13/10/2019 ● Cultura
Parroco don Gianfranco: "Gratitudine, per tutte le cose che Dio continua a fare per voi"
Con solenne partecipazione dei fedeli, nelle Sante Messe di oggi a Guglionesi
si è vissuta la rievocazione storico-cultuale della Seconda traslazione delle
reliquie di Sant’Adamo Abate (nota anche come “Sant’Adamo della vendemmia”).
“Non si è soli – la riflessione di don Gianfranco Lalli nell’omelia al
Vangelo – nel vostro cammino cristiano, c’è qualcuno che vigila, veglia: il
Santo Patrono, che intercede, che incita, che vi spinge. Attende ciascuno di
voi, i vostri avi e le generazioni future, affinché tutti possano entrare nella
sua beatitudine. Il Patrono ha questo desiderio, oltre al fatto che il Santo
Patrono aiuta anche a fare unità, per essere un popolo unico nella comunità
civica, dove tutti devono sentirsi appartenenti con il proprio cuore”.
Nella giornata della solennità della ricorrenza della Seconda traslazione
delle reliquie di Sant’Adamo Abate (da Campobasso a Guglionesi, seconda
domenica d’ottobre del 1496) il parroco di Guglionesi, devoto alla figura del
Santo Patrono di Guglionesi, ha donato un catino in rame – realizzato da un
artigiano di Agnone ("La Ramera") e cesellato su bozzetti disegnati dal prof.
Felice Paolone, scultore e medaglista guglionesano –, con tre
evocazioni alla storia del patronato civico e spirituale di Guglionesi. “Accanto
a Sant’Adamo – indicando, verso l’esposizione al culto del simulacro in
argento realizzato nel 1886 dalla fonderia romana del Cav. Alessandro Nelli, il Parroco Lalli nella sua ultima omelia al Santo Patrono – c’è un
catino in rame, dove ci sono le immagini della fonte di Sant’Adamo, del carro
che porta le reliquie del Santo e della sua figura (nel profilo benedicente). La
fonte ricorda l’acqua del nostro battesimo, la fede in Dio. Quella fonte di
Sant’Adamo, che segna l’arrivo delle reliquie e del corpo del Santo, è
soprattutto un segno di grazia, e ci conduce al sacramento della vita, presenza
dello Spirito santo: battezzati da fonte significa consapevolezza in Dio, nel
grande dono del mistero pasquale in Cristo. Battezzati significa immersi nella
storia della salvezza, la certezza che Dio continua ad accompagnare la nostra
vita, la nostra comunità, motivo di grande consolazione”.
In occasione dell’arrivo trionfale del carro di Sant’Adamo durante la festa
patronale, nel suo ministero pastorale don Gianfranco ha voluto arricchire
l’antica consuetudine nella conduzione processionale della “luce di S. Adamo"
proveniente dalla fonte omonima, con un corteo di fedeli in preparazione
spirituale ai sacramenti cristiani (battesimo, prima comunione, cresima,
matrimonio), un gesto profondo nella sua semplicità come consapevolezza cristiana verso l’intercessione del Santo
Patrono nel cammino della Chiesa.
“Vivere – l’invito pastorale di don Gianfranco – questa consapevolezza
anche nel passaggio ministeriale – imminente nelle prossime due domeniche
d’ottobre – da un parroco ad un altro – da don Gianfranco Lalli a don
Stefano Chimisso –, cioè nella cornice della fede: questa certezza passa
attraverso l’avvicendamento di uomini di Dio, in quello che Dio desidera per
voi, adulti della fede e rigenerati nei sacramenti. La consolazione è che Dio
continui a scrivere la storia vostra, la storia della Chiesa, la storia
dell’umanità, perché cerca solo uomini e donne capaci di sapere accogliere il
dono della fede. Allora, oggi sia la domenica – solennità di S. Adamo
d’ottobre – della gratitudine, per tutte le cose che Dio continua a fare per
voi”.
La comunità parrocchiale di Guglionesi, in una giornata così significativa da
consegnare anche alla storia locale, si è stretta in comunione cristiana
nell’abbraccio a don Gianfranco Lalli, con gratitudine verso Dio per la gioia e
per i frutti del suo ministero pastorale, in preghiera per il suo nuovo cammino nella Chiesa diocesana come Uomo di Dio.