26/2/2020 ● Politica
Guglionesi: un paese svenduto?
La zona circostante l’impianto di Guglionesi per il trattamento dei rifiuti solidi urbani di un bacino che ha raggiunto ormai i 200 mila abitanti, a sentire le presentazioni fatte il 23 gennaio nella occasione della inaugurazione del nuovo impianto di biometano rappresenterebbe un esempio di economia circolare che produce energia pulita dai rifiuti.
In realtà tra il dire ed il fare sappiamo cosa ci passa.
Sono giorni che nell’area circostante l’aria è diventata irrespirabile al punto che diversi residenti sono stati costretti a rivolgersi al 118 per problemi respiratori. La realtà che vivono le famiglie che risiedono è totalmente diversa dal “paradiso green” presentato e venduto all’opinione pubblica.
Forse è giunto il momento di chiedersi alcune domande:
1. A chi giova l’iniziativa presentata?
Certo non all’economia contadina del luogo interessato. Non all’economia del paese, di cui non si vedono benefici concreti. Le famiglie pagano ancora la tassa sui rifiuti, come altri comuni, nonostante le royalties e la mancanza dei costi di conferimento;
2. Nella gestione del servizio è tutto regolare e rispondente ai criteri di legittimità?
Posto che le entrate risultano maggiori delle uscite per diverse centinaia di migliaia di euro, ci chiediamo se sia legittimo continuare a fare utili su un servizio pubblico locale. Inoltre, il nuovo progetto presenta punti di criticità e probabili profili di illegittimità su cui si stanno facendo opportuni approfondimenti in sede tecnico-giuridico circa gli affidamenti ed altre questioni connesse;
Tralasciamo di commentare il plauso e lo stile dei politici locali e regionali che si sono spellate le mani per ringraziare l’impresa che avrebbe prodotto l’iniziativa. Sono immagini che si commentano da sole.
Certo, lo scenario del “tutti assieme appassionatamente” nel giorno della inaugurazione, crea perplessità. A fronte di annose e profonde divisioni attorno alla questione impianto, oggi, come per miracolo, ci si ritrova uniti (sulla base di informazioni fornite unilateralmente dalla impresa) nell’elogiare una iniziativa che è chiaro a chi produrrà benefici.
Stiamo assistendo all’emergere di un gioco delle parti che la dice lunga sulla serietà di chi fa proclami. Si grida allo scandalo dall’opposizione dimenticando tutto se si diventa maggioranza. Colpiti tutti sulla “Via di Damasco” forse un giorno scopriremo quale mistero (qualche idea lo abbiamo, diamo tempo al tempo!! ) si cela dietro tanto immeritato consenso.
Nei prossimi giorni lanceremo una petizione sottoscritta dai proprietari terrieri e coltivatori della zona circostante per chiedere un intervento di controllo immediato delle autorità competenti a tutela della salute e dell’ambiente.
Nel frattempo chiediamo al Sindaco:
a. di fare quando gli compete per cercare di chiarire le ragioni delle emissioni incontrollate. In mancanza di una sollecita iniziativa ci vedremo costretti ad agire presso altre autorità;
b. di verificare in sede di bilancio se per il servizio di gestione dei rifiuti, esiste un capitolo in entrata e quello corrispondente di uscita e nel caso di saldo positivo eliminare la tassa sui rifiuti;
c. verificare se in sede di gara siano state rispettate i criteri di trasparenza in materia di finanza di progetto;
“Comunità e Futuro per Guglionesi”
Post scriptum:
non a caso non abbiamo interpellato l’assessore all’ambiente, la quale siamo sicuri poco sappia dell’argomento concentrata su altri argomenti di non grande rilevanza sociale ed ambientale.