3/2/2020 ● Politica
Nulla da nascondere, ma occorre un'agenda per il rilancio della nostra Comunità
La lista Comunità e Futuro per Guglionesi ha un obiettivo: suonare la sveglia ad un’amministrazione comunale che, nonostante tutto, ha mostrato di non avere un’agenda per la ripartenza. Forse 18 mesi non sono molti ( o se volete sono pochi!!), ma occorre precisare rispetto a che cosa.
A noi sembra evidente la mancanza di una direzione per ripartire, di idee innovative per ripartire, di idee che riavviano la vita civile ed economica su un binario che aiuti a superare i fattori negativi che inchiodano la nostra comunità alla decadenza segnata da un ritorno alla fuga migratoria delle nuove generazioni. Un ritorno agli anni 50 del '900.
Dunque, nessuna necessità di rimozione. Il nostro obiettivo primario era quello di rimuovere una “incrostazione personalistica” ed autoreferenziale che bloccava il paese a fronte di una comunicazione muscolare e provocatoria che ci raccontava di un paese che “vive tutto rose e viole”. Crediamo siamo riusciti nell’intendo che era quello di scongelare uno schema che non era più utile al paese, ma solo a pochi noti quindi, nulla di cui vergognarsi. Solo gli stupidi non cambiano. Ovvio che chi cambia ha delle aspirazioni ed a quelle non intendiamo rinunciare. Sono quelle aspirazioni che ci guidano e ci rendono consapevoli della necessità per Guglionesi di avviare un cambiamento vero, che per divisioni, spesso, immotivate, tarda ad affermarsi.
Chiedete alle minoranze un apporto costruttivo di idee-proposte; per intanto (per quanto riguarda Comunità e Futuro) vi rammentiamo che noi abbiamo depositato un programma e le nostre idee sono li. Proposte che nel corso degli ultimi 18 mesi continuano a rimanere validi perché poco è stato fatto rispetto alle necessità da cui siamo partiti.
Circa il resoconto, fermo restando che “il fare qualcosa è sempre meglio del nulla” non possiamo esimerci dal rilevare che su alcuni di quei provvedimenti, ammesso che vadano in porto secondo la tempistica riportata, molte sono le perplessità.
1. La messa in sicurezza di P.zzo Vernucci. Una costruzione privata che ha prodotto costi ingenti per la collettività e danni per i proprietari degli appartamenti. Forse sarebbe stato il caso di farsi guidare dal buon senso procedendo all’abbattimento.
2. Le nuove assunzioni. Un apparato amministrativo deve essere il risultato di un disegno-paese. Qui, siamo al rimpiazzo. Inoltre, si è persa una occasione per cercare di immettere negli uffici comunali forze giovani di Guglionesi invece, sbrigativamente, si è utilizzato il ricorso a graduatorie di Comuni amici (Campomarino, Riccia e Campobasso). Come è andata a finire , per il momento, lo sappiamo tutti. C’è di fatto che con 18 mesi il traffico veicolare rimane caotico. Gli uffici comunali non riescono a garantire i servizi minimi.
3. La viabilità. Rimane largamente inefficiente ed il paese è sostanzialmente isolato rispetto le arterie di traffico importanti fermo ad infrastrutture ideate 60/70 anni fa, con una viabilità interna ridotta ad un percorso di guerra. Anche procedendo ad un restyling (sempre ben accetto) i veri problemi sembrano non essere stati sfiorati.
4. Per il resto ordinaria amministrazione, piccole cose che una buona amministrazione non cita neanche fatto salvo per la tensostruttura, una storia infinita che è bene mettere un punto.
Dunque, non siamo di fronte ad un bilancio esaltante. Anzi, rispetto a problemi annosi e gravi che affliggono la nostra Comunità registriamo che non sono entrati nell’agenda della programmazione, la stessa che viene ripetuta da anni con l’arte del copia incolla in barba alle promesse di cambiamento.
Le 3 grandi emergenze che andrebbero affrontate:
1. L’emergenza demografica, che certo non è da addebitare all’attuale amministrazione, dev’essere comunque contrastata con misure straordinarie a favore della famiglia, dei giovani e degli anziani soli.
