14/1/2020 ● Politica
La revoca dell'assessore e l'ansia del sindaco
In occasione del Consiglio Comunale tenutosi il 10.01.2020, con all’ordine
del giorno presentazione della nuova Giunta Comunale, era doveroso da parte mia
prendere posizione in merito a quanto accaduto e chiarire i fatti.
Sebbene molti cittadini mi avessero sollecitato nelle scorse settimane a far
conoscere la mia posizione di fronte ad una modifica della Giunta Comunale che
ai più è apparsa assolutamente inspiegabile, ho atteso in silenzio l'occasione
del primo Consiglio Comunale, ritenendo opportuno comunicarla nella sede
istituzionale prima di renderla nota alla cittadinanza ed alla stampa.
Ritengo, infatti, necessario offrire la versione corretta delle vicende che
hanno condotto al cambio dell'assetto di Giunta di una amministrazione nata solo
un anno e mezzo fa come lista ed amministrazione “civica” formata da un
gruppo di persone con diverse sensibilità ed appartenenze politiche, ma unite
attorno ad un programma elettorale ed ad un accordo amministrativo.
Secondo quanto annunciato nell’ultima Giunta (fine Novembre) il sindaco riteneva
opportuna solo una diversa distribuzione degli incarichi “basata sulla
propensione all’impegno che ciascuno è disposto a mettere in gioco”. In
particolare vi era l’urgenza di affidare il Bilancio e risolvere alcuni problemi
legati ad interferenze tra deleghe di alcuni Consiglieri.
Oggi riconosco, che tra le falsità dichiarate, il Sindaco su una cosa aveva
ragione: la necessità di rilanciare un’azione amministrativa che sembra già in
via di esaurimento.
Dopo la decisione di azzeramento per rilanciare l’azione amministrativa della
Giunta “Civica” cui i cittadini avevano dato il compito di amministrare, è stata
organizzata una riunione di partito, nella sede del PD locale, sede non certo
consona per una Lista Civica, dove lo stesso sindaco ha portato in discussione
l’argomento della “revoca le deleghe”, concordando una ricomposizione della
Giunta Comunale che non garantisce l’equilibrio tra le diverse componenti e le
diverse sensibilità politiche della lista civica votata dai cittadini e non
dagli iscritti del PD.
Tutto ciò con mancanza di rispetto, trasparenza e coerenza nei confronti dei
Consiglieri di maggioranza non iscritti al PD.
Sinceramente, non provo alcuna delusione per essere rimasta fuori dalla
Giunta, sono e resto un Consigliere Comunale fino alla scadenza del mio
mandato.
Non nascondo, però, l'amarezza di fronte ad una tale mancanza di rispetto per
me, come persona prima che come assessore, che tanto mi sono impegnata sin dal
primo giorno per portare avanti il programma elettorale e per dare risposte alle
tante necessità che i cittadini di Guglionesi ogni giorno si trovano ad
affrontare. Una amarezza per un comportamento che si traduce in una chiara
mancanza di rispetto per un rappresentante di una lista civica che ha sostenuto
il candidato sindaco e ha dato un contributo decisivo alla vittoria
elettorale della attuale amministrazione.
Va, comunque, evidenziato che, in occasione del ritiro delle deleghe, il
Sindaco, in forma privata, senza nulla dire in merito a presunte volontà di
rilanciare genericamente l'attività amministrativa, mi aveva in realtà confidato
che durante i lavori in Giunta le mie argomentazioni, il mio attivismo ed il
mio spirito critico gli creavano ansie fino a renderlo poco sereno.
Preciso che nella mia attività di assessore e nel corso delle Giunte non ho mai
deviato dal rigoroso rispetto del mio ruolo, degli impegni assunti con gli
elettori e della legge. E in più occasioni le mie opposizioni a provvedimenti
promosse in Giunta dal Sindaco si sono rivelate giuste ed opportune.
