
efficacia sintesi comunicativa.
Il web è per definizione l’espressione della libertà globale, non solo nella
comunicazione e nell’informazione, senza alcun accento di protezione per
categorie di associati in questo, in codesto o in quel cortile più o meno svanito
concretamente nell’era della digitalizzazione della scrittura.
In termini di qualità della comunicazione il web è invaso da autorevoli
professionisti e associati di ogni categoria, molti trasferitisi dalla carta
stampata e affiancandosi ai blogger (i primi a praticare la parola digitale nel web),
scoprendo magari tardi la "direzione del mondo", nel senso di "destinazione".
Riconnettendosi, dunque, opportunamente con la propria realtà.
E allora, rivolgendomi anche ai giovani, propongo le due seguenti riflessioni ai suoi lettori, "lettori strani" che scelgono di leggere il suo
blog “fidandosi” della Sua Direzione non solo editoriale.
Concludo con due constatazioni: sconfiggeremo presto il virus pandemico, eppure
occorrerà molto altro tempo ancora per assimilare i principi fondamentali
contemplati dalla Carta costituzionale della Repubblica Italiana, la quale preferisco (ri)leggere con
consapevolezza culturale come ristoro civico del libero pensiero.
---
Sai scrivere bene?
Bene, ma non benissimo. Non è detto però tu possa diventare copywriter.
Potresti essere, per esempio, un bravo giornalista. Potresti cavartela
egregiamente con le recensioni. O con la narrativa. Ma non col copywriting: un
copywriter non è solo bravo con la penna; un copywriter deve generare idee
creative.
Estratto da:
https://www.pennamontata.com
----
Non è necessario essere iscritti all'ordine dei giornalisti per fare il
freelance (la questione è ancora dibattuta, basta fare una breve ricerca sul
web). Nonostante le redazioni chiedano il tesserino e spesso facciano pensare
che sia un requisito essenziale per lavorare, la Costituzione del nostro paese
parla chiaro: tutti possono esprimere il loro pensiero sui giornali e possono
essere pagati per questo lavoro di scrittura. La proliferazione di ordini e albi
è una caratteristica tipicamente italiana; in molti paesi europei per fare il
giornalista non servono esami di alcun tipo. Se uno è in gamba farà strada,
semplicemente.
Estratto da:
https://www.studenti.it