10/6/2019 ● Libro
Libro: "In mare non esistono taxi" di Roberto Saviano
L'autore, già famoso per aver pubblicato altri libri che hanno avuto grande
successo in Italia e nel mondo, in questo ultimo lavoro affronta il problema
dell'immigrazione con profondità, ampia documentazione e intensa partecipazione
.Le fotografie inserite nel testo colpiscono il lettore e aiutano a comprendere
e compenetrare la realtà.
Milioni di uomini e donne,a causa di guerre, persecuzioni etniche e religiose,
siccità' e miseria, sono costrette a rischiare la vita per raggiungere e vivere
dignitosamente in un mondo migliore.
Le Ong sono descritte come organizzazioni mosse da interessi economici da una
falsa e martellante propaganda denigratoria, La verità invece è che col loro
lavoro hanno evitato la morte di uomini e donne, traumatizzate dalle violenze
patite nei centri di detenzione in Libia e in altri luoghi.
L'accordo dei lager libici risale al 2008, col Trattato di Amicizia,
Partenariato e Cooperazione firmato dal governo Italiano con Gheddafi che
prevedeva la costruzione di carceri a cielo aperto, attraverso la detenzione
illegale di chi tentava di raggiungere l'Europa.
L'enorme esborso di 5 miliardi di dollari in 20 anni, concessi al dittatore
gravano ancora sul nostro debito pubblico.
È sicuramente da biasimare l'atteggiamento assunto dall'Europa che rifiuta la
ripartizione degli immigrati, dopo averli per il passato impoveriti e depredati
del loro patrimonio, favorendo i conflitti con la vendita delle armi, da cui
l'Italia non è certo immune.
La realtà richiama il libro "Vita e destino" di Vasilij Grossman di cui è utile
riportare una parte illuminante:"Per quanto sapessero tutti che in epoche
tremende l'uomo non è più artefice del proprio destino e che è il destino del
mondo ad arrogarsi il diritto di condannare o cancellare la grazia, di portare
gli allori o di ridurre in miseria, e persino di trasformare la polvere in
lager, tuttavia né il destino del mondo, né la storia, né la collera dello
Stato, né battaglie gloriose o ingloriose erano in grado di cambiare coloro che
rispondono al nome di uomini; ad attenderli potevano esserci la gloria per le
imprese compiute oppure la solitudine, la disperazione, il bisogno, il lager e
la morte, ma avrebbero comunque vissuto da uomini e da uomini sarebbero morti, e
chi era morto era comunque morto da uomo, è questa la vittoria amara e eterna
degli uomini su tutte le forze possenti e disumane che sempre sono state e
sempre saranno nel mondo, su ciò che passa e su ciò che resta."