Pur volendolo prendere sul serio la reale - ma imbarazzante - motivazione della
mia revoca, sinceramente faccio fatica a comprendere, come la mia pretesa del
rispetto delle procedure e della trasparenza specie in decisioni di particolare
importanza (tra cui politiche del lavoro, assunzioni, affidamento dei servizi)
possa creare imbarazzo ed ansia al Sindaco. Al contrario ritengo che in una
amministrazione comunale vada apprezzato chi si adopera per il bene comune, per
il rispetto delle norme, per la trasparenza e per dare ai cittadini la sicurezza
che il Comune operi nell'interesse di tutti e nel rispetto delle regole.
Faccio, dunque, fatica ad accettare l’idea che la differenza di opinioni su
priorità e soluzioni, espressa con correttezza e lealtà all’interno di una
maggioranza composita, possa diventare un motivo per revocare un Amministratore
eletto dal popolo con molti voti di preferenza.
Mi dispiace, ma il mio serio timore, per come si sono svolti i fatti è che ci si
trovi di fronte alla fine di una giunta civica, con il varo di una nuova giunta,
targata PD, e con il conseguente mancato rispetto degli impegni assunti prima
delle elezioni con il raggruppamento civico cui appartenevo.
È pur vero che la revoca di un assessore da parte del Sindaco, può basarsi sulle
più ampie valutazioni di opportunità politico-amministrativa, ma non può
tramutarsi in una sorta di prerogativa arbitraria, da utilizzare all'occorrenza
per "regolare i conti" con esponenti politici sgraditi e di certo non può essere
asservito al perseguimento di uno scopo diverso da quello pubblicistico.
Potrei rivolgermi alla giustizia amministrativa, ma non lo farò, perché
rientrare in Giunta non è una mia priorità né è il motivo per cui mi ero
candidata.
Nel presentare la mia candidatura agli elettori e nell'affrontare anche il
delicato compito di assessore, infatti, mi ero sempre e solo ripromessa di
impegnarmi per Guglionesi e di lavorare per aiutare i cittadini perché ho potuto
constatare che il paese soffre la mancanza di un governo locale, autorevole
ed efficiente, le persone sono sempre più sole e la politica locale spesso volge
lo sguardo dall’altra parte.
Avrei, infatti, preferito che il sindaco decidesse le conferme e la revoca sulla
base del risultato dell'attività svolta, del raggiungimento degli obiettivi e
non sull'opportunità politica o sull'ordine di partito.
Ebbene, per quanto mi riguarda, sono fiera di poter affermare di aver svolto la
mia attività di assessore nel miglior modo possibile, nel solo interesse dei
cittadini, dedicando tempo e sacrificando impegni personali e familiari.
Credo di aver onorato il delicato compito che mi era stato affidato dai
cittadini prima che dal sindaco, dedicando ogni istante del mio tempo e
caratterizzando il mio operato con la solita passione ed il solito attivismo che
tutti mi riconoscono.
Dunque, alla luce di quanto riferito, credo di aver chiarito il reale
svolgimento dei fatti e le vere motivazioni per le quali il PD ed il Sindaco
hanno ritenuto opportuno revocare la mia delega assessorile
Preciso che non ho chiesto il voto per fare a tutti i costi l'assessore, ma solo
per poter rappresentare nell'amministrazione Comunale i miei concittadini e le
loro esigenze quotidiane e, dunque, ritengo di poter svolgere lo stesso ruolo
anche da Consigliere che vigilerà affinché questa amministrazione possa portare
avanti e rispettare il programma che questa maggioranza ha presentato agli
elettori.
Sarò, dunque, la prima a sostenere i provvedimenti che nel rispetto della
legalità e della trasparenza, attuino il nostro programma elettorale, ma sarò la
prima a battermi contro ogni cambio di rotta che tradisca il nostro patto con
gli elettori o a denunciare comportamenti poco trasparenti o contrari agli
interessi del Paese.
Guglionesi 13.01.2020
Il Consigliere D’ASTOLTO Elisa