21/8/2008 ● Cultura
Rare specie arboree, tra il Ginko biloba e la Guglia di Guglionesi
Con gioia (per Guglionesi) e con stupore (per i guglionesani, o meglio per i guglione-sani) nel pomeriggio
di ieri ho letto una straordinaria notizia nel web (Primonumero):
"20/08/08 - RITROVATI NELLA VILLA COMUNALE 2 ALBERI UNICI IN MOLISE -
Guglionesi. Un insolito ritrovamento nella villa comunale: sono stati rinvenuti
due esemplari di essenza arborea rara in Italia e unica nel Molise. Il
Presidente dell’Ordine degli Agronomi e dei Forestali della Provincia di
Campobasso, dottor Michele Paduano, illustrerà, anche domani 21 agosto a partire
dalle 11 con visita ed ispezione guidata, l’importanza della salvaguardia di
tale specie, significativa dal punto di vista botanico, ecologico ed economico."
Direi un ritrovamento strepitoso! In quel parco di Castellara, che da qualche
notte a questa parte si illumina di luci a passo d’uomo, anzi “anti-spasso”
d’uomo, a tratti accecante (è ancora un cantiere e mancano i regolatori di
intensità, dicono i bene informati).
Certamente cosa “buona e giusta” illuminare la nostra artistica architettura
(magari non proprio con luce bianca come “obbligherebbe”, forse, il Ministero
per i beni culturali!) restando più attenti a dirigere un progetto culturale
(leggi il pannello dei lavori a Castellara) quando si scrive la “Cattedrale” di
Guglionesi. Le cattedrali hanno precise caratteristiche, a partire dalla
presenza di un Vescovo, dunque la cattedra del Vescovo, quindi “cattedrale”.
Mistero della storia culturale di Guglionesi! Non è stata colpa nostra dicevano
quelli di prima, non è colpa nostra dicono quelli di adesso, non sarà colpa
nostra diranno quelli di dopo! Intanto lo stemma municipale rimane con le tre
spighe di grano, anziché con le tre guglie (Thipha latifoglia). Altra pianta
assai rara… sugli ultimi stemmi comunali! Mistero della municipalità! Non ci
ricordiamo più neanche come è fatto il nostro emblema comunale, pur
conservandone una memoria descrittiva nello statuto municipale! Non è stata
colpa nostra dicevano quelli di prima, non è colpa nostra dicono quelli di
adesso, non sarà colpa nostra diranno quelli di dopo!
Tuttavia, passando a cose serie... della serie “Scommettiamo che?”, viene il
sospetto che i celeberrimi “2 alberi unici in Molise”, che mi incuriosiscono da
un po’, anzi da tanto (da circa una decina d’anni), molto prima dello scoop del
botanico presidente annunciato nel web: che si tratti della specie Ginko biloba?
Alberi rari nel Molise… si disse già qualche anno fa (rarità oltretutto non
illuminate dal progetto culturale di illuminazione monumentale del parco, per
intenderci quella che riporta la ormai nota “cattedrale”). Insieme ad amici
comuni, curiosi di tale presenza, si fece un’indagine tra botanici, biologi,
docenti di Scienze naturali e vivaisti per verificare anche le modalità di
arrivo a Guglionesi dei due alberi. Non furono nè Cristoforo Colombo né
Magellano a portarceli in questa recondita terra di scoperte, né tantomeno Marco
Polo. Pare che Dante Alighieri non abbia scritto alcun verso in merito. Dilemma
semplice a risolversi?
Circa una ventina di anni fa, anno più anno meno, dall’Amministrazione
municipale dell’epoca furono acquistati alcuni alberi per il giardino pubblico
di Castellara, in un vivaio di Pantano basso (Termoli), il quale invece di
fornire le solite acacie (…quante acacie abbiamo trovato in acquisto sui
documenti dell’Archivio storico comunale!), per una pura discrezionalità del
vivaista, furono fornite anche due esemplari di Ginko biloba. A proposito di
rarità, anche nel giardino di casa mia c’è una “rara essenza arborea” di Ginko
biloba, come in molti altri giardini del Molise, proprio perché molti vivai
della nostra zona commerciano con una certa frequenza, da tantissimi anni,
questa pianta di origine orientale.
E così oggi riscopro “l’importanza della salvaguardia di tale specie,
significativa dal punto di vista botanico, ecologico ed economico.”
Mistero della botanica, dell’ecologia e dell’economia!