4/2/2019 ● Cultura
"La buona politica richiede partecipazione e vocazione"
“La buona politica è a servizio della pace”: il titolo del messaggio
di Papa Francesco dedicato alla 52esima Giornata mondiale della pace è stato al
centro dell'incontro organizzato dalla Diocesi di Termoli-Larino per
approfondire il tema del documento e animare un dibattito comunitario su un
argomento di stretta attualità invitando anche amministratori del territorio.
Relatore dell'evento, organizzato venerdì 2 febbraio 2019 al cinema Sant'Antonio
di Termoli, è stato Alberto Lo Presti, docente di Dottrina Sociale della Chiesa
all'Università LUMSA di Roma e Teoria politica all'Istituto Universitario Sophia
di Loppiano (Firenze)*.
“Se questo è il titolo che Papa Francesco ha scelto per il suo messaggio per
la pace – ha osservato Lo Presti - intanto dobbiamo riflettere seriamente
sul tipo di risposta che possiamo dare e possiamo quindi dire che la buona
politica è possibile perché fa parte del dna della nostra tradizione cattolica.
Non a caso Pio XI considerava la politica come 'La più alta forma di carità', un
titolo ripreso in sostanza da Paolo VI. Dunque, c'è tutta una tradizione che
conferma questo principio”.
Secondo il docente “oggi è possibile fare una buona politica perché c'è
bisogno oltre che della partecipazione che riguarda ogni cittadino anche di una
vocazione alla buona politica, cioè fare della propria opera e della propria
vita un servizio alla comunità. E su questa speranza che, inseguendo Papa
Francesco – ha concluso Alberto Lo Presti – auspichiamo di portare anche
il nostro Paese nel ventunesimo secolo sulle soglie di un nuovo riscatto morale”.
L'incontro è stato moderato da Mario Mascilongo della Commissione Dialogo e
Cultura della Diocesi di Termoli-Larino.
Nel suo intervento conclusivo, il vescovo Gianfranco De Luca ha ripreso le
considerazioni di Lo Presti per una politica che porti a generare processi: “Non
c'è vera vocazione alla politica senza partecipazione. Partecipare – ha
osservato mons. De Luca – significa essere consapevoli di conoscere, di
informarsi, di far crescere le relazioni e di non avere paura del confronto
evitando di abitare solo delle nicchie in cui tutti la pensano allo stesso modo”.
Una pista di incontro e dialogo, quella tracciata dal vescovo, ma anche proposte
diocesane rivolte in particolare ai giovani e agli amministratori con le
iniziative del progetto Policoro e un corso innovativo sulla Dottrina Sociale
della Chiesa che presto saranno presentate alla comunità.
Leggi il messaggio di Papa Francesco per la "Giornata della Pace 2019"