2. L’emergenza piccola e media impresa artigianale e commerciale, “strozzati” da una tassazione impossibile, da servizi logistici pressocchè inesistenti.
3. Emergenza sociale ed educativa. La crisi del 2008 ha finito per aggravare la disgregazione sociale e l’abbandono che vanno contrastati con politiche inclusive che non lasciano sole la famiglie. Fino a quanto sarà possibile ignorare le dinamiche degradanti cui i nostri giovani sono esposti?
Sono delle vere emergenze che vanno affrontate ma non possono essere affrontate, come qualcuno grida su Facebook, con proposte ispirate a misure di ordine pubblico (che pure risultano carenti nel nostro paese).
La pubblica amministrazione deve fare la propria parte. Un paese non è fatto di mattoni. E’ fatto di persone. E da li che dobbiamo ripartire.
“Comunità e Futuro per Guglionesi”
P.S.: approfittando del presente comunicato mi sento in obbligo di aggiungere, questa volta, a titolo personale qualche considerazione. Mi viene da dire che “cess a musc e son a band”. Nonostante il periodo diverso mi ritrovo, ancora una volta, bersaglio di parole piene di risentimento dette, tanto per cambiare, con insolenza e con rabbia tra i denti. Come se si dovesse difendere un qualcosa di proprio e non di tutti come quello di informare i cittadini delle vicende amministrative (oltretutto ruolo naturale dell'opposizione). E a volte a capire le persone si fa grossa fatica tanto che ad un comunicato sottoscritto da “Comunità e Futuro” si risponde: attaccando chi? Forse uno a caso? No, naturalmente “il consigliere Del Peschio”. Il quale intende far sapere loro che le spalle ormai sono robuste e collaudate. Nel comunicato di risposta della maggioranza emerge un messaggio che da la cifra della miseria umana di chi lo ha elaborato (che stupore…!!!). In fondo mi dispiace per loro, ma nonostante tutto continuo ad utilizzare la cristiana comprensione. Non sono abituato a vivere di bugie. Non ho nulla di cui vergognarmi. Non ho necessità di rialzare la testa. Quindi la mia astensione, sul tema discarica, è stata dovuta al semplice fatto che da tempo non prendevo più parte ai lavori e non avevo la percezione esatta delle cose. L'esatto contrario di quando ho fatto nella seduta di consiglio del 5.11.2019 dove a fronte della mia proposta motivata ho dovuto riscontrare la triste scena dell'assessore all'ambiente che non aveva pareri da esprimere, mostrando nessuna conoscenza sulla materia. Le mie scelte sono sempre state orientate dal senso di dignità e moralità libero da ricatti (liberando l'anima... come canta Raf in una suo grandissimo successo, ascoltatelo). Altri invece hanno mentito all'elettorato nascondendo verità scomode, non dette, taciute con la complicità di chi invece di sollevare una discussione ha preferito ignorare i veri temi che in altre circostanze ha invece inteso sollevare (Come le
chiamiamo?). Mi capita spesso, in questa nuova esperienza, di assistere il cambio di orientamento tra quando si era oppositori ed adesso. Anche allora la stessa veemenza, gridata e sguaiata, i no di una volta sono diventati i si di oggi. E siccome una comunità, ripeto, è fatta di persone non mi resta che constatare come l'amore per i valori della Chiesa (tanto osannati quando si ha voglia di fare chiacchiericcio buono con slancio ecumenico) e della vita in genere sono spariti in un mondo in cui l'egoismo ha preso il sopravvento calpestando l’amore, l’amicizia, “la gentilezza” ed i rapporti umani. Naturalmente, tutto questo non poteva non coinvolgere il nostro bel paesello. Sicuramente è un linguaggio che poco mi appartiene ma questa volta era necessario questo chiarimento. Inoltre, informo, che qualora si dovessero ripetere esternazioni squallide e gratuite dirette alla mia persona il sottoscritto prenderà i dovuti provvedimenti.
Gianfranco Del Peschio