21/5/2019 ● Politica
Piano strategico del turismo, governatore: gettate le basi
Tavoli tematici, sessioni di lavoro, 690 partecipanti, oltre 300 input
raccolti ai tavoli e attraverso il canale telematico: sono i numeri di un lavoro
propedeutico, condotto sul territorio dall’Assessorato regionale al Turismo e da
Sviluppo Italia Molise, utile alla definizione del Piano strategico del turismo
della Regione Molise. Ieri l’evento conclusivo all’Hotel La Fonte dell’Astore di
Castelpetroso. Presenti il presidente della Regione Molise, l’assessore al
Turismo, rappresentati delle istituzioni, del mondo dell’impresa e delle
associazioni.
«Condivisione, partecipazione, democrazia allargata: intorno a queste tre parole
ruota il nuovo metodo che ci siamo dati come Governo regionale per raccogliere
le istanze che provengono dal territorio, fare sintesi e programmare gli
interventi», ha esordito, nel suo intervento, il governatore.
«Lo abbiamo fatto - ha continuato - con il Documento di economia e finanza
regionale, con l’albergo diffuso e la microricettività. Lo facciamo oggi con
quello che potremmo definire il “giro di boa” del Piano strategico del Turismo.
Avevamo preso un impegno, quello di arrivare a primavera, quando avremmo avuto a
disposizione una radiografia attendibile delle esigenze del territorio che
servisse da base per la definizione del Piano. L’incontro di oggi attesta che
l’impegno è stato mantenuto».
Per il presidente della Regione, «si è conclusa una preziosa fase di ascolto,
spalmata su tutto il territorio regionale, da cui sono venuti fuori spunti utili
di riflessione e suggerimenti tecnici da parte di istituzioni, imprese,
associazioni datoriali e sindacali, stakeholder, università, cittadini».
«Non aggiungo nulla di nuovo – ha ribadito - rispetto a quanto evidenziato in
altre circostanze, nel rimarcare che questo Governo regionale ha un’attenzione
particolare verso il turismo, settore ritenuto propulsivo e strategico per lo
sviluppo del Molise. Turismo è cultura, beni ambientali e paesaggistici,
artigianato, arte, agricoltura, enogastronomia, eventi sportivi, ma anche
infrastrutture, come ho avuto modo di ribadire più volte in Conferenza delle
Regioni, perché non esiste turismo senza accessibilità. Quindi, occorre una
visione d’insieme e bisogna lavorare su più fronti.
«Quello che è stato fatto dall’Assessorato al Turismo e da Sviluppo Italia, che
ringrazio per il loro operato – ha osservato il governatore - non è
un’operazione di poco conto, perché si è trattato di coinvolgere tutto il
territorio in un lavoro certosino di ascolto e di confronto per arrivare ad una
sintesi progettuale che darà al settore una visione unitaria e individuerà
precise modalità operative negli strumenti di attuazione. A questo sono serviti
gli Stati generali del turismo e della cultura. Istituzioni, associazioni,
esperti, imprese hanno lavorato fianco a fianco per innovare l’offerta
turistica, proporre efficaci azioni di marketing, suggerire strumenti operativi
per aumentare l’attrattività del territorio».
«Un lavoro progettuale e corale – ha concluso - che darà un apporto notevole e
significativo alla costruzione di un Piano strategico capace di imprimere una
svolta a un settore che non è riuscito, fin qui, a declinare le sue enormi
potenzialità».